E’ la giornata di Bernabè, cinque “schiaffoni” per il Pisa

683

Il Parma espugna Cosenza grazie anche alle prodezze e alla doppietta del ventenne argentino. Brutto k.o. a Benevento per i nerazzurri che scivolano al terzo posto

 

Paradiso

10 – Adrian Bernabè

Vent’anni, ha classe da vendere, le movenze di Messi, e a Cosenza segna due gol belli, il secondo spettacoloso, dopo aver dribblato, appunto alla Messi, mezza difesa silana. E come Messi è argentino, Adrian Bernabè, uno dei giovani più interessanti di questo campionato, gettato nella mischia da alcune gare da Iachini. La sua doppietta, unita alla rete di Danilo, consentono al Parma di espugnare meritatamente il “Marulla” di Cosenza e di risalire in classifica a quota quarantadue, anche se sempre al quattordicesimo posto. I giocatori dai piedi buoni vanno sempre mandati in campo, bravo Iachini. Parlare a nuora perchè suocera intenda!

9 – Benevento e Ternana

Il ciclone, non solo quello metereologico, si abbatte sul Pisa a Benevento, dove la squadra di mister Caserta rifila un umiliante cinque a uno alla formazione nerazzurra, scesa al “Vigorito” da seconda in classifica. Prestazione formidabile del gruppo giallorosso, in gol con cinque marcatori diversi, come capita spesso alle squadre guidate dal bravo mister calabrese. Benevento che rimane, al momento, sesto, ma che con i suoi cinquantaquattro punti e la gara di Cosenza da recuperare, può inserirsi a ragione nella lotta per le primissime posizioni della griglia playoff e, forse, anche per  quelle della promozione diretta.

Una caparbia Ternana fa sua la gara del “Tombolato” contro il Cittadella in pieno recupero, dopo essere stata raggiunta dai veneti al novantesimo. La vittoria del gruppo di mister Lucarelli, griffata  dalla doppietta di Alfredo Donnarumma, arrivato a quota dodici gol segnati in stagione. La Ternana, dieci punti nelle ultime quattro gare, aggancia insieme al Como a quota quarantaquattro, proprio il Cittadella, oltre la Reggina, posizionandosi all’undicesimo posto, davanti ai lariani e ai calabresi ma dietro ai veneti, per la differenza reti.

8 – Como e Brescia

Importante successo casalingo del Como, che si aggiudica l’atteso derby col Monza con un chiaro due a zero. Di Cerri e La Gumina, entrambe nella ripresa, le reti della formazione lariana, adesso matematicamente salva e attestatasi, con questo successo, a centroclassifica.

Mister Eugenio Corini bagna il suo nuovo ritorno sulla panchina del Brescia con una bella vittoria per due a zero sul Vicenza davanti al proprio pubblico. Il successo sui lanieri permette alle rondinelle di raggiungere il Monza a quota cinquantasette, anche se il Brescia rimane quinto per la peggiore differenza reti rispetto alla formazione di mister Stroppa.

7 – Lecce e Ascoli

Il Lecce torna al successo dopo una miniserie di pareggi, quattro, che ne avevano frenato la rincorsa verso la Serie A diretta. Lo fa battendo di misura il Frosinone grazie alla rete, neanche a dirlo, del capocannoniere del campionato Massimo Coda, arrivato a quota diciannove quest’anno e al centesimo gol in carriera in cadetteria. Mister Baroni ringrazia il suo bomber e il Lecce risale al secondo posto con cinquantanove punti.

L’Ascoli, privo di oltre mezza squadra causa positività al Covid, fatica ad avere la meglio sul Pordenone, fanalino di coda sì, ma che non molla mai di un centimetro. A decidere la gara del “Del “Duca” è il colpo di testa di Baschirotto a quattro minuti dalla fine, con l’Ascoli che, grazie ai tre punti arpionati in extremis, sale in settima posizione a quota cinquantadue.

Purgatorio      

6 – Spal e Reggina

Missione compiuta! La Spal torna con un preziosissimo pareggio per due a due dal “Moccagatta” mantenendo le sette lunghezze di vantaggio sulla concorrente diretta alla salvezza, Alessandria. La squadra di Venturato, che  ha anche sfiorato il successo pieno, visto che è stata raggiunta dai grigi a nove minuti dalla fine, rimane sestultima ma a quota trentatre.

Orgoglio e carattere. Questi gli ingredienti che hanno permesso alla Reggina di cogliere un insperato uno a uno sul campo della capolista Cremonese grazie ad un calcio di rigore, trasformato da Galabinov, a dieci minuti dal termine.

