Il Lecce si riscatta e vola in Paradiso, Spal dalla ‘manita’ al ‘poker’ (subito)

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Giallorossi di nuovo in cima alla classifica con il successo di misura a Monza. Ferraresi ancora k.o. e in maniera pesante a Parma

 

Paradiso

10 – Marco Baroni

Il Lecce riscatta immediatamente il primo passo falso interno di mercoledì contro il Cittadella andando ad espugnare con pieno merito il difficile terreno del Monza. Non inganni lo striminzito uno a zero arrivato grazie al rigore trasformato dal capocannoniere del torneo Massimo Coda perchè i giallorossi hanno colpito tre pali e si sono visti annullare due gol dal Var. Mister Marco Baroni sembra aver oliato alla perfezione i meccanismi della macchina sapientemente costruita dal D.S. Pantaleo Corvino e dal Presidente Sticchi Damiani e il Lecce torna con merito in testa al campionato grazie alla migliore differenza reti nei confronti della Cremonese, che condivide con i salentini quota quarantanove. Sapiente comandante di una grande corazzata!

9 – Benevento e Cremonese

Prezioso, ancorché fortunato, successo esterno del Benevento che supera di misura, uno a zero, al “Curi” il Perugia. A decidere la gara un rigore, trasformato da Forte, concesso per la prima volta in Italia con un  intervento del Var dopo il duplice fischio di chiusura della prima frazione di gioco. Benevento che sale al quarto posto grazie alla migliore differenza reti sul Pisa, con cui condivide quota quarantasei.

Colpaccio della Cremonese che, con bravura e anche con un pizzico di fortuna che non guasta mai, espugna il “Liberati” di Terni battendo due a uno la squadra di mister Lucarelli. Grazie a questi tre punti la squadra di mister Pecchia rientra a pieno titolo nella zona promozione diretta.

8 – Cittadella e Parma

Grande vittoria del Cittadella nello scontro diretto casalingo contro il Frosinone. Il tre a zero, con il quale si è chiusa anche la prima frazione di gara, la dice lunga su quanto meritato sia il successo dei veneti, che agganciano i ciociari e il Perugia a quota quarantuno ma che, nonostante la migliore classifica avulsa, che verrà presa in considerazione, però, solo a fine campionato, rimangono al momento decimi dietro al Frosinone, ottavo e agli umbri, noni per la peggiore differenza reti.

Goleada del Parma che torna al successo al “Tardini” seppellendo la Spal nel derby con un sonoro quattro a zero. La formazione di mister Iachini si allontana dalla zona pericolosa, distante adesso ben nove lunghezze dal suo tredicesimo posto a quota trentadue

7 – Reggina, Ascoli, Cosenza e Vicenza

Mister Stellone continua a fare risultati con la sua Reggina che batte uno a zero il Pisa al “Granillo”. A decidere l’incontro la bella rete di Menez nel primo tempo, con un gran Turati a salvare il risultato con alcune grandi parate. La Reggina, in attesa della penalizzazione, aggancia il Como a quota trentacinque ma rimane dodicesima per la peggiore differenza reti nei confronti dei lariani.

Guizzo d’orgoglio dell’Ascoli che, nel finale, ribalta il risultato della gara del “Del Duca” contro il Crotone, battendo i calabresi due a uno grazie al gol di Falasco e al tap-in sulla respinta del rigore, da lui fallito, di Maistro. Tre punti pesanti per la formazione di mister Sottil, che torna nella zona preliminare con il suo settimo posto a quota quarantadue.

Fondamentale vittoria del Cosenza nello scontro diretto del “Marulla” con l’Alessandria. La rimonta dei silani, che avevano chiuso sotto il primo tempo, alla fine del quale erano sei punti dietro i rivali in classifica, con un piede e mezzo in C, permette alla squadra di mister Bisoli, in gol nella ripresa prima con Camporese e  poi con un rigore di Larrivey, di agganciare l’Alessandria a quota ventitré, anche se al momento la peggiore differenza reti la relega ancora al quartultimo posto.

Il Vicenza, grazie al successo casalingo per uno a zero sul fanalino di coda Pordenone, torna a sperare nel playout, distante adesso cinque lunghezze dal suo terzultimo posto a quota venti. A decidere la gara del “Menti” la bella rete di Da Cruz dopo neanche un quarto d’ora.

