Parla Meluso: “Costretti ad operare con dei paletti molto stringenti. Faroni? Avrebbe voluto spendere”

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“Non dobbiamo essere negativi, serve il giusto spirito. Futuro? Pensiamo alla Lucchese…”

 

Direttore possiamo dire che è stato fatto tutto quello che si doveva e poteva fare?


“È più corretto dire che abbiamo rispettato il nostro programma. Abbiamo voluto dare un segnale ovvero quello di sfoltire la rosa perché ritenevamo che eravamo troppi e perdevamo anche qualità negli allenamenti. Bisogna inoltre fare chiarezza e devo dire una cosa che non ho potuto dire prima: siamo stati costretti ad operare con dei paletti pesantissimi tra cui il blocco del mercato. La conseguenza è molto semplice: per poter effettuare delle operazioni in entrata, prima abbiamo dovuto, per forza di cose, cedere altrimenti non avremmo avuto il visto di esecutività. In estate abbiamo generato degli utili, ma il regolamento dice che in inverno si azzera tutto. Per sgomberare il campo da ogni equivoco, la proprietà era pronta ad investire, ma non potevamo agire diversamente. Dal mercato, comunque, sono arrivati gli elementi che mancavano. L’obiettivo è la sicurezza finanziaria del club perché abbiamo fiducia in squadra e allenatore. I play off sono ancora una possibilità e vogliamo giocarcela”.

La squadra può fare di più, non crede?

“Il mio metodo di valutazione è la qualità degli allenamenti e la crescita della squadra. Vedo che stiamo lavorando con dei ragazzi per bene. Mi auguro che la nostra crescita continui. In questo momento della stagione dobbiamo avere la percezione del pericolo e porre rimedio a certe situazioni. C’è un’eccessiva sicurezza che condizionano i risultati. Non è più tollerabile perdere partite così”.

Il futuro?

“Occorre pensare, in primis, alla partita di lunedì contro la Lucchese. In prospettiva sto vedendo cose positive: il club, ribadisco, vuole lasciare questa categoria”.

Prenderete dei provvedimenti su Amoran?

“Peter prenderà una multa, ma non lo colpevolizzerei più di tanto. Sugli errori si cresce”.

La posizione di Seghetti vi ha spostato gli equilibri?

“Abbiamo parlato con chi voleva Seghetti, perché il giocatore voleva e vuole andare in B. Poi l’operazione non si è fatta e non so il motivo. Andrà in scadenza nel 2026, vedremo se rinnovare. In questo momento, deve rimettersi nelle condizioni di aiutare la squadra”.

Avete pensato all’innesto di un altro attaccante?

“Sì, ma solo se partiva Seghetti”.

 Cisco ha dichiarato che vorrebbe rimanere. Che ne pensa?

“Tutte le cose vanno conquistate”

Si è parlato tanto di Falco…

“Conosco Filippo da tanto tempo. Ci abbiamo pensato concretamente, ma poi abbiamo scelto diversamente”.

Matos e Giunti hanno rinnovato, ce ne sono altri in vista?

“Ci stiamo lavorando. Polizzi ne è un esempio. Tengo a ringraziare Giunti e i suoi collaboratori per l soluzione che abbiamo trovato. Ha una mentalità di giocatore di altra categoria, oltre che grande attaccamento. Matos non ha guardato l’aspetto economico. Da lui mi aspetto qualche gioco in più”.

Quali sono i progetti futuri per risalire presto?

“Come detto prima abbiamo avuto molte difficoltà perché non potevamo spendere. Faroni voleva farlo, anche se glielo avrei impedito. Si segue un concetto di sostenibilità. Una volta a Padova sono stato esonerato per questo motivo. La squadra poi è rimasta la stessa ed è andata in B. A Lecce ho seguito un percorso e lo stesso farò qui. Rassicuro tutti: il club è in buone mani perché il presidente vuole fare le cose per bene. Quindi giusto essere giudicati dal prossimo mercato, anche se non credo questo sia andato male”.

Sono trascorse dieci giornate. Le ragioni di questo andamento?

“Non dobbiamo pensare troppo negativamente, perché altrimenti non si vive. Abbiamo bisogno del giusto spirito. Sto vedendo una squadra che cresce. Possiamo giudicare un allenatore che deve convivere ogni giornata con questa emergenza infortuni? Serve un minimo di buonsenso. Qualche attenuante c’è. È chiaro che se continuiamo così dobbiamo avere una strizza da non dormire la notte, ma è meglio pesare positivo”.

Gli infortuni ricorrono spesso…

“Se fossero muscolari il perché lo vai a cercare, ma sono anche traumatici. Dobbiamo indagare ma non abbiamo dati certi”.