Faroni apre le porte e racconta: “Ereditata situazione difficile, serve pazienza”

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“Cari tifosi del Perugia, prima di tutto devo dire che è un onore essere in contatto con voi e poter lavorare giorno dopo giorno come presidente dell'AC. Perugia per risolvere una situazione molto complessa. Voglio essere molto chiaro riguardo alla situazione che abbiamo ereditato poco più di due mesi fa. Quando abbiamo preso le redini del club ci siamo trovati di fronte a condizioni molto delicate, molto peggiori di quanto analizzassero gli esperti. L'infrastruttura, le finanze e vari aspetti chiave del funzionamento dell'AC Perugia richiedevano, e richiedono ancora, attenzione urgente. Un debito cronico degli ultimi anni, superiore al budget annuale, unito a una perdita annuale del 50% del budget, ci costringe a raddoppiare gli sforzi per risanare la situazione. Durante queste settimane, abbiamo iniziato a lavorare per sanare e bilanciare le finanze del club e recuperare la solidità che il Perugia necessita. Questo processo implica investimenti economici importanti che stiamo realizzando e continueremo a fare per un lungo periodo. Abbiamo anche preso decisioni difficili, ma tutte con l'obiettivo di riportare il club al posto che merita e soprattutto assicurargli il futuro che merita. Siamo impegnati in questa sfida e, senza dubbio, con il vostro sostegno, ce la faremo. Come ho detto fin dal principio, sono convinto che i club appartengono ai loro tifosi. Le società passano, i presidenti passano, i giocatori passano, ma voi sarete sempre e sarete sempre qui. E fondamentale avere un club aperto a tutti voi. La società che presiedo adempirà alle sue funzioni e prenderà le decisioni necessarie mentre voi sarete sempre al nostro fianco, come sempre fate. Ma e anche importante che siate informati e sappiate cosa succede nel club. Per questo che oggi voglio annunciare un nuovo strumento per raggiungere questo obiettivo: il lancio del nostro canale ufficiale WhatsApp, una nuova via di comunicazione diretta con tutti voi. Da ora in poi, questo canale sara lo spazio per tenervi informati giorno dopo giorno su tutte le migliorie, i cambiamenti, i risultati, le attivita, i progetti e gli eventi che si realizzano nel club. Vogliamo condividere nel dettaglio come si trovava il club quel 7 settembre, cosa abbiamo fatto da allora, le migliorie strutturali, anche le più piccole, i cambiamenti effettuati, i risultati raggiunti, gli investimenti in vari settori, gli allenamenti e tutto ciò che riguarda l'aspetto sportivo della nostra prima squadra e di tutto il settore giovanile. È fondamentale per noi costruire una relazione più stretta con voi affinché vi sentiate parte attiva di ogni passo che faremo. La comunicazione trasparente e fluida sara una priorita perché sappiamo che volete sempre essere al corrente dei dettagli e dei progressi del vostro club. So che gli ultimi tempi e il presente non sono stati facili, tutti vogliamo vedere il club al suo posto, dove merita essere. Ma devo dirvi che raggiungere questo obiettivo sara un percorso lungo, duro e pieno di stide. Sono impegnato in questo obiettivo e convinto che, insieme, potremo superare tutto ciò che ci troveremo di fronte e festeggiare i 120 anni nel 2025 come meritiamo. Grazie per essere con noi in questo cammino. Ognuno di voi è una parte essenziale della storia del Grifo. Con gratitudine e forza per ciò che verrà

Il Presidente incontra la stampa nella sede del club: “La parte sportiva di competenza di Giugliarelli e Zauli, non di Borras. L’obiettivo è la A, ma servono solide basi”

 

Dopo il rinvio di qualche giorno causa l’avvicendamento sulla panchina del Perugia, con l’esonero di Formisano e l’arrivo di Zauli, nella mattinata di sabato 2 novembre il Presidente del Perugia Javier Faroni ha incontrato gli organi di informazione locali.

Scordatevi le precedenti modalità, con singola (o poco più) domanda a testa in sala stampa, monologhi dell’intervistato e quant’altro. Il patron argentino ha aperto direttamente le porte della sede del Perugia Calcio per accogliere in tre momenti diversi carta stampata, tv e testate web.

Sala riunioni, Faroni a capotavola con il solo traduttore ad assisterlo. E’ stata l’occasione per chiedere delucidazioni e fare un po’ il punto della situazione a quasi due mesi dall’acquisto della società biancorossa. Il tutto in un clima di cordialità e di rispetto che non può che creare delle premesse per un rapporto franco e diretto con la stampa.

