Santopadre: “Grifo, voglio più coraggio”

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Breda meritava rispetto, senza programmazione si spera nella Dea Bendata. Non convincono le modalità dell'esonero del trevigiano, Nesta a Perugia solo per ragioni tecniche. Nessun investitore estero all'orizzonte
 

Massimiliano Santopadre non ha digerito il 2-2 interno contro il Pisa. A distanza di poche ore dal pareggio interno contro la squadra di Gattuso, il Presidente del Perugia si è lasciato ha espresso il suo pensiero nel consueto ed esclusivo appuntamento con la carta stampata perugina.

“La mia squadra e il mio allenatore, fino a quando sarò presidente, devono intraprendere un percorso coraggioso. Per intenderci Bisoli non è stato confermato proprio per mancanza di coraggio e a maggior ragione non mi voglio ritrovare anche quest’anno con una squadra priva di coraggio. Il Pisa? Purtroppo nel calcio ci sono dei tabù, delle squadre che diventano più complicate da affrontare. E per noi è il Pisa quando viene al Curi. Sembrava scritto dopo il gol di Di Tacchio che potesse finire così. Infatti dovevamo cercare il 3-1, interpretare tutto il primo tempo con gli iniziali dieci minuti, dovevamo asfaltarli, tramortirli, sfondarli.Non dargli alcuna possibilità di rialzare la testa.Mi aspettavo una reazione dopo il 2-1 ed invece la squadra è andata in gestione svegliandosi dopo il 2-2 quando in pochi minuti abbiamo avuto tre occasioni. E allora mi dico, ma noi chi siamo? Quelli dei dieci minuti iniziali, quelli della fine o quelli della parte centrale della gara. Basta crisi d’identità. Io voglio andare in Serie A ed invece stiamo buttando il campionato. Ai ragazzi ho detto che siamo la squadra più forte, meglio della Spal, del Frosinone e del Verona. Ma bisogna esserne convinti altrimenti continuiamo a stare in una situazione di playoff precaria. Non voglio una stagione di rimpianti, i playoff li vincono chi arriva terzo o quarto. Non chi ci arriva da ottavo. Per questo voglio una squadra che dia tutto per arrivare il più in alto possibile. Ci sono ancora otto partite e voglio vedere una mentalità coraggiosa. Mi sono stufato, le squadre che arrivano al Curi sono tutte forti ma dove sono i punti di differenza in classifica? Quando si affrontano le piccole o comunque le squadre indietro in classifica occorre la mentalità della Juve che queste partite non le sbaglia mai. Non è possibile pareggiare con questo Pisa. La serie B non puoi gestirla, per vincere devi schiacciare sull’acceleratore sempre finché c’è birra in corpo. Non ci siamo resi conto che abbiamo buttato via una vittoria per gestire la partita. Non cerco colpevoli, ma pretendo da tutti i componenti della rosa e dello staff coraggio. Sempre”.

(fonte dichiarazioni Corriere dell’Umbria a firma Nicola Uras)