Il Vicenza non molla, “harakiri” Benevento

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I veneti espugnano Como, la matematica li tiene ancora in vita. I giallorossi cadono in casa con la Ternana e non sfruttano la sbandata della Cremonese

 

Paradiso

10 – Francesco Baldini

Il Vicenza resta aggrappato alla flebile speranza dopo aver espugnato con una rete per tempo il “Sinigaglia” di Como. Mister Baldini sta cercando di trasmettere alla squadra tutta la sua grinta e, dopo la sconfitta casalinga di misura col Perugia all’esordio, arrivano questi tre punti a dare un po’ d’ossigeno alla squadra biancorossa che, comunque, dovrà vincere tutte e due le gare rimaste, con la prossima difficilissima, in casa contro la lanciata capolista Lecce, per potere sperare nel playout con lo svantaggio, alla luce del suo attuale terzultimo posto a quota ventotto, a tre lunghezze dal Cosenza. El Grinta!

9 – Frosinone e Ternana

Capolavoro del Frosinone che, sotto di un gol in casa col Monza, la squadra più in forma del campionato prima di ieri, dopo aver rischiato di subire il raddoppio ha la forza e la bravura di ribaltare la gara già nel primo tempo e di dilagare, con la complicità del portiere brianzolo, nella ripresa. Il quattro a uno finale consente alla formazione di mister Grosso di accorciare ad un punto il distacco dall’Ascoli e, quel che più conta, di conservare tre lunghezze di vantaggio sulla nona a due gare dalla fine. Ciociari ottavi con cinquantotto punti.

Continua il buon momento della Ternana che va a compiere l’impresa andando ad espugnare in rimonta il terreno del forte Benevento, squadra che “vedeva” prima del match la promozione diretta. La rimonta della ripresa, firmata Donnarumma e Partipilo, non consente però alle fere di continuare la rincorsa al preliminare, matematicamente sfumato visti i sette punti di ritardo dal Frosinone della Ternana, decima a quota cinquantuno, quattro lunghezze dietro al Perugia, alla vigilia dell’atteso derby regionale del “Liberati” di sabato.

8 – Lecce e Crotone

Il Lecce torna al successo nell’importantissimo scontro diretto del “Via del Mare” contro il Pisa, due a zero il finale, giocato davanti a ben ventitremila spettatori e ipoteca la promozione diretta in Serie A con il suo primo posto solitario a quota sessantotto, potendo vantare ben quattro lunghezze di vantaggio sulla terza, il Monza. Ai salentini, in virtù dei migliori scontri diretti con i brianzoli, basteranno, infatti, due pareggi nelle ultime due gare per poter festeggiare.

Sorpresissima all’“Ezio Scida” dove il Crotone, penultimo, rifila tre gol nel primo tempo alla Cremonese, scesa in riva allo Jonio da capolista. Il tre a uno finale rimarrà buono solo per le statistiche in quanto gli squali, penultimi con venticinque punti, nonostante il bel successo, retrocedono in Serie C a causa dei peggiori scontri diretti col Cosenza, avanti ai rossoblù di sei lunghezze.

7 – Perugia e Cosenza

Importanti vittorie casalinghe per il Perugia, due a uno sul Parma e per il Cosenza, tre a uno, in rimonta, sul Pordenone. La “paperona” di Buffon sul gol del raddoppio agevola gli umbri che rimangono sempre a tre lunghezze dal preliminare e, per centrarlo, saranno molto probabilmente costretti a fare bottino pieno sia nel derby di Terni che in casa col Monza.

Il Cosenza è bravo a rimontare il vantaggio del Pordenone con la doppietta di Larrivey e la rete di   Camporese. Silani quartultimi con i loro ventotto punti, a tre lunghezze dall’Alessandria, in piena corsa per il playout, anche se con lo svantaggio.

Purgatorio

6 – Cittadella, Reggina e Spal

Ora anche la matematica, dopo alcuni anni, sancisce l’esclusione dal preliminare del Cittadella, al quale non basta conquistare un meritato zero a zero sul terreno dell’Ascoli. Cittadella undicesimo a quota quarantanove.

