Lavagna tattica: gruppo molto buono, un delitto non rinforzare la rosa

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Lavagna tattica: gruppo molto buono, un delitto non rinforzare la rosa. Contro la Feralpi i biancorossi hanno messo in campo coraggio, capacità di lettura e voglia di emergere. Tecnico e squadra meritano ancora un paio di “aiuti” dal mercato

 

In questo periodo di chiusure generalizzate e di reclusioni forzate per gli amanti del calcio c’è la possibilità, l’opportunità (chiamiamola così) di guardare diverse partite.

Sabato  ho apprezzato moltissimo il pragmatico e sereno Claudio Ranieri in Sampdoria – Udinese, che da un lato ha dimostrato capacità di lettura della gara e dall’altro grande coraggio quando ha capito che la sua squadra poteva portare a casa il risultato pieno.

Infatti, sotto di una rete, ha tolto gli spenti Verre e Quagliarella per inserire due punte di ruolo come Keita Balde e l’ex bresciano Torregrossa.

Non solo: una volta raggiunto il pareggio, non accontentandosi, ha inserito l’uruguaiano Gaston Ramirez, cambiando modulo e giocando con il trequartista; proprio da Ramirez è partita l’azione per il gol decisivo di Torregrossa.

Si torna su concetti già dibattuti in questa rubrica: capacità di lettura della gara e soprattutto il CORAGGIO, che spesso paga, che ormai è diventato un principio da allenare.

Proprio quel coraggio che sembra aver dato il cambio modulo ai grifoni che hanno disputato una delle migliori gare della stagione, con i primi 15-20 minuti di aggressività pura, giocate di buon livello, pressione altissima sugli avversari. Finalmente un bel vedere anche in terza serie.

Se potessi fare due domande a Caserta gli chiederei questo:

1) Quali sono i vantaggi di giocare così spesso con Fulignati che pur sembrando ambidestro dimostra palesi difficoltà nel calciare la palla con il sinistro in conduzione laterale (ossia quando l’avversario lo rincorre di lato)? Infatti proprio da un suo rinvio sbilenco è arrivata la rete del vantaggio ove lo stesso portiere dei grifoni ha messo del suo con l’ennesima, grave incertezza. Fulignati dimostra evidentemente carenze nei tiri da fuori e forse è il caso di modificare i tempi e i modi con cui i compagni della difesa gli appoggiano il pallone

2) Quale fosse lo spirito con cui Falzerano ha deciso di scattare dentro l’area mentre Minesso calciava il rigore: solitamente parecchi giocatori neanche si muovono durante l’esecuzione del penalty. Molto confortante invece quello che ha fatto Falzerano, un giocatore poco impiegato e sul mercato, va ricordato, dimostrando anche nell’esultanza un attaccamento alla maglia importante. Merito anche del mister sicuramente, al quale suggerisco di chiedere alla società la permanenza del giocatore campano (o forse l’ha già fatto… facendolo giocare dal primo minuto).

Tornando alla gara, molteplici sono gli spunti interessanti. Innanzitutto l’ennesimo cambio di modulo, 1-4-3-2-1, il modulo ad albero di Natale, con il doppio trequartista, Falzerano e Minesso, dietro l’unica punta Murano.

Il primo tempo è terminato in parità solo per l’errore di Fulignati nell’unico tiro in porta del Feralpisalò, in quanto il Perugia ha dominato la prima frazione di gioco, con una costante spinta dei terzini Elia e Crialese, molto buona la loro prova, con un ottimo movimento dei due trequarti che hanno creato sovente scompiglio nella difesa ospite.

E’ mancata la finalizzazione, in quanto Falzerano, pur avendo disputato una buonissima gara, non ha chiaramente le stesse caratteristiche di Melchiorri, talvolta è poco concreto e non vede la porta (nel secondo tempo ha mancato un aggancio facile a due metri dalla porta).

Per quanto concerne il centrocampo ha visto bene Caserta a non sostituire Vanbaleghem a fine primo tempo, il peggiore per distacco dei grifoni, in quanto il centrocampista francese ha disputato un buon secondo tempo, soprattutto in fase di interdizione. E’ evidente come non sia una mezzala, in quanto si muove sempre in orizzontale andando sovente a replicare i movimenti di Burrai e non ha il passo dell’interno.

Altre note positive sono sicuramente sono il secondo tempo di Burrai, semplicemente perfetto, la quinta rete di testa di Minesso, che evidentemente non segna solo contro le ultime della classe e l’ottimo spezzone di partita di Vano, molto generoso in fase di non possesso ed autore di un paio di iniziative personali molto interessanti.

La chiosa passa inevitabilmente per il mercato: l’auspicio è che queste ultime vittorie non inducano la società a non intervenire per migliorare la rosa. La rosa va migliorata senza alcun dubbio.

Un attaccante di categoria superiore (è evidente come senza Melchiorri si perda in concretezza davanti) e uno-due centrocampisti forti e strutturati a seconda delle uscite. Anche ieri Sounas e Kouan non sono apparsi brillantissimi.

Sarebbe davvero un peccato non rinforzare questa rosa dove è chiaro ed evidente che tra i giocatori quest’anno c’è un’intesa, una unità di intenti, un’unione, un volersi bene che da anni non si vedeva a Pian di Massiano… bravo Caserta!

Fabio Orlandi