Santopadre ai quotidiani: “Basta con il Grifo da salotto”

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Breda meritava rispetto, senza programmazione si spera nella Dea Bendata. Non convincono le modalità dell'esonero del trevigiano, Nesta a Perugia solo per ragioni tecniche. Nessun investitore estero all'orizzonte
 

E’ un fiume in piena Massimiliano Santopadre. Ce lo raccontano così le pagine dei quotidiani umbri, che nella giornata di mercoledì 21 settembre hanno avuto il “privilegio” di ascoltare lo sfogo del Presidente del Perugia, visibilmente amareggiato per la sconfitta di Chiavari e più in generale per un avvio avaro di punti.

Troppi complimenti, alla fine si fa la fine di quelli bellini ma… tonti – tuona mister Frankie Garage – . Perché questo siamo stati a Chiavari. Il nostro allenatore ha grandi qualità ma occorre dimenticare il percorso fatto con Gubbio, Torres e Maceratese, importante per carità, ma bisogna avere la percezione che la musica è un’altra in B. Dobbiamo svegliarci perché se qualcuno non se ne fosse accorto siamo penultimi. Lo ripeto, troppe lodi ci hanno fuorviato e senza punti sono tutte prese per il …. e infatti a Roma mi prendono in giro.

Le scelte di Chiavari? Non le ho capite, sono state azzardate. Ma si può sbagliare una volta, errare è umano. Ma non sono solo le scelte di Chiavari, è un po’ tutto il percorso. Infatti abbiamo perso anche quando non l’abbiamo cambiata la formazione. Certo che sei giocatori diversi, alcuni all’esordio, sono tanti. Potevano bastare tre. 

Gli avversari vanno affrontati con grinta, ferocia. Non possiamo essere solo quelli bellini. I moduli poi non contano nulla, a me piace una squadra capace di fare la partita, con la giusta cattiveria e determinazione nelle due aree di rigore. Perché non facciamo gol, nonostante quest’anno le occasioni ci siano per davvero non come raccontava Bisoli. E quattro gol su cinque al passivo su palla da fermo sono troppi. In serie B serve grinta, forza nelle gambe, corsa, abnegazione e umiltà. Ripeto,il progetto va bene,ma serve un’altra testa. Basta con il Grifo da salotto.

Bucchi in discussione? Assolutamente no. Sono dispiaciuto peri pochi punti, ma finalmente vado allo stadio fiducioso che vedrò la mia squadra giocare a calcio.

Le colpe dei giocatori? Se dentro l’area di rigore si perdono le marcature occorre che anchei giocatori resettino mentalmente. Bisogna giocare per la maglia, ce lo deve insegnare il Pisa che seppur con pochi giocatori e una situazione difficile del club si dimostrano attaccati alla professione e alla maglia. Il Curi deve diventare il nostro fortino, nell’ ultimo anno e mezzo vincono tutti. Mi sono stufato”.

Spero chela squadra abbia capito il messaggio, quella contro la Spal deve essere la nostra partita. Voglio piantare la bandiera biancorossa al centro del nostro campo.

(fonte dichiarazioni: articolo Corriere dell’Umbria del 22 settembre 2016 a firma Nicola Uras)