5 – Crotone, Perugia, Cremonese e Alessandria

Un pareggio per uno a uno, quello della gara dell”“Ezio Scida”, giocata meglio dai padroni di casa, che serve a poco sia al Crotone, sempre penultimo ma adesso a quota venti, sia al Perugia, sempre nono, ma adesso a quota quarantasette, entrambe con un ritardo pesante di quattro lunghezze dai rispettivi obiettivi attuali, il playout per i calabresi e il preliminare per gli umbri.

La Cremonese perde la grande occasione facendosi raggiungere dalla Reggina su rigore quando ormai sembrava tutto pronto per festeggiare vittoria e fuga decisiva in testa alla classifica, dopo il vantaggio ad inizio ripresa di Ciofani. Grigiorossi, comunque, sempre primi da soli con sessanta punti

L’Alessandria spreca l’ultima occasione per puntare alla salvezza diretta facendosi imporre il pari al “Moccagatta”, dalla Spal, sestultima, che la precede di sette lunghezze. I grigi, andati in vantaggio con Corazza, sono rimontati dagli avversari e solo la rete di Marconi nel finale salva dal naufragio l’Alessandria, sempre quintultima ma con ventisei punti.

Inferno        

4 – Pordenone e Frosinone

Il solito Pordenone. Lotta, gioca, sfiora il gol ma, alla fine, esce con un pugno di mosche in mano dal campo. Il solito “refrain”, ripetutosi anche ad Ascoli, con il Pordenone sconfitto uno a zero nel finale, che rimane sempre desolatamente in fondo alla classifica con solo quattordici punti, aspettando che anche la matematica certifichi la scontata  retrocessione dei ramarri in Serie C.

Il Frosinone perde di misura, uno a zero, lo scontro diretto di Lecce, scivolando all’ottavo posto, l’ultimo utile per accedere al preliminare, con i suoi cinquantuno punti. Niente da fare per la squadra di mister Grosso contro i salentini, apparsi superiori e con lo scatenato bomber Coda in più.

3 – Vicenza e Monza

Nette sconfitte per due a zero per il Vicenza sul campo del Brescia e per il deludente Monza nel derby del “Sinigaglia” contro il Como. Se il Vicenza, pur perdendo, ha comunque destato una discreta impressione, la stessa cosa non si può dire per la blasonata formazione brianzola. La formazione di mister Stroppa perde una ghiotta occasione per inserirsi nella zona promozione diretta mentre il Vicenza resta quartultimo, precedendo sempre il Cosenza, anch’esso a quota ventiquattro ma con una gara da recuperare, per la migliore differenza reti.

2 – Cittadella

Momento decisamente negativo per il Cittadella, tre pareggi e tre sconfitte nelle ultime sei gare, che perde incredibilmente in casa con la Ternana in pieno recupero dopo aver raggiunto il pari al novantesimo. La squadra di mister Gorini, alla sua sesta sconfitta consecutiva (decisamente troppe), pregiudica quasi definitivamente l’obiettivo preliminare, distante adesso ben sette lunghezze dal suo decimo posto.

1 – Pisa

Tonfo del Pisa al “Vigorito”, dove subisce un imbarazzante cinque a uno dal Benevento. Un punteggio che ci sta tutto e che poteva essere addirittura più pesante per l’irriconoscibile formazione di mister D’Angelo che, fino a sabato, vantava la migliore difesa del campionato con soli ventiquattro reti subite. Pisa che scivola al terzo posto con i suoi cinquantotto punti.

0 – Pierpaolo Bisoli   

Ancora un pesante tonfo casalingo per il Cosenza, battuto meritatamente tre a uno dal Parma al “Marulla. La gestione Bisoli, come prevedibile, si sta rivelando deleteria con la sua media punti, cinque in otto gare sulla panchina silana, addirittura peggiore di quella di mister Occhiuzzi, diciannove punti in ventitré giornate, con l’alibi delle prime due giornate giocate da Occhiuzzi praticamente senza ancora una squadra decente. Ma quello che sorprende, ma solo chi non lo conosce, sono le risposte allucinanti che il tecnico continua a dare in sala stampa ai giusti rilievi dati dai colleghi calabresi a fine gara, a dimostrazione che Bisoli non ha perso il vizio di vedere sempre le partite a modo suo. Cosenza sempre più inguaiato da quando Bisoli è alla guida dei rossoblù. Scempio silano!

Dan.Te.