Purgatorio

6 – Brescia   

Il Brescia torna con un punto dalla non lontana trasferta di Como dopo essere andata sotto di un gol nella prima frazione di gioco. Alla rete di Cerri risponde infatti il subentrato Aye, con le rondinelle che, però, perdono il primo posto scivolando in terza posizione con quarantotto punti.

5 – Como

Il Como impatta uno a uno il derby casalingo col Brescia e perde probabilmente l’ultima occasione per provare ad avvicinarsi alla zona nobile, distante ormai sei lunghezze dal suo undicesimo posto a quota trentacinque.

Inferno 

4 –  Pisa

Imprevisto stop esterno per il Pisa, che cade al “Granillo” di Reggio Calabria perdendo uno a zero contro la Reggina. In verità i nerazzurri avrebbero meritato il pari ma il portiere amaranto Turati lo ha negato loro con alcuni pregevoli interventi. La sconfitta fa scivolare all’indietro di un paio di posizioni la squadra di mister D’Angelo.

3 – Monza, Perugia e Ternana

Il Monza perde uno a zero in casa il big match di giornata con il Lecce. Lo perde meritatamente perchè i pugliesi sono stati superiori, con il Monza che, a sua volta, ha sprecato un paio di occasioni per pervenire al pareggio. Monza adesso solo sesto con i suoi quarantaquattro punti.

Le due formazioni umbre perdono entrambe in casa di misura, uno a zero il Perugia contro il Benevento e due a uno la Ternana contro la Cremonese capolista. Entrambe meritavano il pari, con il Grifo che perde su rigore, concesso per la prima volta in Italia dopo un richiamo del Var successivo al duplice fischio della fine del primo tempo e con la Ternana che, a sua volta, si vede annullare dal Var la rete del due a due di Partipilo in pieno recupero per un fuorigioco millimetrico. Perugia fuori dalla zona nobile, Ternana che scivola al quattordicesimo posto a quota trentuno ma con ancora ben otto lunghezze di vantaggio sul playout.

2 – Alessandria e Crotone

L’Alessandria perde malamente in rimonta due a uno l’importantissimo scontro diretto del “Marulla” contro il Cosenza, venendo raggiunto in classifica dai suoi avversari. Le tre sconfitte consecutive subite vanificano quanto di buono fatto in precedenza, con l’appuntamento con la vittoria che manca ormai da ben otto turni.

Il Crotone, in vantaggio uno a zero a dieci minuti dal termine della gara di Ascoli, subisce il veemente finale dei padroni di casa che rimontano lo svantaggio e, con il successo per due a uno, inguaiano ulteriormente i calabresi, adesso penultimi da soli con i loro quindici punti.

1 – Pordenone e Frosinone

Il Frosinone cade rovinosamente a Cittadella subendo un altro meritato tre a zero dopo quello  rimediato quindici giorni fa a Perugia. Attacco impreciso e difesa improvvisamente diventata fragile quella dei ciociari, praticamente mai in partita al “Tombolato”.

Ennesima sconfitta per il Pordenone, stavolta per uno a zero a Vicenza. Nel girone di ritorno la formazione friulana, dopo aver vinto a Perugia alla prima giornata e pareggiato in casa con la Spal alla seconda, ha perso cinque gare su cinque ed è ormai costretta a pensare solo al prossimo campionato di Serie C, alla luce del suo solitario e lontanissimo ultimo posto con solo dodici punti.

0 – Roberto Venturato   

Tonfo della Spal nel derby del “Tardini” contro il Parma. Il mortificante quattro a zero subìto lascia la squadra cara al presidente Joe Tacopina in piena lotta per evitare il playout. Mister Venturato, una vittoria, quattro pari e tre sconfitte nelle otto gare della sua gestione, sembrava aver iniziato a dare un verso alla sua squadra dopo il roboante cinque a uno casalingo rifilato alla Ternana ma questa imprevista ricaduta, soprattutto nelle proporzioni, arrivata a soli quattro giorni di distanza, rimette tutto in discussione. Venturato immerso nella nebbia della città estense!

Dan.Te.