I corsari dell’Ascoli colpiscono ancora, all’Inferno va il “bombarolo salentino”

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I bianconeri di Sottil fanno l’impresa anche a Cremona e si piazzano ufficialmente nella griglia play-off. Monza sulla strada per la A, Spal salva. I fatti del “Menti” da condannare

 

Paradiso

10 – Andrea Sottil

Ancora un’impresa per l’Ascoli del bravo nocchiero Sottil, che espugna a sorpresa lo “Zini” inguaiando la Cremonese in ottica promozione diretta e, quel che più conta, raggiunge la matematica certezza del settimo posto, che vale il preliminare, con i suoi sessantadue punti. E non è finita perchè se l’Ascoli dovesse vincere anche l’ultima gara con la Ternana potrebbe addirittura chiudere ancora più in alto. Trentacinque punti conquistati in trasferta con ben undici successi lontano dal “Del Duca”, con il primo posto assoluto nella speciale classifica delle gare esterne sono veramente tanta roba per i bianconeri e il merito maggiore va sicuramente ascritto ad Andrea Sottil, vero pirata del campionato! Il nuovo Capitan Uncino!

9 – Como

Il Como passeggia al “Granillo” infliggendo un eloquente quattro auno ad una smarrita Reggina.  Gli ex grifoni Parigini, un gol e un assist e Cerri trascinano al successo la squadra di Gattuso, in gol  anche con Blanco e La Gumina. Como dodicesimo con quarantasette punti, con il sorpasso alla Reggina e al Parma riuscito.

8 – Monza e Spal

Tre punti fondamentali per il Monza, che stritola nella ripresa il Benevento nello scontro diretto dell’“U-Power Stadium” vinto tre a zero e che, approfittando delle impreviste sconfitte di Lecce e Cremonese, balza prepotentemente al secondo posto solitario della classifica ad un punto dalla capolista Lecce, con una lunghezza di vantaggio sulla terza, la Cremonese. Se venerdì vincerà a Perugia andrà per la prima volta in Serie A.

La Spal che non ti aspetti. Dopo tanti pareggi casalinghi, nel giorno più difficile ed importante arriva un sorprendente tre a zero al Frosinone che regala la salvezza alla squadra di mister Venturato con una giornata d’anticipo. Spal matematicamente sestultima con trentanove punti.

7 – Ternana, Vicenza e Cittadella

La Ternana si aggiudica meritatamente, per uno a zero, il sentitissimo derby del “Liberati”, avvicina  i rivali dell’Umbria ad una sola lunghezza con il suo decimo posto a quota cinquantaquattro e, fallito l’accesso al preliminare, lascia ancora aperta la porta dell’obiettivo di consolazione, quello di poter arrivare prima del Perugia in classifica (anche a pari punti i migliori scontri diretti favorirebbero la Ternana). A decidere la gara la rete di Donnarumma nel primo tempo.

Secondo miracolo del Vicenza di Baldini, stavolta veramente insperato visto che al novantesimo era sotto uno a zero in casa contro la capolista Lecce. Ma i quattordici minuti di recupero, causati dallo scellerato gesto di un tifoso salentino che, lanciando in campo una bomba carta, costringeva ad uscire dal campo l’intontito portiere vicentino Contini, consentivano ai lanieri di ribaltare l’incontro col rigore di Diaw e il tiro della disperazione di Ranocchia. Il Vicenza, sempre terzultimo ma con trentuno punti, deve adesso sperare di vincere anche ad Alessandria e che il Cosenza, che lo sopravanza di un punto, non vada oltre il pari in casa con il Cittadella.

Cittadella che torna al successo battendo uno a zero il Brescia al “Tombolato”, consolidando il suo undicesimo posto con i suoi cinquantadue punti e tenendo ancora viva la possibilità di concludere il campionato nella parte destra della classifica. A decidere la gara la rete di Cassandro nella ripresa.

Purgatorio

6 – Cosenza, Alessandria e Crotone

Il Cosenza coglie un punto a Pisa che gli consente di rimanere quartultimo a quota quarantadue e continuare a credere nel playout, persino col vantaggio, in caso di vittoria in casa  col Cittadella e contemporaneo succeso del Vicenza ad Alessandria. Se però non dovesse battere i veneti, nel caso di vittoria vicentina, retrocederebbe direttamente in C.

L’Alessandria torna da Parma con un pareggio per due a due che, se da un lato rinvia allo scontro diretto del “Moccagatta” col Vicenza di venerdì sapere se farà il playout e se lo farà col vantaggio o meno, dall’altro chiude ai grigi qualsiasi speranza di salvezza diretta visti i cinque punti di vantaggio della Spal dal suo quintultimo posto a quota trentaquattro.

Il Crotone pareggia tre a tre al “Teghil” contro il Pordenone nello scontro diretto tra le due squadre già retrocesse. Gli squali dilapidano nel finale il doppio vantaggio acquisito facendosi raggiungere sul pari dai friulani. Crotone sempre penultimo ma adesso con ventisei punti.

