Grifo: a Cosenza un’occasione persa, con la Spal un solo risultato

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Casasola galvanizzato, Lisi piede fatato. Bravo anche Olivieri

Secondo tempo rinunciatario al “San Vito – Marulla” e il Perugia non fa bottino pieno. L’8 dicembre servono i tre punti

 

Ad una nostra domanda postagli dopo l’uno a uno di Modena nella sala stampa del “Braglia”, Castori rispose affermando che la classifica non va guardata a Novembre ma a Marzo.

Ad un’altra domanda postagli da un nostro collega nel dopo gara di Cosenza-Perugia, terminata con un salomonico uno a uno, al termine di un pessimo secondo tempo dei grifoni, dopo una prima frazione sufficiente, il tecnico marchigiano ha affermato che quando non si può vincere è bene non perdere.

Consentiteci di dissentire parzialmente da queste due affermazioni fatte dall’allenatore del Perugia perché a Cosenza, più che guadagnare un punto se ne sono persi due perché i silani sono una formazione tecnicamente non eccelsa e, continuando a giocare come nel primo tempo, niente di trascendentale ma quantomeno sufficiente, con una paio di buone occasioni gettate alle ortiche, si poteva e si doveva fare bottino pieno ed invece il rinunciatario secondo tempo stava addirittura per partorire una sanguinosa sconfitta, ed averla evitata, solo con molta fortuna, non è un merito, anzi.

Il ferro va battuto quando è caldo e occasioni come questa, scontro diretto contro una squadra apparsa tutt’altro che irresistibile, vanno sfruttate se si vuole recuperare in classifica. I salti di qualità si fanno con i tre punti, i pareggini servono solo a vivacchiare.

E la sconfitta del Genoa in casa col Cittadella sminuisce di molto anche il successo colto sette giorni fa contro una squadra in piena crisi, lo avevamo sottolineato, utile, per fortuna, a non rimanere lontanissimi dal gruppo in lotta per la salvezza.

Sì perché, nonostante in queste ultime cinque gare il Perugia abbia conseguito cinque punti, i grifoni hanno recuperato solo una lunghezza sia rispetto alla zona playout, sia rispetto alla zona salvezza diretta, distanti entrambe allora, era la decima giornata e il Perugia aveva appena vinto a Reggio Calabria, cinque e quattro lunghezze, contro le quattro e le tre di oggi.

Allora, infatti, la classifica vedeva il Pisa, sestultimo, con dieci punti e quattro squadre a quota nove, Benevento, Venezia, Palermo e Como, con il Perugia ultimo con cinque punti.

Passano le giornate, anche gli altri fanno punti e quota salvezza e quota playout si impennano particolarmente, senza contare che fare la corsa per arrivare in zona playout sarebbe estremamente pericoloso in quanto, ricordiamo, se tra la quintultima e la quartultima a fine campionato ci fossero più di quattro punti, il playout non sarebbe disputato e la quartultima retrocederebbe direttamente come le ultime tre. Per questo motivo era importante tornare con i tre punti dal “Marulla”.

A Cosenza in troppi hanno disputato una gara sottotono, a cominciare dagli attaccanti, in particolare Di Serio e il suo sostituto Strizzolo, mai entrati in partita. A centrocampo Kouan è andato a corrente alternata sprecando, oltretutto, ancora un gol. Peggio ancora ha fatto Luperini, il suo sostituto, una vera delusione il suo campionato, finora, rispetto alle aspettative iniziali, con Casasola tra i peggiori.

La difesa per fortuna ha retto, a parte due distrazioni che potevano costare caro ma contro il terzo peggiore attacco del torneo, dopo il nostro, ultimo e quello del Cittadella, non ci voleva molto.

Non ci è dispiaciuto Santoro, anche se deve acquistare più personalità mentre Bartolomei, che ci mette tanto impegno, continua, per necessità, a dover adattarsi in un ruolo non suo quando, invece,  potrebbe dare un apporto molto più concreto giocando come mezzala, venti metri più avanti.

A proposito di Bartolomei, l’ex cremonese è dovuto uscire per una botta ricevuta, da valutare per un suo impiego giovedì contro la Spal. Più preoccupante, purtroppo, l’infortunio muscolare subito da Di Carmine che, probabilmente, contro i ferraresi non ci sarà.

Passano le settimane e il Perugia non riesce a schiodarsi da quel vergognoso ultimo posto dove è ormai ancorato da ben dieci turni, da quel 18 Settembre nel quale la squadra di mister Castori  perse  il derby di Terni.

Serve assolutamente vincere uno scontro diretto e quale occasione migliore di quello in programma nel giorno dell’Immacolata al “Curi” contro una Spal, una delle due quartultime, in piena crisi, reduce, nonostante l’avvento di De Rossi in panchina, da tre sconfitte consecutive, dopo due pari, nelle ultime cinque gare?

Un mancato successo giovedì diminuirebbe di molto le residue possibilità di salvezza del Perugia, che deve assolutamente girare almeno a diciotto punti, per poi farne doverosamente almeno venticinque nel ritorno per sperare di centrare la salvezza diretta o almeno ventitré per agganciare quei playout ad una quota sufficiente per poterli disputare col vantaggio della classifica. Giovedì è assolutamente vietato sbagliare!

Danilo Tedeschini