Santopadre: “Ho cercato di tutelare i tifosi del Grifo”

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Il calcio italiano non ha fatto una bella figura, di fronte al rinvio della gara Ascoli – Perugia e della sua disputa a porte chiuse. Ore convulse, quella delle giornata di venerdì, dove emergono alcune ricostruzioni, rispetto alle posizioni dei diversi soggetti in causa. All’indomani della “strana decisione”, a parlare è il Presidente del Perugia, Massimiliano Santopadre, che attraverso il sito ufficiale della società precisa rispetto a quanto riportato da alcuni organi di stampa.

A fronte di quanto scritto dalla Gazzetta dello Sport e dal sito on line Ascoli News, ci tengo a precisare alcuni passaggi e decisioni prese da parte del sottoscritto in merito alla vicenda del rinvio della gara di campionato Perugia-Ascoli e soprattutto ad esortare a chi scrive che, prima di farlo, bisogna essere a conoscenza dei fatti altrimenti si rischia di divulgare false informazioni:

1. La Lega B era assolutamente contraria all’inversione di campo e non ha mai proposto questa ipotesi quando invece è stato il sottoscritto a palesare l’idea dell’inversione a condizione che anche la partita di ritorno di giocasse allo stadio Renato Curi nel rispetto degli impegni di campionato.

2. Il Perugia, come l’Ascoli, ha sempre dato massima disponibilità a giocare la partita in qualsiasi campo d’Italia. In virtù di questo non accetto false ipocrisie e frasi teoriche sulla solidarietà in quanto anche noi siamo stati colpiti dal sisma e in prima persona, con la mia azienda di abbigliamento e il Perugia Calcio, ho cercato in tutti i modi essere d’aiuto a queste popolazioni.

3. L’unica cosa alla quale mi sono fermamente opposto, era la decisione di dare l’agibilità dello stadio Del Duca ai soli tifosi ascolani escludendo invece i tifosi del Perugia.

4. Sono rammaricato di quanto sta accadendo perché passare da vittima a carnefice a causa di alcune persone che non sanno nemmeno di cosa stanno parlando mi fa veramente molto male.

Da Presidente del Perugia, la mia più grande responsabilità è quella di difendere i nostri tifosi quando questi sono vittime di ingiustizia. Detto questo ci tengo altresì a precisare, visto che parliamo di due regioni colpite dal sisma, di abbassare i toni e di giocare al meglio la partita di domani. Che vinca il migliore.