Il Paradiso è di Pavanel, l’inferno di Catalano

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Il Paradiso è di Pavanel, l'inferno di Catalano. Premiato il tecnico della Feralpisalò per la vittoria di Fermo, bacchettato quello dell'Imolese che regala la prima gioia in trasferta al fanalino di coda Ravenna 
foto: gardapost.it

Il Paradiso è di Pavanel, l’inferno di Catalano. Premiato il tecnico della Feralpisalò per la vittoria di Fermo, bacchettato quello dell’Imolese che perde lo scontro diretto col fanalino di coda Ravenna

 

Paradiso

10 – Massimo Pavanel

Grande domenica per la Feralpisalò che va ad espugnare alla grande, quattro a uno il finale, il terreno della Fermana, inviolato dai primi di Novembre. Lo svantaggio iniziale ha evidentemente spronato i gardesani che, con una veemente reazione, fanno loro la gara subissando di gol la compagine marchigiana. Quinto posto riconquistato a quota cinquantasei per la formazione di mister Pavanel, uno dei tecnici più bravi ed interessanti della categoria. Impresa!

9 – Cesena, Legnago Salus, Modena e Ravenna

Le altre vittorie in trasferta della giornata, in totale ben cinque, portano la firma del Cesena, che espugna con un chiaro due a zero il campo della Sambenedettese, del Legnago Salus, che sbanca con l’identico punteggio il “Martelli” di Mantova, del Modena, che passa di misura a Fano e del Ravenna, che trova una boccata d’ossigeno puro con il due a zero colto ad Imola. Cesena che sale in settima posizione a quota cinquantatré, mentre il Legnago Salus rivede la salvezza diretta, distante adesso solo tre lunghezze dal suo quintultimo posto a quota trentaquattro. Il Modena sale a quota sessantatré, consolidando il suo quarto posto, utilissimo, se dovesse risultare alla fine il migliore dei tre gironi, per saltare i primi due turni dei playout. Il Ravenna, infine, pur rimanendo ultimo, ma a quota ventisei, continua a sognare di poter disputare il playout.

8 – Sudtirol, Arezzo e Carpi

Bel successo casalingo del Sudtirol che al “Druso” supera col classico punteggio all’inglese la Virtus Vecomp Verona. Altoatesini sempre secondi con settantuno punti, a due lunghezze dalla capolista Padova.

Largo successo, importante in chiave salvezza, per l’Arezzo, che rifila un rotondo quattro a due alla Vis Pesaro al “Città di Arezzo”. Amaranto, però sempre penultimi, anche se adesso con ventisette punti, con una sola lunghezza di vantaggio sul Ravenna, ultimo.

Goleada del Carpi che al “Cabassi” seppellisce con un pesantissimo quattro a uno il malcapitato Matelica. La formazione di mister Pochesci, anche se la matematica non lo certifica ancora, è praticamente salva con i suoi quarantuno punti e il suo tredicesimo posto, piazzandosi davanti alla coinquilina Fermana grazie ai migliori scontri diretti.

7 – Perugia

Una vittoria casalinga fondamentale, arpionata negli ultimi cinque minuti di gara quando il Perugia ha prima pareggiato il vantaggio della Triestina e poi messo a segno al novantesimo il pugno del k.o.. Il tutto al termine di una gara tutt’altro che brillante per i grifoni, finale scoppiettante a parte, ma quello che conta è la vittoria che permette al Perugia, sempre terzo a tre punti dal Padova e a uno dal Sudtirol con i suoi settanta punti, di continuare ad inseguire il primo posto finale.

Purgatorio

6 – Padova

Se quella del Perugia non è stata una gara entusiasmante ancora peggiore è stata quella del Padova che, all’”Euganeo”, ha avuto bisogno di un rigore allo scoccare dell’ora di gioco per avere la meglio sul Gubbio dopo aver ripetutamente rischiato di andare sotto, con il portiere biancoscudato Dini, autore di pregevoli interventi, di gran lunga il migliore dei suoi. Ecco spiegato il sei alla formazione di mister Mandorlini, sempre capolista con i suoi settantatré punti alla vigilia di due trasferte decisive, a Modena prima e a Carpi poi.

5 – Gubbio e Triestina

Gubbio e Triestina escono con l’onore delle armi dai loro confronti, di Padova per gli eugubini e di Perugia per gli alabardati. Gubbio piegato solo su rigore dopo aver sfiorato più volte il vantaggio, Triestina che ha subito i due gol in zona Cesarini quando forse pensava ormai di tornare a casa con l’intera posta. Entrambe si meritano, comunque, il gradino più basso del Purgatorio nonostante la sconfitta, con la Triestina scivolata in sesta posizione con i suoi cinquantaquattro punti e il Gubbio sempre dodicesimo a quota quarantaquattro.

Inferno

4 – Virtus Vecomp Verona

Ancora una sconfitta, stavolta per due a zero al “Druso” di Bolzano contro un lanciatissimo Sudtirol, per la Virtus Vecomp Verona. La formazione di mister Gigi Fresco sta mettendo a repentaglio la sua partecipazione ai playoff visto che rimane ancorata a quota quarantacinque in undicesima posizione.

3 – Vis Pesaro

Sonora battuta d’arresto per la Vis Pesaro, battuta quattro a due ad Arezzo dalla formazione amaranto, tuttora penultima forza del girone. Una sconfitta che vede pericolosamente dimezzarsi il vantaggio dei pesaresi, sestultimi a quota trentasette, sulla zona playout, situata solo tre lunghezze sotto.

2 – Matelica e Fano

Pesante sconfitta del Matelica sul campo del Carpi. Un quattro a uno che ripropone il problema difesa per la formazione marchigiana, scesa adesso all’ottavo posto con i suoi cinquantadue punti.

Sconfitta interna di misura del Fano contro il Modena che, probabilmente, condanna ai playout la formazione di mister Tacchinardi, quartultima a quota trentuno e adesso a ben sei lunghezze dalla salvezza diretta.

1 – Sambenedettese, Mantova e Fermana

Pesantissime sconfitte casalinghe per la Sambenedettese, zero a due col Cesena, per il Mantova, sconfitto con l’identico risultato dal Legnago Salus e per la Fermana, travolta quattro a uno al “Recchioni” dalla Feralpisalò dopo essere anche andata inizialmente in vantaggio. La Sambenedettese scende in nona posizione con i suoi cinquanta punti, tre lunghezze sopra il Mantova, decimo a quota quarantasette.

La Fermana, infine, perde in casa dopo ben cinque mesi ed è raggiunta a quota quarantuno dal Carpi che relega la formazione di mister Cornacchini in quattordicesima posizione grazie ai favorevoli scontri diretti.

0 – Pasquale Catalano

Continua il declino dell’Imolese che perde in casa lo scontro diretto con il Ravenna fanalino di coda, portando ad undici, sette sconfitte e quattro pareggi, le gare senza vittoria. Il tecnico Pasquale Catalano, che quando era subentrato sembrava aver portato una ventata di ottimismo nonché di discreti risultati, pare aver perso la bussola e adesso la scialuppa imolese, terzultima con ventinove punti, solo tre lunghezze sopra l’ultimo posto dei ravennati, sembra pericolosamente dibattersi in acque sempre più agitate. Sprofondo Imolese!

Dan.Te.