5 – Pisa, Parma e Pordenone

Il Pisa perde la grande occasione di poter avvicinare la promozione diretta pareggiando in casa contro il Cosenza. Un autogol ad inizio gara sembrava spianare la strada alla squadra di mister D’Angelo, raggiunta ad un quarto d’ora dal termine dalla rete di Liotti su rigore. Pisa, con scarsissime possibilità di promozione diretta, comunque obbligato a vincere a Frosinone per difendere il suo attuale quarto posto a quota sessantaquattro.

Mesto congedo dal proprio pubblico del Parma, che impatta due a due col Cittadella, specchio fedele di un campionato deludente e sottotono che, ad una giornata dalla fine, vede i ducali quattordicesimi anche a causa dei peggiori scontri diretti con la Reggina, che condivide con gli emiliani quota quarantasei.

Il fanalino di coda del campionato Pordenone non riesce a battere in casa l’altra squadra già retrocessa, il Crotone. E meno male che nel finale, con un po’ d’orgoglio, i ramarri sono riusciti a raddrizzare la gara che li vedeva sotto tre a uno. Pordenone matematicamente ultimo con appena diciotto punti.

Inferno

4 – Brescia e Perugia

Il Brescia perde uno a zero a Cittadella ed esce matematicamente dalla lotta per la promozione diretta con il suo quinto posto, determinato dai migliori scontri diretti rispetto al Benevento, a pari sessantatré con le rondinelle. Per evitare il preliminare la squadra di Corini dovrà necessariamente  battere la Reggina e sperare che il Pisa non vinca a Frosinone.

Il Perugia perde dopo quindici anni il derby fuori casa con la Ternana. L’uno a zero del “Liberati” non solo toglie al Perugia la supremazia regionale nei derby di quest’anno e rimette in gioco anche quella della classifica finale ma, soprattutto, pregiudica la corsa al preliminare dei grifoni, sempre noni con i loro cinquantacinque punti, tre lunghezze dietro al Frosinone e uno solo davanti alle fere. L’unica possibilità per arpionare in extremis l’ottavo posto passa per un doppio miracolo, la vittoria sul lanciatissimo Monza al “Curi” e la contemporanea sconfitta casalinga del Frosinone col Pisa.

3 – Benevento

Il Benevento perde nettamente a Monza lo scontro diretto con i brianzoli e abbandona matematicamente ogni speranza di promozione diretta  e adesso deve assolutamente  battere la Spal   venerdì e sperare che il Brescia non batta la Reggina in casa e il Pisa non vinca a Frosinone per poter arrivare quarto ed evitare il preliminare. Il tutto determinato dalla sesta posizione attuale, tra l’altro con l’arrembante Ascoli arrivato ad una sola lunghezza dai sanniti.

2 – Frosinone

Tonfo inaspettato, ma fino ad un certo punto, del Frosinone, che perde tre a zero a Ferrara, confermandosi squadra poco avvezza alle trasferte vista la fragilità della sua difesa a cominciare dal portiere, vero punto debole dei ciociari, sia che giochi Ravaglia, sia che tra i pali ci vada Minelli. Il Frosinone non approfitta dello scivolone del Perugia e rimane ottavo con cinquantotto punti. Per accedere al preliminare, comunque, ai ciociari basterà non perdere la gara casalinga col Pisa.

1 – Reggina e Cremonese

Incredibile “debacle” casalinga della Reggina che, nella classica partita tra due squadre che non hanno da chiedere più nulla al campionato, rimedia un umiliante quattro a uno dal Como. Un bruttissimo modo di congedarsi dai suoi tifosi.

Suicidio della Cremonese che, davanti ad uno “Zini” stracolmo di entusiasmo, butta alle ortiche la promozione diretta perdendo uno a zero contro l’Ascoli e scivolando al terzo posto con sessantasei punti. Adesso la Serie A passa da un suo successo a Como, sempre che il Monza, che sopravanza i grigiorossi di una lunghezza, non vada a vincere a Perugia.

0 – Bombarolo salentino

“…insomma il posto degno, d’un bombarolo…” Cantava così il grande Faber nei primi anni ’70 ma lo stadio “Menti” non era certo il luogo adatto, ammesso che ce ne sia uno, in questi tempi di guerra, per lanciare bombe carta. Ed invece il bombarolo salentino lo ha colpevolmente fatto per festeggiare a suo modo il gol di Strefezza che, in quel momento, garantiva la Serie A del Lecce, mandando all’Ospedale il portiere vicentino Contini e provocando un maxi recupero di un quarto d’ora durante il quale il Lecce subiva in extremis la rimonta del Vicenza, perdendo la partita e rinviando alla gara casalinga col Pordenone la promozione, pur rimanendo primo da solo con sessantotto punti, con due lunghezze di vantaggio sulla terza. Soddisfatto, incosciente bombarolo?

Dan.Te.