Le parole del nuovo presidente del Perugia Calcio nella sua prima conferenza stampa
Il nuovo Presidente del Perugia si è presentato, per la prima volta, pubblicamente alla città ed ai tifosi biancorossi. Come normale che sia, tanta era la curiosità e diverse le domande poste al nuovo proprietario del Grifo.
“È un piacere stare qui a Perugia e per me è un onore fare parte della storia di questo club. Tuttavia, tengo subito a sottolineare un aspetto per me fondamentale: le cose importanti non si fanno mai da soli. Ringrazio la mia famiglia che mi permette flessibilità. Ringrazio tutto il personale del club che mi ha accolto a braccia aperte. Un ringraziamento particolare devo farlo a Massimiliano Santopadre che conosce il calcio e che ha avuto la voglia di portare a termine questa trattativa. Ringrazio, infine, anche la sindaca di Perugia: l’appoggio delle istituzioni e di tutta la comunità è fondamentale”.
Faroni ha poi parlato della situazione economica del club, per sua definizione difficile.
“Il primo obiettivo che ci siamo prefissati è ridare un equilibrio alla società, visto che la situazione finanziaria non è semplice. Volgiamo dare stabilità alle infrastrutture, alla prima squadra e al settore giovanile. Abbiamo un progetto sportivo a medio lungo termine. I debiti con l’Agenzia Entrate? Parte del debito è già stato finanziato e parte lo faremo più avanti. Noi dobbiamo tenere le finanze sotto controllo per poter programmare gli investimenti”.
Il Presidente argentino ha poi parlato anche di Santopadre e del loro rapporto.
“Sono stato a Latina, io sapevo di Santopadre ma lui non sapeva di me nonostante fossimo vicini. Ero a dieci seggiolini da lui. Per decisione sua vuole riposare e stare in disparte. Non ha alcun incarico, per me però è e sarà molto importante ascoltarlo. Presto prenderemo un caffè insieme e mi aiuterà nei rapporti con gli altri club. Merita di essere ascoltato anche se poi la decisione finale sarà la mia. Degli scontri passati non ne voglio più parlare, ora conta solo il futuro”.
Faroni è poi passato al campo:
“Abbiamo già avuto una riunione con staff tecnico e medico che ci hanno fatto un bilancio delle necessità. Stiamo lavorando con Formisano e Giugliarelli per capire i bisogni della squadra e della società in generale. Per esempio gli infortuni: ne abbiamo avuti tanti e dobbiamo capire il motivo. Dobbiamo migliorare le infrastrutture per poter permettere alla squadra di lavorare al meglio. I giocatori argentini? Sono a stretto contatto con la federazione argentina, ho parlato con Alessandro e Jacopo per poter esplorare anche il mercato sudamericano. Dobbiamo assolutamente lavorare sul settore giovanile e, in tal senso, la foresteria è fondamentale per osservare i giovani che arriveranno. L’Academy del Perugia è una della migliori al mondo, dobbiamo cercare di valorizzarla per farla crescere ancora. Senza un solido settore giovanile un club calcistico non ha futuro. Vogliamo crescere. La sensazione che ho avuto che quello di Carpi non era il posto dove dovrebbe stare il Perugia, ma dove ci tocca stare. Non voglio sminuire altri club e altre città, ma il Grifo merita altri palcoscenici”.
Infine, un pensiero ai tifosi:
“Non pensavo che il Grifo suscitasse tutta questa passione. È una cosa che non si vede molto. L’amore dei tifosi è sorprendente lo vedo nei bar, nei negozi, nei ristoranti. Ieri, mi sono commosso mentre parlavo con un tifoso che ha l’abbonamento da 50 anni. Ai tifosi dico che sarò uno di voi, lavorerò per far sì che il Perugia possa arrivare in alto nel calcio italiano. Abbiate, però, pazienza se la palla prende il palo poiché la colpa non è di nessuno. Il club è aperto a tutti voi. Abbiamo bisogno di voi”.