Le pagelle di Campobasso – Perugia: ‘suicidio’ o voglia di non andare ai play off? Ai lettori la risposta

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Doccia gelata per i biancorossi nel derby con l'Arezzo. Si ripropone il fantasma delle gare esterne, ora per i play-off non si può più sbagliare

Le pagelle di Campobasso – Perugia: ‘suicidio’ o voglia di non andare ai play off? Ai lettori la risposta

Gemello 6: fortunato in occasione della traversa colpita dopo pochi minuti dal Campobasso, compie una gran parata a fine primo tempo. Sul gol del 2-1 forse poteva fare qualcosa di più.

Mezzoni 5: partita brutta e nettamente insufficiente. Fatica a trattenere i suoi avversari ed entrambe le reti molisane nascono da azioni sulla destra. Errore da matita blu sul secondo gol.
Amoran 5 : lo avevamo già anticipato: rende meglio nella difesa a 3, mentre a 4 fatica molto e anche oggi non fa eccezione. Bifulco e Di Stefano gli creano più di un grattacapo.
Riccardi 5 : stesso discorso fatto per Amoran: è più a suo agio quando gioca a 3. Oggi aiuta anche in fase di impostazione, ma è impreciso. Poco attento anche in fase difensiva, nella quale sbaglia più di un intervento.
Giraudo 5: oggi oltre a tanta confusione, è meno leader del solito. Prova a spingersi in avanti ma molto timidamente. In difesa fa il suo, ma con qualche incertezza in più rispetto alle precedenti gare.
Broh 5: più in confusione del solito. E ce ne vuole. (Giunti 6: insieme all’ autore del gol Cisco, è tra i migliori. Entra con tanta grinta e, probabilmente, è stato l’unico a crederci).
Joselito 5: naufraga insieme a tutti i suoi compagni. Sbaglia tantissimi palloni e non incide. A nostro avviso, non è un caso che anche lui è calato vistosamente da Arezzo in poi, ovvero da quando si è passati al 4-3-3, eccezion fatta per gli ultimi 15 minuti della sfida contro il Sestri (Torrasi sv)
Di Maggio 5: lontano parente di quello visto nel girone di andata. In molti lo vedono bene come mezz’ala sinistra, ma le ultime prestazioni dicono esattamente il contrario (Seghetti 5,5: entra per provare a ribaltare la partita, ma non riesce ad incidere)
Matos 5: partita senza luci e con tantissime ombre, visto che è spesso fuori dal gioco. Sua l’unica occasione del Grifo nel primo tempo, mentre nei minuti finali, quando la squadra è chiamata a recuperare, sparisce completamente. Discutibile la scelta di affidargli la fascia da capitano.
Montevago 5: si fa notare per la sua staticità e per gli svariati palloni presi e non trattenuti. La prestazione odierna ha ricordato quella delle oltre 12 partite senza segnare. E, forse, oggi è riuscito anche a fare peggio.
Kanoute 5: probabilmente il peggiore in campo. Tanto -tantissimo- fumo e niente arrosto. I due gol contro il Pineto sono solo due lampi che hanno illuso tecnico e tifosi (Cisco 7: entra e, come già fatto in altre occasioni, spacca la partita. Oltre al gol dell’illusione, buoni dribbling e diverse giocate. Potremmo chiederci perché non farlo partire dal primo minuto, ma con il senno del poi tutti sono bravi).
Cangelosi 5: dopo le brutte prestazioni di Arezzo e Sestri Levante, insiste ancora con il 4-3-3 e il risultato è sempre lo stesso. Il Perugia è in difficoltà sin dai primi minuti e solo la traversa salva i biancorossi, mentre l’attacco è totalmente sterile. A certificare la negatività di questo schieramento tattico due dati: con questo modulo 1 solo punto in 3 partite e ben 6 reti subite, 2 a partita. E se con l’Arezzo poteva anche starci, oggi (e, ad essere onesti, anche con il Sestri) proprio no. Inconcepibile non riuscire a portare a casa almeno un punto contro una squadra che già al 69′ era praticamente salva, visto il 3-1 dell’Arezzo contro la Lucchese. A maggior ragione dopo aver raggiunto il pareggio, non si può tornare nuovamente in svantaggio. Il merito e anche un sentito grazie per la salvezza raggiunta gli va certamente dato ma, dopo le ottime impressioni iniziali, più di un dubbio nei suoi confronti iniziamo a nutrirlo. Il voler insistere a tutti i costi con il 4-3-3 abbandonando completamente un più solido 3-5-2 e trasformando la difesa a punto di forza a tallone d’achille, è una scelta che non capiamo e che, comunque in ogni caso, ha deluso. Capitolo play off: non averli raggiunti non è certo un dramma, ma solamente perché la stagione si stava mettendo veramente molto male. Tuttavia, non disputarli per non essere riusciti a ottenere 3 punti in casa con il fanalino di coda Sestri o per non essere riusciti ad ottenere un pari contro una squadra già salva, sinceramente, è alquanto deludente. La stagione del Perugia è finita e l’auspicio è che la società (a questo punto di comune accordo con Cangelosi visti i tre anni di contratto) scelga bene gli uomini da trattenere – a nostro avviso non più di 7-8 elementi – e quelli da comprare per dare finalmente avvio ad un progetto serio e ambizioso.
Mi.Me.