Frosinone e Pohjanpalo, chapeau! Traffico in Purgatorio

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I ciociari battono la Reggina e conquistano la terza promozione in A, l’attaccante finlandese fa volare il Venezia con un poker. Metà delle squadre nel “limbo”

 

Paradiso

10 e lode – Frosinone

Serie A! Serie A con tre giornate d’anticipo per il Frosinone di Maurizio Stirpe, il lungimirante presidente che, in silenzio, fa i fatti, di Fabio Grosso, il bravo condottiero che, dopo qualche precedente battuta a vuoto, si riscatta alla grande e compie l’impresa, Guido Angelozzi, l’esperto e bravissimo Direttore Sportivo, fautore di questa magnifica promozione proseguendo il progetto iniziato l’anno scorso confermando a sorpresa Mister Grosso dopo la grande delusione del mancato preliminare all’ultima giornata e allestendo una squadra micidiale, prendendo i giovani migliori di B e anche di C come Mulattieri, Caso, Oyono, Turati, Moro e Frabotta che, insieme ai confermatissimi Rohden, Cotali, Garritano, Boloca , all’altro giovane Borrelli, al fondamentale innesto di Lucioni,  terza promozione in A per il capitano dopo quelle di Benevento e Lecce, oltre a quelli di Mazzitelli, Ravanelli, Kone, Baez e Bidaoui, hanno formato un mix esplosivo che ha vinto anticipatamente e strameritatamente il campionato, entusiasmando i tifosi ciociari. Il sigillo sulla Serie A arriva con il tre a uno casalingo sulla Reggina, griffato dalle reti di Borrelli e Insigne su rigore nel primo tempo e, dopo che nella ripresa la Reggina accorciava le distanze, di Caso. Complimenti a tutti i leoni di Frosinone!!!

9 – Joel Pohjanpalo 

La vittoria del campionato del Frosinone relega immeritatamente al posto d’onore del Paradiso il formidabile centravanti del Venezia Pohjanpalo che, con una sensazionale quaterna di gol consente alla sua squadra, che schianta cinque a zero il Modena al “Penzo”, il quinto gol è di Zampano, di arrivare in piena lotta per un posto nella zona preliminare, distante adesso solo una lunghezza dal suo decimo posto, determinato dai migliori scontri diretti nei confronti del Palermo, che condivide con i lagunari quota quarantacinque e a se stesso di agganciare meritatamente Lapadula  in testa alla classifica marcatori del campionato cadetto a quota diciassette. Centravanti completo, di categoria superiore!

8 – Ascoli e Brescia

Sotto la pioggia del “Del Duca” l’Ascoli supera due a uno il Pisa, agganciando sia la squadra di mister D’Angelo che la Reggina a quota quarantasei, anche se la squadra di mister Breda rimane ancora fuori dalla griglia playoff col suo nono posto, determinato al momento dalla peggiore differenza reti nei confronti delle due rivali. Doppio vantaggio ascolano acquisito nella ripresa con le reti di Mendes e Marsura prima dell’inutile gol pisano nel finale.

Con un ottimo secondo tempo il Brescia supera due a uno il Cosenza nel fondamentale scontro diretto del “Rigamonti”. Tutto nella ripresa con le reti bresciane segnate da Adryan e Cistana e la rete della bandiera cosentina nel finale. Questo nuovo successo, il terzo, con un pari, nelle ultime quattro gare, permette alle rondinelle di balzare dal penultimo al quartultimo posto, in coabitazione con Cosenza e Cittadella a quota trentotto, con la classifica avulsa che, al momento, regalerebbe loro addirittura la salvezza diretta col sestultimo posto.

7 – Cagliari

Torna al successo il Cagliari che, in uno dei due anticipi di giornata, supera due a uno in casa la Ternana. Vantaggio immediato dei sardi con Deiola ma dopo pochi minuti la Ternana ristabilisce la parità. E’ la rete di Zappa nella ripresa a sancire la meritata vittoria della squadra di mister Ranieri, adesso sesto con cinquantuno punti.