La Reggina recupera subito uno dei due punti di penalizzazione comminategli in settimana, andando ad impattare zero a zero al “Moccagatta” con l’Alessandria. La squadra di mister Stellone risale al dodicesimo posto con i suoi quarantasei punti.

All’Inferno e ritorno in dieci minuti! Un buona Spal gioca alla pari col Brescia al “Rigamonti” ma la rete di Tramoni a sei dal termine sembra condannarla alla sconfitta ma ancora Latte Lath, come a Perugia, rianima la squadra di Venturato col gol del pari al novantaquattresimo. Spal, sempre sestultima, ma con trentasei punti, che conserva le tre lunghezze di vantaggio sulla quintultima.

5 – Ascoli, Alessandria e Brescia

Penalizzanti pareggi casalinghi per Ascoli, Alessandria e Brescia, rispettivamente contro il Cittadella per i bianconeri, contro la Reggina per i piemontesi, entrambi a reti bianche e per il Brescia, per uno a uno, contro la Spal. La squadra di Sottil deve rinviare la matematica certezza della conquista del preliminare, rimanendo al settimo posto ma con cinquantanove punti. I grigi restano quintultimi, ma con trentuno punti e vedono avvicinarsi a tre lunghezze il Cosenza mentre il Brescia, attualmente a quota sessantatré insieme a Pisa e Benevento, è quinto per la classifica avulsa, migliore rispetto ai sanniti, sesti, peggiore rispetto ai toscani, quarti.

Inferno          

4 – Parma

Un brutto Parma, che non ha più niente da chiedere al campionato, perde meritatamente due a uno a Perugia. Pessimo l’approccio con le due reti subite dai ducali nei primi nove minuti, la seconda grazie ad una clamorosa “papera” del rientrante Buffon. Il solito Vazquez salva nella ripresa l’onore dei ducali, tredicesimi con quarantacinque punti.

3 – Pisa e Pordenone

Troppo forte la capolista Lecce per il Pisa, che perde due a zero lo scontro diretto del “Via del Mare” contro la squadra di mister Baroni. I nerazzurri rimangono, comunque, al quarto posto grazie ai concomitanti risultati negativi delle avversarie dirette.

Ennesima sconfitta per il Pordenone, stavolta sul campo del Cosenza. Il tre a uno finale è un po’ troppo severo per la squadra di mister Tedino, passata per prima in vantaggio con Lovisa. Friulani,   già retrocessi da una settimana in C, ultimi con solo diciotto punti.

2 – Cremonese e Monza

Incredibili sconfitte esterne, della Cremonese, tre a uno sul campo del Crotone, retrocesso a fine gara e per il Monza, quattro a uno allo “Stirpe” contro il Frosinone, dopo essere andato in vantaggio e fallito clamorosamente il due a zero. La Cremonese, nonostante la sconfitta, pur lasciando il primo posto al Lecce, rimane in zona promozione diretta col suo secondo posto a quota sessantasei, mentre il Monza, nonostante la pesante battuta d’arresto subita, resta al terzo posto a quota sessantaquattro.

1 – Benevento

Harakiri del Benevento che, nel pomeriggio che doveva portarlo, in caso di successo, in seconda posizione, perde incredibilmente al “Vigorito” con la Ternana dopo essere addirittura passato in vantaggio con Barba allo scadere della prima frazione. Una sconfitta che pregiudica quasi del tutto le possibilità di promozione diretta della squadra di mister Caserta, scivolata addirittura in sesta posizione.

0 – Giacomo Gattuso

E’ vero che il Como, quattordicesimo con quarantaquattro punti, non ha più niente da chiedere al campionato visto che ha conquistato la salvezza con largo anticipo e che il preliminare era matematicamente impossibile da raggiungere già prima del fischio d’inizio della gara casalinga col Vicenza, poi colpevolmente persa due a zero, ma una figuraccia del genere di fronte alla terzultima forza del campionato sull’orlo del baratro i tifosi comaschi non la meritavano di certo. Squadra apparsa molle e senza stimoli quella mandata in campo da Giacomo Gattuso, primo responsabile di questa sconfitta,  facilmente bucata dal tutt’altro che trascendentale attacco dei lanieri, in particolare in occasione del secondo gol. Vacanza sul lago!

Dan.Te.