L’ultima sconfitta dello scorso torneo, la prima di quest’annata ma l’avversario è sempre lo stesso, il Pescara di Massimo Oddo. Diventata autentica bestia nera del Grifo, la squadra biancoceleste liquida i biancorossi con un 2-1 meritato e si riscatta dopo la batosta di cinque giorni fa a Livorno. Male il Perugia di Bisoli che perde di misura ma che fa ben poco per strappare un risultato positivo in riva all’Adriatico. Assolutamente da rivedere il 3-5-2 di inizio gara (di difficile applicazione senza un vero e proprio regista o quantomeno un calciatore con qualità), con Fabinho largo a sinistra praticamente assente e l’esordiente Mancini, dietro, in costante difficoltà sia contro l’esperto Cocco, sia contro la rapidità di Lapadula, costante spina nel fianco della difesa biancorossa ed autore di un palo e di un assist per il raddoppio di Caprari. Leggermente meglio con le due punte in campo, con Parigini che ha dato verve ad un attacco totalmente sulle spalle di Matteo Ardemagni. Note positive, come nella prima giornata, Del Prete, che ha spinto per quasi la totalità dei novanta minuti e Spinazzola, giocatore duttile e dotato di grande corsa e discreta tecnica, male oltre a Fabinho, anche Davide Lanzafame, in difficoltà nel ruolo di seconda punta e ancora di più in quello di mezzala. A nulla è servita la bella rete di Di Carmine a tempo ormai scaduto che ha dato solo un paio di minuti di speranza ad un Perugia che è sembrato con poche idee e molto rinunciatario. Alla seconda giornata di campionato già suona qualche campanello d’allarme, soprattutto in fase di impostazione.
CRONACA
Dopo 25′ di studio è del Pescara la più grande occasione con Lapadula che di mancino colpisce la base del palo. Abruzzesi che 4′ passano in vantaggio con un calcio di rigore eseguito perfettamente da Memushaj dopo atterramento di Zampano da parte di Fabinho. Il Perugia va in “bambola” e rischia grosso. Serve un ottimo Rosati a negare il raddoppio prima a Torreira, poi ancora a Lapadula. Nella ripresa il Grifo fa qualcosa di più e con l’ingresso di Parigini va subito vicino al pari con lo stesso attaccante piemontese, servito perfettamente da Ardemagni. Nell’occasione è ottima la parata di Aresti. Solo un fuoco di paglia perché i biancorossi non mordono. Gli abruzzesi vanno vicino al 2-0 con un colpo di testa di Zuparic su azione d’angolo e lo trovano al 30′ con Caprari, appena entrato, che in contropiede infila la porta dell’incolpevole Rosati. Lapadula, scatenato, di destro sfiora il tris ma a sorpresa è il Perugia a trovare il 2-1 con un bel sinistro di Di Carmine da dentro l’area di rigore. Gol che serve a poco perché la gara finisce così.
PESCARA – PERUGIA 2-1 (1-0)
PESCARA (4-3-1-2): Aresti; Zampano, Fornasier, Zuparic, Crescenzi; Memushaj, Torreira (23’st Mandragora), Verre; Valoti (13’st Benali); Cocco (29’st Caprari), Lapadula. A disp.: Kastrati, Bunoza, Mignanelli, Selasi, Mitrita, Cappelluzzo, Vukusic. All. Oddo.
PERUGIA (3-5-2): Rosati; Mancini (1’st Parigini), Volta, Rossi; Del Prete, Spinazzola, Salifu (28’st Di Carmine), Rizzo, Fabinho; Lanzafame (13’st Della Rocca), Ardemagni. A disp.: Zima, Belmonte, Comotto, Drole, Zebli, Boscolo Zemelo. All. Bisoli.
ARBITRO: Pinzani di Empoli (Citro-Calò).
MARCATORI: 29’pt Memushaj (PE) su rig., 30’st Caprari (PE), 46’st Di Carmine (PG).
NOTE: Ammoniti: Aresti, Torreira (PE), Salifu, Volta, Spinazzola, Parigini (PG); Angoli: 4-3; Recupero: 0’pt; 4’st.
Federico Ricci