Nzita: “Ringrazio molto Oddo, Cosmi mi dà fiducia”

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Nzita: “Ringrazio molto Oddo, Cosmi mi dà fiducia”. Il giovane terzino del Grifo: “All’esordio un po’ di paura, i tifosi mi piacciono tantissimo”

 

Da qualche settimana è a Bruxelles, dove vive solo. Aspetta che dall’Italia lo chiamino per la ripresa e intanto si allena e cucina. L’emergenza in Belgio è meno pressante che in Italia:

“Qui si può uscire per fare attività fisica”.

Afferma Mardochee Nzita, terzino sinistro del Grifo, congolese naturalizzato belga, classe 2000 e scuola Anderlecht.

Arrivato a Perugia l’estate scorsa, ha un contratto fino al 2022 con opzione di rinnovo al 2023. Racconta che Goretti conosceva il suo procuratore e, nel dicembre 2018, andò a vederlo giocare in una partita contro l’Anversa.

“Giocai bene e Goretti mi avrebbe voluto prendere già a gennaio, ma non mi fu possibile, per cui sono arrivato in estate”.

Nzita stava bene all’Anderlecht, dove tra l’altro è nel giro delle nazionali giovanili belghe.  Ma la volontà era quella di venire in Italia, paese che considera la vera scuola per forgiare i difensori.

L’esperienza in biancorosso è cominciata  con qualche difficoltà, soprattutto legata alla lingua, oltre che alla diversità tra il calcio belga e quello italiano.

Ad aiutarlo ci hanno pensato i suoi compagni di squadra, soprattutto Fernandes, Dragomir, Capone e Sgarbi, che  parlano con lui in inglese, e Kouan e Konaté per il francese. Ma intanto Nzita sta facendo progressi con l’italiano.

Nel campionato in corso ha messo insieme 10 presenze, di cui 8 da titolare. Ha giocato sia con Oddo che con Cosmi.

“Oddo  era un terzino pure lui e mi ha aiutato molto, mi faceva allenamenti personalizzati e mi ha dato fiducia, nonostante davanti a me avessi Di Chiara che io sapevo essere il titolare e che con me è stato ugualmente molto disponibile in consigli, specie sui cross”.

Con l’ex tecnico del Perugia Mardochee ha esordito a La Spezia.

“Il giorno prima, finito l’allenamento mi ha chiamato e mi ha detto di tenermi pronto, che avrei giocato e che avrei fatto una gran partita. Confesso che mi ha preso un po’ di agitazione. E prima della partita avevo paura dei tifosi. Poi, però, quando abbiamo cominciato a giocare, sia i tifosi che i compagni mi hanno caricato e ho fatto una buona partita”.

Con supporter del Grifo Nzita dice di avere un feeling particolare.

“Mi piacciono tantissimo, di loro ho parlato subito alla mia famiglia, perché mi hanno già colpito nella prima partita, l’amichevole con la Roma. Lo stadio era pieno e loro ci sostenevano anche se stavamo perdendo”.

E su Cosmi…

“Mi ha fatto giocare a Napoli in Coppa Italia e questo mi ha reso orgoglioso. Lui cura molto il modo in cui occupo la posizione in campo, come mi muovo e durante la partita è sempre presente con le sue indicazioni. Con la difesa a quattro mi ci sono formato, ma a cinque mi piace di più perché devo avanzare, attaccare e dribblare e a me piace spingere, come Evra e Marcelo, per intenderci”. 

Le cinque sconfitte consecutive le spiega così:

“Stavamo giocando bene e questo probabilmente ci ha fatto rilassare. Poi col ritiro di Cascia il gruppo si è ricompattato, ne avevamo bisogno, anche perché capivamo lo scontento dei tifosi. La vittoria con la Salernitana è arrivata quando andavamo più forte, iniziavamo a giocare bene. In ritiro ci siamo detti di dare tutto per raggiungere i play-off”.

E l’obiettivo personale del giovane terzino?

“Rimanere qui la prossima stagione, magari giocare di più e diventare  titolare”.

Si ringrazia per la preziosa collaborazione Tifogrifo.com