Spezia in Paradiso di prepotenza, applausi anche per Cosenza e Trapani

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Spezia in Paradiso di prepotenza, applausi anche per Cosenza e Trapani. Terzo posto meritato per i liguri, mentre i lupi della Sila centrano una salvezza pazzesca. Per Castori e i suoi ragazzi non è detta l'ultima

Spezia in Paradiso di prepotenza, applausi anche per Cosenza e Trapani. Terzo posto meritato per i liguri, mentre i lupi della Sila centrano una salvezza pazzesca. Per Castori e i suoi ragazzi non è detta l’ultima

 

Paradiso

10 – Spezia

Lo Spezia vince di prepotenza a Salerno e conquista meritatamente il terzo posto in classifica a quota sessantuno, che, sulla carta, le regala il ruolo di favorita degli imminenti playoff, a coronamento di un gran bel campionato della squadra di mister Vincenzo Italiano che, senza quella falsa partenza nelle prime sette gare del torneo, dove ha conquistato soltanto quattro punti, avrebbe anche potuto ottenere la promozione diretta. Grande squadra e ottimo allenatore!

9 – Benevento, Cittadella ed Empoli

Il Benevento compie fino in fondo il suo dovere andando a rompere le uova nel paniere ad un Ascoli assetato di punti e che, solo al fischio finale, grazie al gol di Garritano a Verona, puo’ comunque festeggiare la salvezza. Un’ottima conclusione di un campionato strepitoso, dominato in lungo e in largo dalla formazione di Pippo Inzaghi, che lascia meritatamente la cadetteria con il suo primo posto a quota ottantasei, per andare a giocarsi le sue sue “chanches”, tra un mese e mezzo, in Serie A. Un grande in bocca al lupo ai sanniti.

Il Cittadella passa in rimonta a Chiavari sull’Entella e si conferma quinta forza del campionato chiudendo il torneo con i suoi cinquantotto punti e nel preliminare incontrerà al “Tombolato” il Frosinone. Mister Venturato e la società veneta anche quest’anno hanno compiuto l’ennesimo miracolo sportivo.

La scontata vittoria di Livorno permette all’Empoli, per il rotto della cuffia, di ritornare nella griglia playoff, agganciando il settimo posto in virtù della migliore classifica avulsa nei confronti di Frosinone e Pisa, che concludono anche loro a quota cinquantaquattro. La squadra di mister Marino potrebbe rivelarsi la vera mina vagante dei playoff.

8 – Cosenza e Trapani

Il Cosenza ha compiuto il miracolo. Con l’ennesima vittoria, stavolta per tre a uno nel confronto diretto del “Marulla” contro la Juve Stabia, la squadra silana conquista, al momento, la salvezza diretta, in attesa del ricorso del Trapani che sarà discusso giovedì. Nel caso di totale accoglimento del ricorso, con i due punti ridati ai siciliani, il Cosenza, che chiude al momento al sestultimo posto, a causa dei peggiori scontri diretti nei confronti dell’Ascoli, con cui condivide quota quarantasei, sarebbe, infatti, costretto a disputare il playout col vantaggio contro il Perugia. Artefice di questa grande rimonta è stato il giovane tecnico, cosentino di Cetraro, Roberto Occhiuzzi. Complimenti!

Il Trapani di Castori, anch’esso autore di una straordinaria rimonta, nonostante l’ennesimo successo, stavolta sul già promossso Crotone al “Provinciale”, chiude, invece, al terzultimo posto con quarantaquattro punti e sarebbe, al momento, retrocesso in Serie C a causa dei due punti di penalizzazione, sulla cui restituzione, totale o parziale, nel dibattimento del ricorso di giovedì da parte del Collegio di Garanzia del Coni, si basano le residue speranze dei siciliani. In caso di accoglimento totale, infatti, il Trapani si salverebbe direttamente. Se gli fosse, invece, restituito un solo punto, la squadra di Mister Castori, l’artefice di questa rimonta, giocherebbe il playout col Perugia, mentre, in caso di mancato accoglimento del ricorso, retrocederebbe in Serie C.

7 – Venezia e Chievo

Obiettivi brillantemente raggiunti per le due squadre venete. Il Venezia impartisce una severa lezione al Perugia nello scontro diretto del “Penzo”, condannando i grifoni al playout e raggiungendo l’agognata salvezza con il più che soddisfacente undicesimo posto finale a quota cinquanta. Complimenti a mister Alessio Dionisi, uno dei giovani tecnici più interessanti della B!

Il Chievo, dal canto suo, grazie alla rete di Garritano a due minuti dal termine del tiratissimo match del “Bentegodi” con il Pescara, conquista tre punti fondamentali, che permettono alla formazione di mister Aglietti di salire al sesto posto a quota cinquantasei e di poter giocar il preliminare in casa contro l’Empoli.

Purgatorio

6 – Pordenone, Frosinone e Pisa

Il Pordenone impatta due a due a Cremona e perde l’occasione per chiudere al terzo posto “accontentandosi” del quarto, determinato a sua volta dai migliori scontri diretti nei confronti del Cittadella, con cui condivide quota cinquantotto. Anche senza la ciliegina sulla torta del terzo posto il campionato della matricola friulana resta da incorniciare e adesso il Pordenone attende di disputare la semifinale dei playoff, col vantaggio della classifica, contro la qualificata del preliminare tra Cittadella e Frosinone.

