Il Perugia toglie la bombola d’ossigeno all’Ascoli

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La sfida tra

La sfida tra “malati gravi” va ai biancorossi che respirano. Adesso due gare da vincere contro Milan Futuro e Legnago

 

Due malati gravi che hanno assolutamente bisogno di ossigeno ma che hanno a disposizione solo una piccola bombola, con il Perugia che afferra il boccaglio e respira e con  l’Ascoli che va in coma. E’ questa la fotografia della tutt’altro che bella, soprattutto nel primo tempo, gara del “Del Duca”, vinta uno a zero dal Perugia grazie alla rete di Montevago, perfettamente assistito da Seghetti dopo una fuga sulla destra, nell’unico squillo biancorosso della prima frazione di gioco.

Servivano solo i tre punti alle due squadre ed averli conquistati è una nota di merito per il Perugia, che aveva immeritatamente chiuso in vantaggio un primo tempo inguardabile delle due squadre, con una sola occasione per parte, respinta bellamente d’istinto da Gemello quella dell’ascolano Adjapong, concretizzata dal duo Seghetti-Montevago quella dei grifoni. Nella ripresa, invece, il Perugia, che ha sciupato almeno tre grandi occasioni con Seghetti e il subentrato Sylla, ha meritato il successo, lasciando all’Ascoli solo una clamorosa occasione, buttata al vento da Bertini.

Tre punti d’oro per la squadra di mister Formisano, poco importa se conquistati contro una squadra in piena crisi, l’Ascoli di mister Di Carlo, alla sua terza sconfitta su tre gare dal suo arrivo sulla panchina bianconera, con il picchio alla sua quinta sconfitta nelle ultime sei gare, la quarta consecutiva sulle ultime quattro gare disputate davanti al proprio pubblico, un vero record negativo nella storia del glorioso club piceno, pericolosamente piombato, da ieri sera, in zona playout.

Si allontana dalla zona calda, invece il Perugia, al momento dentro la zona playoff con l’ultimo posto utile, il decimo, a causa della peggiore classifica avulsa nei confronti delle due coinquiline a quota tredici, Rimini e Pianese, in attesa delle gare del tardo pomeriggio di oggi tra Carpi e Lucchese e della trasferta della Vis Pesaro a Chiavari, con una o due di queste squadre che,  vincendo, la Vis Pesaro anche solo pareggiando, estrometterebbe il Perugia, a quel punto undicesimo o dodicesimo, dalla griglia playoff.

Formisano, alla luce dell’assenza annunciata di Cisco e di quella all’ultimo momento dell’influenzato Mezzoni, ha schierato un quattro-tre-tre che in alcune circostanze si trasformava in tre-cinque-due con Giunti, schierato nell’inedito ruolo di difensore destro insieme ad Amoran, Angella e Giraudo, che avanzava sulla fascia e Lisi che scalava dall’altra parte vicino ai tre centrocampisti, il debuttante Squarzoni, Bartolomei e Di Maggio, con Montevago e Seghetti di punta e Lisi a fare il pendolo.

Giunti, autore di una grandissima prestazione, risultando il migliore in campo, ha ripagato a pieno la scelta azzeccata del tecnico, mentre Squarzoni, sostituito da Torrasi nell’intervallo, è apparso ancora lontano dalla forma migliore. Detto della buona prova dei difensori, da sottolineare anche la bella  prestazione a centrocampo di Di Maggio, con i compagni di reparto, invece, ancora molto confusionari nella manovra. Davanti Montevago è stato bravo a sfruttare la facile occasione recapitatagli da un Seghetti, una volta tanto altruista, ma che nella ripresa si è divorato un gol in ripartenza prima di essere sostituito da Sylla, anche lui in vena di regali, ben due.

I tre punti, che servono al Perugia per scalare la classifica e a Formisano per migliorare la sua  media punti nel campionato attuale, adesso un 1,3 punto a partita ancora deficitario, non devono far credere che i problemi del Perugia siano stati risolti perché il centrocampo, se ha filtrato molto bene, ha latitato, invece, ancora in fase di impostazione e di fraseggio, anche per le condizioni del terreno di gioco, reso molto pesante dalla pioggia, con le occasioni migliori arrivate solo su ripartenze, sfruttando lo sbilanciamento di un Ascoli disperatamente alla ricerca del gol del pari.

Adesso il calendario offre al Perugia due gare sulla carta facili, contro due squadre, il Milan Futuro in casa e il Legnago Salus fuori, che, al momento, prima del loro scontro diretto del pomeriggio odierno a Solbiate Arno, occupano la penultima e l’ultima posizione della classifica. Per fare il salto di qualità e ritornare ad una classifica più dignitosa da queste due gare dovranno necessariamente arrivare due vittorie.

Soprattutto quella di domenica all’ora di pranzo contro i veloci giovani rossoneri, però, non sarà  una passeggiata di salute, soprattutto se ci sarà il gioiellino Camarda in attacco, visto che fuori casa il Milan, che deve recuperare ancora la gara di Pescara, ha pareggiato a reti bianche a Sassari con la Torres e uno a uno a Lucca, perdendo solo uno a zero a Chiavari con l’Entella e a Rimini, subendo, quindi, solo tre gol in quattro trasferte e non tralasciando poi che finora la squadra di Formisano, al “Curi”, dove ha già lasciato sette dei quindici punti a disposizione, è stata tutt’altro che irresistibile.

Non fare bottino pieno in queste due gare impedirebbe al Perugia di accorciare la classifica e di presentarsi all’attesissimo derby del “Curi” con la lanciata Ternana del 10 Novembre con un distacco meno pesante e un morale più alto. Sarebbe un vero peccato.

Danilo Tedeschini