Per il Grifo cercasi rinforzi

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Col Pescara uno 0 a 0 che serve a poco oltre a due infortuni pesanti che vanno ad aggiungersi a quello di Riccardi. Urge una mano dal mercato 

Col Pescara uno 0 a 0 che serve a poco oltre a due infortuni pesanti che vanno ad aggiungersi a quello di Riccardi. Urge una mano dal mercato

 

Quello col Pescara dell’ex Silvio Baldini, ieri squalificato, sulla panchina abruzzese è andato il figlio Mattia, è uno zero a zero casalingo un po’ diverso nella forma, ma non nella sostanza. Nella forma perché il Grifo si è fatto sicuramente apprezzare sul piano del gioco, venti minuti iniziali a parte, ma non è riuscito a trasformare in gol il netto predominio sugli abruzzesi. E se non si segna ti devi giocoforza accontentare di uno zero a zero che impedisce ai grifoni di tornare nella zona nobile.

Nelle ultime tre gare, due in casa, i grifoni sono andati in gol solo sul rigore che ha deciso la vittoriosa gara casalinga col Carpi, un po’ poco, con Montevago, sempre più solo là davanti a cantare e portare la croce, che, conseguentemente, non poteva essere altrimenti, sembra avere smarrito la buona vena realizzativa del girone d’andata, otto gol in diciassette presenze, mentre nelle cinque gare del girone di ritorno è ancora a secco.

Ci auguriamo che la situazione possa migliorare con l’imminente arrivo dal Trapani di Kanoute, esterno alto, ma all’occorrenza anche seconda punta, rapido nelle ripartenze ma che, se si eccettua il campionato scorso nel Taranto di Eziolino Capuano, non ha mai avuto grande confidenza col gol. Quest’anno, invece, proprio dall’arrivo di Capuano sulla panchina siciliana, sembra aver subito un’involuzione dopo le cinque reti realizzate nella prima parte del torneo. E’ stato impiegato poco dal tecnico salernitano e questo lo ha convinto a cambiare aria. Staremo a vedere.

La partita di oggi porta in eredità due infortuni pesanti, entrambi in difesa, quello di Angella che, saltando per colpire di testa, gol sfiorato, è caduto male infortunandosi alla spalla, mentre Mezzoni, colpito alla caviglia nel recupero, è stato costretto ad uscire dal campo accompagnato a braccia. Due tegole per le prossime gare che si uniscono all’infortunio del nuovo arrivato Riccardi, fuori due mesi per il menisco rotto a Gubbio e al precauzionale forfait di oggi di Dell’Orco, non al meglio dopo il rientro dal lungo stop.

Fortunatamente sia Angella, fino a quando è rimasto in campo, sia i due giovani, Amoran e Plaia, si sono ben comportati, anche se bisogna ricordare come l’attacco del Pescara, orfano com’è dall’inizio del torneo di un centravanti forte, sia il tallone d’Achille della squadra abruzzese. Buona anche la prova del centrocampo, apparso più propositivo, con Giunti che ha lottato su ogni pallone e con Broh che, dopo un inizio non positivo, si è ripreso bene nella ripresa.

Il pareggio, purtroppo, serve a poco per migliorare la classifica dei grifoni che salgono a quota ventotto, rimanendo però al dodicesimo posto, in quella zona anonima, una sorta di terra di nessuno, tra la zona playoff, distante una lunghezza e quella playout, sotto di quattro. Senza una robusta iniezione dal mercato si rischia di passare dentro l’anonimato di questo limbo l’ultimo terzo del torneo, col pericolo di scivolare in zone pericolose.

Servono un altro difensore, visti gli ultimi infortuni, un centrocampista di spessore e un attaccante di ruolo che sostituisca il vuoto numerico lasciato da Sylla. Kanoute ci sembra una specie di doppione di Cisco o di Matos e ci auguriamo che Zauli riesca a trovargli la giusta collocazione in campo ma non sarà facile con questo modulo.

Il mercato chiuderà lunedì prossimo e occorre sbrigarsi anche perché, dalla sua chiusura in poi, mancheranno solo tredici gare. Sabato, intanto, si va a Rimini, ad incontrare la squadra di mister Buscè, che all’andata maramaldeggiò al “Curi” vincendo clamorosamente quattro a uno. I romagnoli, squadra da trasferta, sono attualmente ottavi insieme alla Pianese e sono, col Perugia, la squadra più pareggiona del campionato, undici le ics romagnole contro le dieci del Perugia.

Se un possibile pareggio potrebbe essere utile al Rimini per mantenere la posizione all’interno dei playoff la stessa cosa non si può dire per il Perugia, obbligato a vincere per risalire la classifica. Anche perché, ricordiamo, che l’obiettivo primario dei romagnoli è la vittoria della Coppa Italia, sempre più tangibile dopo lo zero a zero della semifinale d’andata a Trapani e visto che nell’altra semifinale si stanno affrontando Giana Erminio e Caldiero, rispettivamente undicesima e diciottesima nel girone A, 1-1 nella gara di andata in casa della Giana, squadre entrambe alla portata del Rimini.

Da regolamento la vittoria della Coppa Italia permetterebbe al Rimini di qualificarsi direttamente per il Primo turno  Nazionale, i cosiddetti quinti i finale, saltando i primi tre turni, come se fosse arrivato terzo. E al tempo stesso allargherebbe la qualificazione ai playoff anche all’undicesima del nostro Girone.

Anche per questo, magari approfittando anche di un po’ di deconcentrazione dei riminesi, anche se il ritorno col Trapani ci sarà solo l’11 Febbraio e non il 4, a ridosso della gara coi grifoni, il Perugia dovrà cercare di espugnare il “Neri”, cogliendo la seconda vittoria esterna del torneo. Sarebbe ora!

Danilo Tedeschini