Il Grifo trova una boccata d’ossigeno col 4 a 0 alla Lucchese. La vetta resta però lontana e occhio al Pescara… Adesso testa all’Entella
Ci voleva l’arrivo al “Curi” della Lucchese, squadra che ha nel Perugia la sua bestia nera, per far finalmente uscire dal torpore i grifoni, usciti nettamente vincitori per quattro a zero dal confronto contro i rossoneri di mister Gorgone. Finalmente perchè, dopo oltre un mese senza vittorie, i tre punti conquistati puntellano una classifica che, fino alle 17.30 di ieri, era decisamente preoccupante.
La vittoria riporta i grifoni a centro classifica, tra il nono e il dodicesimo posto, tra il decimo e il dodicesimo se il Campobasso di mister Braglia dovesse fare punti stasera a Terni. Purtroppo il distacco, di dieci e sette punti, da due delle tre squadre che occupano i primi tre posti della classifica, Pescara ed Entella, è rimasto immutato, con la Ternana, che giocherà come accennato stasera e vincendo potrebbe tornare a più nove, alla luce del facile successo interno dei liguri col fanalino di coda Legnago Salus e quello del Pescara ad Ascoli.
Due parole sulla squadra di mister Silvio Baldini vanno spese perché gli abruzzesi, con venti punti in otto gare, stanno facendo meglio della corazzata Cesena che, dopo otto gare, di punti ne aveva diciannove. Quattro vittorie su altrettante trasferte, poi, due sui campi di Terni e Chiavari contro la seconda e la terza in classifica, sono una grande dimostrazione di forza. D’altro canto anche a Palermo Baldini vinse i playoff proprio grazie alle trasferte, espugnando nell’andata dei quattro turni, nell’ordine, i campi della Triestina, dell’Entella, della Feralpisalò e del Padova.
Tornando al Perugia, la larga vittoria, favorita da un rigore netto che ha spezzato l’equilibrio dopo venticinque minuti e dall’espulsione di Sabbione per doppia ammonizione nel recupero del primo tempo, ha mostrato incoraggianti segnali di miglioramento sul piano della manovra, anche se la Lucchese, che la settimana scorsa avevamo erroneamente definito scorbutica senza accorgerci che i dieci punti in classifica erano tutti frutto di gare, ad eccezione di quella col Gubbio, non a caso persa in casa due a zero, contro avversari dal settimo posto in giù, ha profondamente deluso.
I rossoneri, lenti e compassati, hanno sofferto il pressing e le ripartenze della squadra di mister Formisano, che ha potuto recuperare finalmente dall’inizio Seghetti, positiva la sua prestazione con il rigore procurato, trasformato da Lisi, dopo una bella serpentina in area e che con la sua velocità ha spesso messo in difficoltà i lenti difensori toscani. All’attaccante marchigiano è mancata la precisione sotto porta, anche se in un’occasione è stato bravo il portiere avversario.
Nella ripresa i grifoni hanno raddoppiato con Ricci, assistito dal ritrovato Lisi, protagonista di una bella discesa sulla fascia e dell’assist e, una volta tornata la parità numerica per il “rosso diretto” rimediato da Bacchin, da poco subentrato a Seghetti, hanno dilagato, prima con Di Maggio e poi con la solita percussione di Mezzoni, anche stasera tra i migliori, insieme al solito Angella.
La vittoria regala una grande boccata d’ossigeno anche a mister Formisano, oggi quasi impeccabile, sia nella scelta del 4-4-1-1 iniziale, sia nella scelta dei suoi interpreti. Ma una rondine, se pur dalle fattezze accattivanti, non fa primavera e serve subito una conferma. Ecco quindi che la gara di sabato contro l’Entella, se seconda o terza forza del campionato lo sapremo stasera, potrà darci indicazioni importanti al riguardo.
La squadra di mister Gallo, che l’anno scorso aveva deluso molto, ha fatto un evidente salto di qualità grazie all’arrivo degli esperti Marconi e Tiritiello in difesa, dell’esterno offensivo Bariti, del trequartista Franzoni e dell’attaccante Castelli, tre gol finora, oltre alla maturazione di qualche giovane come il centrocampista Lipani e la conferma del bravo compagno di reparto Corbari. Una squadra che in otto gare ha perso solo una volta, in casa, di misura, contro la capolista Pescara.
Un test probante, contro una squadra adatta a tastare il polso al convalescente Perugia per vedere se i grifoni sono veramente sulla strada della definitiva guarigione o se la vittoria di ieri rimarrà solo un bell’episodio.
Danilo Tedeschini