Purgatorio

6 – Perugia, Palermo, Cittadella, Benevento, Sudtirol e Genoa

Il Perugia doveva conquistare i tre punti al “Mazza” per continuare a sognare la salvezza diretta. Arriva invece solo un pareggino per uno a uno dal confronto diretto con la penultima, griffato dal vantaggio iniziale del solito Casasola dopo dodici minuti, con la Spal che raggiunge il definitivo uno a uno nella ripresa, su rigore. Prima e dopo il pari il Perugia getta alle ortiche almeno quattro clamorose palle gol, rischiando, poi, addirittura la beffa nel finale con la rete della vittoria spallina annullata giustamente dal Var. Perugia che ripiomba pericolosamente in zona retrocessione diretta, con il suo terzultimo posto a quota trentasei.

Ancora un pareggio per il Palermo, uno a uno a Como, che non fa decollare in classifica la squadra rosanero, andata in vantaggio nel primo tempo con Buttaro ma raggiunta una decina di minuti su calcio di rigore. Palermo undicesimo a causa dei peggiori scontri diretti col dirimpettaio Venezia.

Il Cittadella conquista rabbiosamente un punto pareggiando uno a uno sul temibile terreno del “San Nicola” contro il Bari. Andata sotto ad inizio ripresa la squadra di mister Gorini raggiunge il meritatissimo pareggio a pochi minuti dal termine con Maistrello e, grazie al punto conquistato, sale nel gruppetto delle quartultime.

Continua la serie positiva, anche se composta da tutti pareggi, tre, del nuovo tecnico del Benevento Agostinelli. I sanniti, sotto due a zero alla fine della prima frazione, disputano una grande ripresa agguantando nel finale il Parma grazie alle reti di Ciano e Acampora. Il Benevento non si arrende e continua a lottare, anche se la distanza dal playout e dalla salvezza diretta è salita a sei lunghezze dal suo ultimo posto a quota trentadue. Solo tre vittorie nelle ultime tre gare potrebbero permettere alla squadra di mister Agostinelli di agganciare il playout.

Pareggio con poche emozioni quello del “Druso” tra Sudtirol e Genoa. Lo zero a zero finale rispecchia fedelmente l’andamento della gara nella quale le difese, molto forti, hanno avuto la meglio sugli attacchi. Il punto accontenta entrambe, col Sudtirol che rimane al quarto posto a quota cinquantaquattro e con il Genoa che blinda il suo secondo posto, adesso a quota sessantasette, con la possibilità di poter festeggiare la promozione in Serie A già nel prossimo turno.

5 – Spal, Como, Bari, Parma

La Spal fallisce l’operazione vittoria, necessaria per alimentare ulteriormente almeno le speranze playout, non andando oltre un sudato uno a uno al “Mazza” nello scontro diretto col Perugia. La squadra di Oddo va subito sotto, rischia molto ma riesce a pareggiare con un rigore di Moncini nella ripresa. Dopo aver nuovamente rischiato il tracollo, segna addirittura il gol della vittoria con Maistro a sei dal termine, ma il Var lo annulla giustamente per un precedente fallo di mano di Moncini. Spal sempre penultima, adesso con trentaquattro punti.

Il Como raggiunge praticamente la salvezza pareggiando uno al “Sinigaglia” col Palermo. Al vantaggio iniziale dei rosanero risponde ancora Cerri, trasformando intorno alla mezzora un calcio di rigore. Como tredicesimo a quota quarantatré, davanti alla coinquilina Ternana, per la migliore differenza reti.