I ciociari, dal canto loro, impattano con il Pisa, solo grazie ad un rigore trasformato da Ciano ad una manciata di minuti dalla fine, nel delicatissimo scontro diretto dello “Stirpe”, guadagnandosi il preliminare proprio con l’ultimo posto a disposizione, l’ottavo, conquistato grazie ai migliori scontri diretti nei confronti dei toscani, che hanno chiuso, insieme anche al Chievo, a pari cinquantaquattro col Pisa. Proprio per la qualificazione ottenuta in extremis e che permetterà alla formazione di mister Nesta di giocare il preliminare a Cittadella, abbiamo premiato i ciociari con la sufficienza nonostante il pari interno.

Non ce l’hanno fatta, invece, i nerazzurri toscani nonostante il pari e la gagliarda prova offerta allo “Stirpe” contro il Frosinone, ma il nono posto finale, che li esclude dal preliminare solo a causa della peggiore classifica avulsa con Chievo e Frosinone a quota cinquantaquattro, è, comunque, tanta roba per la matricola toscana di mister D’Angelo, un altro dei tecnici messisi in evidenza quest’anno in Serie B!

5 – Cremonese

La Cremonese, salvatasi matematicamente la precedente giornata, conclude il suo poco brillante torneo al dodicesimo posto a quota quarantotto, pareggiando in casa col Pordenone. La salvezza conquistata, un risultato molto deludente rispetto agli obiettivi iniziali, è comunque merito del tecnico Bisoli, subentrato a Rastelli con i grigiorossi in zona retrocessione, che ha inanellato una serie di risultati positivi, soprattutto in trasferta, che hanno consentito ai grigiorossi di raggiungere la salvezza.

Inferno

4 – Crotone

Gli squali concludono il loro trionfale campionato con un’ininfluente battuta d’arresto, rimediata sul campo dello scatenato Trapani. La sconfitta, anche se si poteva evitare, non offusca il grande campionato della formazione di mister Stroppa, che conquista meritatamente la promozione in Serie A. Doppia soddisfazione per il suo centravanti Simy, che vince meritatamente la classifica cannonieri della Serie B grazie ai venti gol realizzati.

3 – Entella e Ascoli

Sconfitta interna indolore contro il Cittadella per l’Entella, che aveva già conquistato la matematica salvezza nel precedente turno. I liguri, prima in svantaggio e poi in vantaggio due a uno, si fanno colpevolmente rimontare nel finale dalla formazione di mister Venturato e, con la sconfitta, chiudono al tredicesimo posto a quota quarantotto.

Pesante sconfitta interna per due a quattro dell’Ascoli contro il Benevento. La battuta d’arresto poteva costare carisssima alla formazione marchigiana che, però, conquista comunque la salvezza in zona Cesarini quando a Verona Garritano segna il gol della vittoria contro il Pescara. Va dato merito a mister Dionigi, il quarto e ultimo tecnico dell’Ascoli in questa stagione tutta da dimenticare, di aver completamente trasformato la squadra nelle ultime gare disputate sotto la sua guida tecnica, portando la malmessa imbarcazione ascolana, anche con un pizzico di fortuna, nel porto tranquillo della salvezza, con il quattordicesimo posto determinato dai migliori scontri diretti col Cosenza, con cui condivide quota quarantasei.

2 – Pescara e Salernitana

A due minuti dalla fine tramonta il sogno salvezza diretta per il Pescara, che a causa del gol di Garritano perde di misura al “Bentegodi”. Adesso la squadra abruzzese, che ha chiuso al quartultimo posto, determinato dai peggiori scontri diretti col Perugia, con cui condivide quota quarantacinque, dovrà giocare il playout proprio contro gli umbri, sempre che non venga accolto, anche parzialmente, il reclamo del Trapani perchè, in quel caso, la formazione di mister Sottil retrocederebbe direttamente in Serie C per gli scontri diretti o per la classifica avulsa

1 – Juve Stabia e Perugia

Tramontano al “Marulla” di Cosenza i sogni salvezza della Juve Stabia, battuta chiaramente per tre a uno dagli scatenati padroni di casa. Alla squadra di Mister Caserta è stata fatale la ripresa dopo il lockdown, alla luce dei soli cinque punti conquistati nelle dieci gare disputate, che l’hanno fatta precipitare dal tredicesimo al penultimo posto a quota quarantuno. La strage estiva delle vespe!

Il Perugia ancora peggiore di quello che aveva perso in casa quattro giorni prima col Trapani, viene travolto dal “Venezia” al Penzo senza opporre la benchè minima opposizione. La meritatissima sconfitta condanna i grifoni, quintultimi a quota quarantacinque grazie ai migliori scontri diretti col Pescara, al playout, ma solo giovedì, quando verrà discusso il reclamo del Trapani sapremo se l’avversario sarà il Pescara, com’è al momento, il Trapani o il Cosenza e, soprattutto, sapremo in giornata se in panchina ci sarà ancora Oddo o se Santopadre giocherà la carta disperata dell’ennesimo cambio tecnico, con le voci che parlano di Stefano Colantuono o Walter Novellino, oltre ad un poco probabile ritorno di Serse Cosmi, esonerato solo tre turni prima.

0 – Aldo Spinelli

Un campionato disastroso, quello del Livorno, concluso all’ultimo posto con soli ventuno punti dopo l’ennesima sconfitta, stavolta al “Picchi” nel derby contro l’Empoli. Un torneo mortificante quello disputato dalla formazione labronica, con ben quattro cambi dei tre tecnici, Breda, Tramezzani, ancora Breda e infine Filippini, alternatisi invano sulla panchina amaranto. E chi, se non il presidente Aldo Spinelli, è il responsabile principale di questo vero e proprio scempio, completato col clamoroso svincolo da parte della società, al 30 Giugno, con ancora sette partite da disputare, di ben dieci elementi, per lo più titolari della rosa del Livorno e le ventilate ma sempre mancate cessioni della società?

Dan.Te.