La prima domanda non poteva che essere sul cambio della guida tecnica e sui motivi che hanno portato a questa scelta:

“Il cambio di allenatore é stata una decisione presa dai risultati. Formisano non aveva fatto vedere quello che era desiderabile sotto i punti di vista del gioco e dei risultati. Ha sì portato tanti giovani di talento in squadra, ma i risultati non sono arrivati. Abbiamo deciso di operare subito un cambio con un allenatore con le spalle grosse come Zauli”.

Faroni racconta poi la situazione sportiva attuale del Grifo:

“Per quella che è la situazione del Perugia servono risultati rapidi, non possiamo aspettare la prossima stagione. Lo ha detto anche il tecnico della Torres che la nostra rosa non merita questa classifica. La squadra non l’abbiamo fatta noi e in rosa abbiamo tanti giocatori con contratti lunghi da cui non é facile uscire. Poi deciderà il nuovo allenatore con il direttore sportivo, ma attualmente abbiamo 32 giocatori sotto contratto, che sono tanti. Gli allenatori spesso non ne vogliono più di 25. Comunque seguiremo le indicazioni dell’allenatore per rafforzare la squadra. Cosa faremo nel mercato di gennaio? E’ una finestra breve, non arriveranno giocatori che piacciono a me, ma funzionali rispetto quello che sceglieranno d.s. e allenatore”.

Il Presidente non nasconde qualche cattiva sorpresa arrivata dopo l’acquisizione del club da Santopadre:

“Abbiamo ricevuto questo club con qualche sorpresa in merito alcune condizioni che sono peggiori di quello che ci aspettavamo. Alcune cose riguardanti la squadra andavano risolte subito per poter poi esigere da loro dei risultati. Il primissimo obiettivo é stato risolvere queste necessità”.

Quale invece l’obiettivo a lungo termine?

“Nessuno compra un club investendo grandi soldi senza avere l’obiettivo di arrivare in massima divisione. Chiaramente per percorrere questa strada c’è bisogno di un club forte e equilibrato a partire dalle fondamenta. Dobbiamo accompagnare la crescita sportiva con una crescita finanziaria perchè questo club perde tanto denaro ogni anno. L’obiettivo, intanto, é salire di categoria e generare calciatori pronti per giocare in prima squadra. Abbiamo investito molto nel settore giovanile e lo faremo anche di più l’anno prossimo”.

Faroni chiarisce poi i ruoli e la suddivisione dei compiti:

“Il responsabile del settore sportivo sono il d.s. e l’allenatore, non Borras che é il direttore generale che si occupa di altre cose. Giugliarelli ha il 100 % della responsabilità della parte sportiva insieme al tecnico e non mi permetterò mai di fare la formazione o cose del genere. Poi dispongo di altri due consiglieri (Pierpaolo Triulzi e Giuseppe Piraino, ndr) con cui parlo di questioni calcistiche, ma il direttore sportivo ha totale autonomia”.

Le difficoltà ci sono e non sono nemmeno poche. E allora la domanda sorge spontanea: chi te l’ha fatto fare? Ti sei pentito di aver preso il Perugia?

“Confermo tutto quello che ho detto nella prima conferenza stampa, ovvero che la situazione é più ampia di quello che pensavo. Tuttavia non mi sono mai pentito di aver preso il Perugia, anche perchè sono un imprenditore da quando avevo 18 anni e dunque mi piacciono le sfide. Se ho avuto delle delusioni? Direi alcuni personaggi che davanti ti dicono che amano il club ma che quando ti giri ti tirano le pietre (in senso figurato, ndr). Ma così accade anche in Argentina, certe dinamiche sono identiche perchè siamo paesi molto vicini per tanti aspetti. Perugia ha il peso di un grande club, che non merita di essere dove é. Il perugino vuole un’altra posizione, ma la situazione é difficile. Costa un po’ questo distacco tra quella che è la storia di questa società e la situazione attuale. I problemi non si risolvono in pochi mesi. Se prossimo anno saremo in serie B lo sarà per caso. Bisogna far crescere la struttura aziendale del club oltre alla parte sportiva”.

Faroni sente la pressione da parte dei tifosi e in generale dell’ambiente?

“Io non sento la pressione da parte della gente. Quando incontro qualcuno qua a Perugia mi sento dire sempre “forza” e mai “buona fortuna”. Questo significa che la gente conosce la situazione del club e mi supporta in questo compito di far tornare grande il Perugia”.

Nicolò Brillo