Mezzo passo falso casalingo del Bari, che non va oltre un pareggio per uno a uno contro il Cittadella. Benedetti porta in vantaggio i galletti ad inizio ripresa, che subiscono, però, il meritato pari dei veneti nel finale. Bari, comunque, sempre terzo, adesso a quota sessantuno, ma che con questo pareggio deve praticamente rinunciare alla promozione diretta, sempre distante sei lunghezze, anche se il suo terzo posto, con le sette lunghezze di vantaggio sul Sudtirol, è ormai inattaccabile,

Penalizzante pareggio per due a due del Parma sul terreno del fanalino di coda Benevento. Ducali padroni del campo nel primo tempo, chiuso sul due a zero grazie alle reti di Benedyczak e Man, che si fanno incredibilmente raggiungere dai sanniti a pochi minuti dalla fine, perdendo due punti preziosissimi che avrebbe permesso loro di raggiungere al quarto posto il Sudtirol, sempre avanti, invece, due lunghezza rispetto al quinto posto dei ducali a quota cinquantadue.

Inferno

4 – Ternana

La Ternana perde due a uno a Cagliari e abbandona quasi del tutto le residue speranze di potersi inserire nella zona preliminare. Botta e risposta iniziale con il vantaggio sardo e il pareggio di Partipilo, poi nella ripresa è la rete di Zappa a decidere la gara. Per la salvezza potrebbero anche bastare gli attuali quarantatré punti con i quali la Ternana si trova ora in quattordicesima posizione  a causa anche della peggiore differenza reti nei confronti del coinquilino Como.

3 – Reggina

Nel giorno della festa del Frosinone la Reggina rimedia una sconfitta per tre a uno allo “Stirpe”, condizionata anche dall’incredibile sciocchezza di Cionek che nel primo tempo, sull’uno a zero, si fa espellere per un fallaccio a palla lontana su Caso che costa anche il rigore alla Reggina, lasciandola in inferiorità numerica. Dopo il due a zero del primo tempo la Reggina accorcia le distanze ad inizio ripresa con Hernani ma poco dopo subisce il definitivo tre a uno dei ciociari. Reggina che rimane in zona preliminare all’ottavo posto solo grazie alla migliore differenza reti rispetto all’Ascoli e a quella peggiore rispetto al Pisa, tutte e due a pari punti con i calabresi.

2 – Cosenza

Bruciante sconfitta per due a uno del Cosenza nello scontro diretto del “Rigamonti” contro il Brescia. Dopo un buon primo tempo, chiuso a reti inviolate, i silani crollano ad inizio ripresa subendo i due gol del Brescia, riuscendo  solo ad accorciare inutilmente le distanze con D’Orazio ad un minuto dalla fine. Cosenza pericolosamente raggiunto al quartultimo posto da Brescia e Cittadella, con  la classifica avulsa che, al momento, relegherebbe il Cosenza al playout col  Cittadella.

1 – Pisa

Il momentaccio del Pisa non sembra finire. La squadra toscana perde anche ad Ascoli, due a uno il risultato, con il bel gol di Masucci arrivato soltanto nel finale e utile solo per il tabellino. Pisa che, grazie alle sconfitte delle concorrenti e alla migliore differenza reti nei confronti delle condomine Reggina ed Ascoli, rimane, comunque, al settimo posto in zona preliminare.

0 – Modena  

Certo, la salvezza era già in cassaforte ma nessuno si aspettava dal Modena una prestazione del genere contro il Venezia, che travolge la squadra canarina con un pesantissimo cinque a zero, anche perchè la partita del “Penzo” costituiva una specie di spareggio per continuare a credere nella zona preliminare. Il crollo del secondo tempo, dopo l’uno a zero della prima frazione, è inspiegabile, se non con un calo di tensione,  anche se una cosa del genere alla squadra di mister Tesser era capitata anche a Palermo dove perse mesi addietro cinque a uno. L’allenatore in questi casi è colui che dovrebbe tenere alta l’attenzione del gruppo e con un rovescio simile le sue colpe emergono inesorabilmente. Peccato, perché il campionato del Modena, anche se tra alti e bassi, è stato, comunque, dignitoso. Modena dodicesimo a quota quarantaquattro, ancora a due lunghezze dal preliminare. Batosta!

Dan.Te.