Nonostante Zauli, un buon arbitro e le difficoltà ‘casalinghe’ dell’avversario, a Sassari arriva l’ennesima sconfitta. La classifica piange
Se con Zauli giochi subito decisamente meglio (anche se continui a non tirare in porta) rispetto al calcio ruminato con Formisano (il Milan Futuro ieri ha perso due a zero in casa col Pineto) e perdi.
Se trovi un ottimo arbitro come il sig. Pezzopane, che nelle uniche due partite che ti ha arbitrato, entrambe in trasferta, ti fischia due calci di rigore a favore, uno a Recanati l’anno scorso, sbagliato da Vazquez e quello segnato da Lisi ieri a Sassari e perdi.
Se gli avversari, pur essendo secondi, trovano sempre molte difficoltà in casa (avevano vinto solo una volta alla prima giornata, ad Agosto) e perdi, vuol dire, alla perugina, che “gli atti n’en belli per niente” e la classifica, penosa, tredicesimo posto in compagnia della Lucchese, solo grazie allo scontro diretto vinto, solo tre punti sopra la zona playout, è pericolosamente lì a dimostrarlo!
La lunga premessa era necessaria per fotografare bene sia il debutto di mister Zauli in panchina, sicuramente positivo per i miglioramenti notati nel gioco, visti anche i soli due giorni avuti a disposizione per preparare la gara del “Vanni Sanna”, sia questo deludente primo terzo di campionato del Perugia che, per la precisione si chiuderà aritmeticamente al 40′ del primo tempo della prossima gara di Legnago, che vede il Perugia collezionare la sua quinta sconfitta in dodici gare, anche se la più immeritata, proprio nel giorno in cui cadeva il quarantasettesimo anniversario della morte di Renato Curi.
Nel calcio, però, vince chi la butta dentro, come ha fatto la Torres, che ha capitalizzato al meglio con Fischnaller, da stasera capocannoniere del campionato con sette goal insieme al ternano Cicerelli, due delle tre occasioni create, mentre il Perugia, rigore a parte, nonostante la discreta prova offerta, ha sporcato i guantoni dell’ex Zaccagno solo in un’occasione, quella nella quale ha deviato di un niente sul fondo un bel diagonale di Montevago.
Se poi la difesa, privata all’ultimo istante di Angella per un risentimento muscolare durante il riscaldamento, al suo posto ha esordito Leo, commette due errori madornali, lasciando Fischnaller completamento libero di colpire sottomisura in occasione del primo gol, con Gemello che, complice un rimbalzo sul terreno irregolare, commette l’ennesima ingenuità sulla conclusione vincente dai venti metri del secondo gol della punta sudtirolese, la frittata è fatta.
Zauli ha presentato un quattro-due-tre-uno ben raccolto in quaranta metri in mezzo al campo, con l’inedita coppia centrale di difesa Paia-Leo affiancata sugli esterni, da Mezzoni, a destra e da Giraudo a sinistra. Bartolomei e Torrasi a centrocampo con Ricci, Matos e Lisi sulla linea della trequarti dietro l’unica punta Montevago. Visto il poco tempo ha quindi deciso di affidarsi all’esperienza e, come dichiarato in sede di presentazione, ai giocatori in grado di saltare l’uomo come Matos e Ricci. Ma gli errori difensivi e la pochezza di conclusioni hanno pregiudicato quanto di buono fatto sul piano della manovra.
Poi, al di là dell’alibi del rimbalzo ingannevole del pallone, non si può poi disconoscere che il Perugia abbia un problema portiere. Sono ormai molti, troppi, infatti, gli errori che Gemello ci mostra, errori che alla fine costano punti importanti che vanno a pregiudicare pesantemente la classifica del Perugia. Formisano ha sempre dato fiducia all’ex torinista, vedremo se mister Zauli, dall’alto della sua esperienza, deciderà diversamente, a cominciare dalla gara di Legnago, contro il fanalino di coda del torneo, di domenica prossima.
In avanti Montevago si è dato molto da fare, inventandosi l’unica occasione pericolosa e provocando il rigore, mentre ancora una volta Seghetti, subentrato nel corso della ripresa non ha inciso. Il digiuno di gol di Seghetti in questa stagione, sommato agli otto gol, di certo non una cifra esaltante, della scorsa stagione alimentano qualche dubbio sulla reale prolificità dell’attaccante marchigiano che, ci auguriamo, ci smentisca presto a suon di gol, a cominciare dalla trasferta di Legnago di domenica prossima contro il fanalino di coda del torneo.
Una gara da vincere assolutamente per tamponare la repentina perdita di posizioni in classifica, anche se i veneti, rispetto alle fallimentari gare iniziali stanno dando dei segnali di miglioramento dopo l’arrivo del nuovo tecnico Contini. Fallire, però, anche con un pari, anche la gara di Legnago, sarebbe il modo peggiore per presentarsi al derby del “Curi” con la Ternana della domenica dopo.
Danilo Tedeschini