Rossi, SLO del Grifo: “Alleggerire certe norme senza rinunciare alla sicurezza”

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Rossi, SLO del Grifo:
foto: acperugiacalcio.com

Rossi, SLO del Grifo: “Alleggerire certe norme senza rinunciare alla sicurezza”. Il delegato del Perugia Calcio ai rapporti con la tifoseria analizza il suo ruolo e i suoi compiti

 

Viaggio nel “microcosmo” di un club di calcio. In questa sezione possiamo collocare l’intervista a Massimiliano Rossi, SLO del Perugia Calcio.

Ma cos’è lo SLO? È sostanzialmente il delegato ai rapporti con la tifoseria (dall’inglese “Supporter Liaison Officer”).

Si tratta di una figura professionale ufficialmente prevista come adempimento e requisito per l’iscrizione  dalle Linee Guida UEFA e riconosciuta dalla Federcalcio italiana, ma nata solo in tempi moderni.

Lo SLO, in via generale, cura e sviluppa i rapporti tra tifosi e club. Una figura strategica anche per la comunicazione tra queste componenti e le forze dell’ordine in materia di sicurezza.

“Anche se era un lavoro che non conoscevo – ammette Rossi – accettai di buon grado. Il giorno delle partite, lavoro da mattina a sera. Mi occupo anche dell’organizzazione degli eventi. Poi partecipo a tutte le trasferte, che sono la parte più complessa della mia attività, perché dobbiamo capire l’organizzazione logistica e le modalità operative della società di turno e prendere contatti con la questura locale, e ogni città ha le sue peculiarità”.

In questo periodo di quarantena rimane comunque in contatto costante con tutti i referenti dei vari gruppi del tifo organizzato. È il suo compito, quello che durante la stagione normale lo rende sempre disponibile a recepire le loro istanze e a filtrarle…

“…che si tratti di autorizzare uno striscione o una coreografia o che si tratti di partecipare in questura al Gos (Gruppo operativo per la sicurezza, ndr) per rappresentare le istanze dei tifosi”.

Gli SLO della serie B sono in costante contatto fra loro.

“Abbiamo una chat nella quale ci confrontiamo sui vari problemi. In generale, l’analisi della situazione che si fa a livello degli SLO, è che i tifosi reputano ci siano norme troppo rigide per garantire la sicurezza e che  qualcosa dovrebbe  essere fatto per alleggerirle, pur senza rinunciare a nessuna garanzia di sicurezza”.

Massimiliano non ha dubbi che la direzione giusta sia quella “inglese”,  verso gli “stadi senza barriere, con la massima responsabilizzazione di tutte le componenti”. Questo richiede un periodo di transizione nel quale occorrerà “maggiore flessibilità di valutazione” verso comportamenti in sé non gravi ma comunque, alla lettera, passibili di sanzioni, come per esempio il non occupare il proprio posto.

“La tifoseria perugina è nella sostanza corretta e problemi di rapporti che altrove si riscontrano, qui non ne ho trovati”.

I tifosi biancorossi in questo periodo di emergenza si stanno distinguendo per encomiabili iniziative sociali, nelle quali sono sempre stati attivi, anche in passato.

“Io tengo i rapporti con loro anche su queste iniziative meritevoli. Purtroppo i tempi senza pubblico sugli spalti si prevedono lunghi e, come ha dimostrato la partita con la Salernitana, senza tifosi l’evento perde tutto il suo senso”.

Il ruolo di Massimiliano Rossi, per la sua delicatezza, non può che essere svolto in raccordo stretto e fiduciario con il Presidente Santopadre.

“Ho ottimi rapporti con lui, mi dimostra fiducia. Mi lascia un certo margine di valutazione nel mio campo. Santopadre è un presidente che tra i primi valorizzato la figura dello SLO, comprendendo l’importanza di promuovere i rapporti con i tifosi, risorsa fondamentale per la società”.

Massimiliano ha anche ottimi rapporti con tutti i giocatori.

“Li vedo tutti i giorni, sono amici. Per questo sul piano tecnico non mi esprimo mai su di loro, perché non sarei lucido nel giudicarli. Il gruppo è valido, ma la ripresa è un’incognita, per il Perugia come per tutte le squadre, perché bisogna verificare in che situazione fisica e psicologica si arriverà alla ripresa”.

Si ringrazia per la preziosa collaborazione Tifogrifo.com