Nel Grifo la confusione ha regnato sovrana

379
Contro il Sestri primo tempo scriteriato, meno male che Montevago c'è. Cangelosi si ravvede dei propri errori, ma il punto è troppo poco per le ambizioni play-off

Contro il Sestri primo tempo scriteriato, meno male che Montevago c’è. Cangelosi si ravvede dei propri errori, ma il punto è troppo poco per le ambizioni play-off

 

Quando la confusione regna sovrana. Questa frase è la sintesi dello scriteriato primo tempo giocato ieri dal Perugia contro il Sestri Levante, terminato sotto uno a zero, trasformato alla fine, grazie ad un secondo tempo finalmente più logico, ordinato e grintoso, in un due a due che, purtroppo, complica alquanto le ambizioni playoff dei grifoni, obbligati adesso a vincere entrambe le rimanenti gare e a sperare in qualche inciampo altrui.

Mister Cangelosi, il primo ad essere andato in confusione, ha puntato sul quattro-tre-tre ma questo schema per essere efficace ha bisogno che la squadra sia corta ed invece nel primo tempo è apparsa troppo lunga con i reparti slegati e, soprattutto, priva di un centravanti all’altezza, con Cangelosi che ha puntato nuovamente sul giovane, acerbo Marconi, lasciando in panchina, a sorpresa, Montevago.  I centrocampisti facevano a loro volta tanta confusione, soprattutto Giunti, autore tra l’altro  dell’autogol clamoroso, con un perfetto stacco di testa, che mandava avanti i “corsari” del Sestri.

Ma le persone intelligenti sanno riconoscere i propri errori e Cangelosi, fresco di meritata conferma per altre due stagioni, dopo l’intervallo mandava subito in campo Montevago al posto di Marconi ma, soprattutto, a ripresa inoltrata, rivoltava la squadra come un calzino, cambiando due centrocampisti, il rientrante Di Maggio, esausto, al suo posto inseriva Broh e un Giunti in confusione totale, ha rischiato anche il rosso, al suo posto entrava Matos, con Seghetti in luogo del deludente Cisco, passando così ad un inedito, ma più efficace, quattro due-tre-uno.

Il Perugia andava in gol due volte con Montevago, una perla la prima rete, anche se in mezzo il Sestri Levante, grazie ad  un eurogol di Piu, era momentaneamente ritornato in vantaggio. Sul due a due un Perugia finalmente corto e grintoso sfiorava due volte il gol della vittoria con Seghetti, alta la prima conclusione, mentre sulla seconda l’attaccante marchigiano arrivava con un attimo di ritardo sul taglio, leggermente lungo, di un ispirato Broh, che aveva dato il là anche al primo gol di Montevago.

Detto che prima del riposo è arrivato il consueto stop per problemi muscolari di Dell’Orco, sostituito da Amoran, la prova della difesa non è stata da buttare mentre a centrocampo, con Di Maggio, al rientro dopo molto tempo, che non poteva dare di più e il catastrofico Giunti di ieri, l’unico a non perdere la bussola è stato Joselito, uno dei migliori, insieme a Montevago, che con la doppietta è arrivato ad undici gol in stagione, al consueto, generosissimo Giraudo e a Broh, entrato subito molto bene in partita.

l pareggio, come accennato, complica maledettamente l’accesso ai playoff del Grifo, nonostante il Rimini in settimana abbia dato una bella mano vincendo la Coppa Italia e consentendo anche all’undicesima di poter entrare nella griglia playoff.  Ma andiamo per ordine: il Perugia deve vincere obbligatoriamente le due gare rimanenti, quella del giorno di Pasquetta a Campobasso e lo scontro diretto col Pontedera al “Curi” dell’ultima giornata e, così facendo, lascerebbe matematicamente dietro i toscani, che ieri hanno pareggiato uno a uno a Ferrara con la Spal e sono ancora avanti di una lunghezza.

Ma lasciare il Pontedera dietro non basta e allora occorre sperare in qualche inciampo del Gubbio o del Carpi che giocheranno oggi la loro terzultima gara, rispettivamente a Pescara gli umbri e in casa col Legnago Salus gli emiliani, prima dei due turni finali. Il Perugia attualmente, in attesa delle gare odierne delle due contendenti è a pari punti col Carpi e paga un punto di ritardo al Gubbio. Detto che in caso di arrivo a pari punti il Perugia sarebbe svantaggiato con tutti, andiamo a verificare quanti punti devono fare al massimo il Gubbio o il Carpi per rimanere, almeno una, dietro i grifoni.

Il Gubbio nelle prossime tre gare, compresa quella di oggi, non dovrà fare più di quattro punti mentre il Carpi può farne anche cinque per rimanere, comunque, dietro. Il Gubbio gioca oggi a Pescara, poi avrà in casa il Milan Futuro e chiuderà a Ferrara con la Spal. Una sconfitta oggi contro la squadra di Ciccio Baldini, una vittoria contro i rossoneri e un pareggio a Ferrara permetterebbero ai grifoni, sempre se saranno capaci di fare il pieno, di scavalcare di un punto i rossoblù.

Il Carpi, invece, oggi ospiterà il Legnago Salus e all’ultima il Pescara mentre a Pasquetta si recherà ad Ascoli. Una vittoria oggi, comunque tutt’altro che scontata e due pareggi con marchigiani ed abruzzesi farebbero chiudere il campionato del Carpi sotto il Perugia di un punto, sempre che la squadra di Cangelosi, conditio sine qua non, vinca sia a Campobasso che in casa col Pontedera.

Con quattro punti, un pari a Campobasso e l’imprescindibile vittoria col Pontedera, infatti, a meno di congiunzioni astrali assurde, Gubbio che fa solo due punti o Carpi che ne fa solo tre, col Pontedera che, oltretutto, dovrebbe necessariamente non andare oltre il pari in casa col Rimini, il Perugia rimarrebbe fuori dalla griglia playoff. A Pasquetta dopo la non facile gara di Campobasso, assolutamente da vincere, il quadro sarà più chiaro e, ci auguriamo, favorevole ai grifoni!

Danilo Tedeschini