Promozione difficile anche attraverso i play-off, ma pure per retrocedere servirebbe un suicidio sportivo. Posizione finale? Tra l’ottavo e il quattordicesimo posto
Fine anno, tempo di analizzare il futuro immediato e gli obiettivi rimasti al Perugia in questo campionato. Il Perugia ha chiuso il 2024 al tredicesimo posto con 23 punti in 20 gare, posizione e punteggio decisamente deludenti per una squadra che doveva e poteva essere tra le prime sei. Mancano diciotto partite al termine del campionato e vediamo quanti punti dovrà fare il Perugia per raggiungere i vari obiettivi, alcuni impossibili, altri fattibili, dal più prestigioso al più modesto.
Promozione diretta: Le prime tre in classifica hanno tutte 41 punti, alla media di 2,05 a partita che, se confermata, ma in genere viene addirittura aumentata, porterebbe la quota promozione diretta a 78 punti, ma considerato che verrà aumentata, ne occorreranno almeno 80-81. Il Perugia per arrivare a 80 punti dovrebbe farne 57 in 17 partite, percorso aritmeticamente impossibile per i grifoni visto che ha a disposizione, vincendole tutte, solo 51 punti.
Playoff da quarta in classifica, lo stesso piazzamento dello scorso anno: la quarta in classifica è attualmente la Torres con 36 punti, alla media di 1,8 a partita, con una proiezione finale di 68 punti per cui il Perugia, per agguantare il quarto posto dovrebbe arrivare a quota 69, ovvero fare 46 punti in 18 gare, ad una media impensabile di 2,55 a partita, nettamente superiore al passo tenuto fin qui delle prime tre, per cui praticamente impossibile.
Playoff da sesta o, eventualmente settima, in classifica, le uniche due posizioni che garantiscono i due primi turni secchi in casa con il passaggio del turno anche col pareggio al novantesimo, il sesto o solo il primo turno, il secondo sarebbe eventualmente secco in trasferta da vincere obbligatoriamente: attualmente sesto è l’Arezzo per il peggior scontro diretto con la Vis Pesaro a quota 35, ad una media punti di 1,75 che dà una proiezione finale di 66,5. Per arrivare a 66 punti, lo scontro diretto sarebbe al momento positivo, il Perugia dovrebbe totalizzare 43 punti in 18 partite, ad una media di 1,84 a partita, quasi impossibile da raggiungere visto che occorrerebbero ben 13 vittorie, 4 pareggi e 1 sola sconfitta, un passo quasi da capolista.
Il primo obiettivo realizzabile potrebbe essere, invece, il settimo posto, attualmente appannaggio del Rimini a quota 29, ad una media di 1,45, con proiezione finale di 55,1 col Perugia che ha un pesantissimo 1-4 casalingo come scontro diretto, costretto a totalizzare alla fine almeno 56 punti, ovvero altri 33, con 9 vittorie, 6 pareggi e solo 3 sconfitte. Obiettivo difficile ma non impossibile se la squadra sarà rinforzata, magari anche dal lato tecnico.
Il settimo posto però concederebbe, come accennato, solo il primo turno col vantaggio della partita secca in casa con due risultati favorevoli su tre, vittoria e pareggio. Nel secondo, a meno di clamorose eliminazioni al primo turno di quinta e sesta, si giocherebbe in gara secca in trasferta, contro la quarta, al momento la Torres, costretti obbligatoriamente a vincerla nei novanta minuti.
L’obiettivo più fattibile è il raggiungimento delle posizioni dei playoff che meno contano, l’ottava, la nona o la decima, che costringerebbero a giocare sempre in trasferta il primo e il secondo turno, in gara secca da vincere e, con lo svantaggio della classifica, se al al termine del doppio confronto la situazione fosse perfettamente pari, con il ritorno da disputare in trasferta.
Ottavo, nono e decimo posto sono attualmente, insieme all’undicesimo, a quota venticinque, occupati da Pianese, Pineto, Carpi e Ascoli. Presumibilmente, quindi, per centrare i playoff da ottavi serviranno 50 punti, quindi altri 27, 49 per arrivare noni, quindi altri 26, mentre per il decimo posto a quota 48, potrebbero bastarne 25, ovvero 6 vittorie, 7 pareggi e 5 sconfitte, percorso appena migliore di quello deludente delle prime venti gare.
Vediamo ora quanti punti serviranno, invece, per salvarsi direttamente: attualmente le quintultime in classifica sono la Spal e la Lucchese a quota 19 ma avendo la Spal sul campo totalizzato ventidue punti (la penalizzazione le ha tolto tre punti), la proiezione finale della Spal la porterebbe a chiudere sul campo a quota 42, meno i tre punti di penalizzazione 39. Ecco quindi che il Perugia, conquistando altri 18 punti in 18 gare, media di un punto a partita potrebbe chiudere a 41 e, a meno di clamorose rimonte delle squadre di coda, conquistare la salvezza.
Per rischiare di andare al playout il Perugia dovrebbe chiudere a meno di 40 punti, conquistando, quindi solo altri 15 punti, facendo quindi nettamente peggio di quanto totalizzato finora, impensabile, chiudendo quintultima, costretta quindi a disputare il playout contro la penultima, attualmente Sestri Levante e Milan Futuro a quota 16, in gare di andata e ritorno, col vantaggio del ritorno in casa e della classifica se i due risultati fossero in perfetta parità. Ma il playout non si disputerebbe se tra la quintultima e la penultima ci fossero 9 punti di distacco, il Perugia attualmente ne vanta già 7 su liguri e milanisti. In questo caso, quindi, il Perugia sarebbe, comunque, salvo.
Per retrocedere direttamente il Perugia dovrebbe solo calcisticamente “suicidarsi” visto che attualmente l’ultimo posto è appannaggio del Legnago Salus con solo 13 punti punti con proiezione finale di 25 punti che, anche se migliorata, non crediamo assolutamente che possa arrivare oltre i 29, per cui ai grifoni, per non arrivare ultimi, basterebbero solo 7 punti. Retrocessione diretta, quindi, praticamente impossibile.
Queste tutte le prospettive del Grifo da qui alla fine. Obiettivamente vediamo il Perugia chiudere tra l’ottavo posto, se rinforzato adeguatamente nell’imminente mercato, e il quattordicesimo se, malauguratamente, le cose dovessero continuare ad andare con questo andazzo tutt’altro che entusiasmante. Scarsissime le possibilità di centrare la promozione attraverso i playoff, un 1% e identica percentuale di rischio retrocessione al playout.
Buon Anno a tutti!
Danilo Tedeschini