Stellone rianima la Reggina, Caserta in difficoltà e all’Inferno

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Gli amaranto centrano il secondo successo consecutivo a Ferrara, mentre il Benevento dell'ex tecnico del Grifo capitola per mano dell'Ascoli 

Gli amaranto centrano il secondo successo consecutivo a Ferrara, mentre il Benevento capitola per mano dell’Ascoli. A Cittadella ultima chiamata per l’ex tecnico del Grifo?

 

Paradiso

10 – Roberto Stellone

La Reggina sbanca Ferrara battendo meritatamente tre a uno al “Mazza” la Spal e Roberto Stellone, al suo secondo successo consecutivo nelle tre gare sulla panchina amaranto, ha di che essere soddisfatto. La vittoria assume ancora più valore perchè arrivata in rimonta, segno che la squadra ha di nuovo tirato fuori quel carattere per tanto, troppo tempo rimasto nel cassetto. I sei punti conquistati in tre giorni fanno repentinamente risalire in classifica la Reggina, adesso saldamente dodicesima con ventinove punti. Bravo Stellone!

9 – Ascoli e Como

Nella giornata che fa registrare ben sette vittorie in trasferta spiccano gli inaspettati, ma meritati blitz esterni su due campi difficili dell’Ascoli, vittorioso due a zero a Benevento e del Como che supera due a uno il Frosinone allo “Stirpe”. Le due vittorie consentono, all’Ascoli di rimanere ad una sola lunghezza dalla zona nobile con il suo nono posto a quota trentasei e al Como di confermarsi saldamente a centroclassifica con il suo undicesimo posto a quota trentuno.

8 – Perugia, Monza, Brescia e Cittadella

Importanti vittorie in trasferta di misura anche per il Perugia, due a uno sul Cosenza, e, tutte per uno a zero, per il Monza a Terni, per il Brescia a Crotone e per il Cittadella a Pordenone.

Il Perugia coglie il suo terzo successo consecutivo e aggancia in classifica Frosinone e Benevento, che condividono con i grifoni quota trentasette, anche se la peggiore differenza reti lascia al momento  i grifoni ancora all’ottavo posto, nonostante il vantaggio negli scontri diretti con i ciociari ma la classifica avulsa avrà valore solo quando saranno disputati tutti gli scontri diretti.

Il Monza consolida il suo quinto posto a quota quarantuno, a due sole lunghezze dalla zona promozione diretta dove torna, invece, il Brescia, relegato al terzo posto solo dalla peggiore differenza reti rispetto al Lecce, con cui condivide quota quarantatré.

Il Cittadella, infine, rimane vicino al treno dei playoff, due lunghezze, confermando il suo decimo posto, ma adesso a quota trentacinque ma per continuare a credere nel preliminare deve assolutamente migliorare il suo andamento casalingo.

7 – Cremonese

Altra convincente prestazione della Cremonese che batte tre a uno il Parma allo “Zini” e vola solitaria in testa alla classifica con i suoi quarantaquattro punti. La squadra di mister Pecchia, oltre che per i risultati, si fa apprezzare anche per il gioco, probabilmente il migliore dell’intera cadetteria.

Purgatorio                                                                                                    

6 – Alessandria e Vicenza 

Bella prestazione casalinga dell’Alessandria contro l’ex capolista Lecce. I grigi, in vantaggio con Di Gennaro nel primo tempo, si vedono, però, raggiungere da Coda a pochi minuti dalla fine. Il meritatissimo pareggio consente, comunque, ai grigi di lasciare la zona playout e salire al sestultimo posto, in virtù della migliore differenza reti nei confronti della Spal, anch’essa a quota ventitré.

Incredibile Vicenza. La squadra coglie un buon pari sul campo del forte Pisa ma il rammarico è tanto perchè i lanieri erano andati ben presto in vantaggio per due a zero. Nonostante la buona prestazione, la rimonta pisana costa la panchina a mister Brocchi, esonerato al termine della gara, visto che il Vicenza è sempre penultimo anche se a quota tredici. Al suo posto ingaggiato mister Davide Dionigi.

5 – Pisa e Lecce

Deludenti pareggi in rimonta per il Pisa, fermato sul due a due in casa dal  modesto Vicenza dopo essere andato sotto due a zero e per il Lecce, che solo nel finale riesce a portare via un punto dal “Moccagatta” di Alessandria. Pisa che continua a scivolare in classifica, adesso è quarto con  quarantadue punti, mentre l’ennesimo pari del Lecce fa perdere il primato ai salentini.

Inferno          

4 – Parma   

Niente da fare per il Parma al cospetto della nuova capolista Cremonese, che batte con un chiaro tre a uno, allo “Zini”, i ducali. Risultato un po’ troppo pesante per la squadra di mister Iachini ma la sconfitta ci sta tutta e mette probabilmente la parola fine alle speranze di promozione della formazione biancoscudata, precipitata a ben nove lunghezze dalla zona preliminare con i suoi ventotto punti e la sua tredicesima posizione, determinata, tra l’altro, solo dalla migliore differenza reti rispetto alla coinquilina Ternana.

3 – Ternana e Pordenone

Immeritata sconfitta casalinga della Ternana contro il Monza, determinata da un rigore dubbio. La squadra di mister Lucarelli recrimina anche per alcune occasioni sciupate e, come il Parma, dopo questo passo falso, deve molto probabilmente riporre nel cassetto le ambizioni di poter disputare gli spareggi promozione e cominciare a guardarsi alle spalle.

Sconfitta casalinga per uno a zero del Pordenone contro il Cittadella. Dopo questo ennesimo passo falso si materializza concretamente la retrocessione in Serie C per la formazione friulana, sempre più ultima con i suoi dodici punti, a distanza siderale dalla salvezza diretta, undici lunghezze e a sette dal playout, ammesso che si disputi.

2 – Cosenza e Crotone

Altra sconfitta interna per le due squadre calabresi, uno a due contro il Perugia per i silani e zero a uno contro il Brescia  per  i pitagorici. La reazione finale avuta dopo avere accorciato le distanze non basta al Cosenza per pareggiare e non è sufficiente a mister Occhiuzzi, esonerato, per salvare la sua panchina, visto che il Cosenza è sempre più quartultimo con solo diciannove punti, a quattro lunghezze, limite massimo per la disputa del playout, dalla Spal, quintultima. In giornata si conoscerà il nome del nuovo allenatore.

Terzultimo posto confermato, ma a quota quattordici, invece, per il Crotone, sempre lontanissimo, nove lunghezze, dalla zona salvezza e a ben cinque dall’ipotetico playout. Per la formazione di mister Modesto è sempre più dura.

1 – Spal e Frosinone

Tonfo casalingo della Spal, uno a tre contro il Frosinone, che fa pericolosamente scivolare la squadra ferrarese in zona playout. Mister Venturato è ancora a digiuno di vittorie e, dopo tre pari consecutivi, è arrivata la sconfitta a peggiorare una situazione senpre più delicata con la sua squadra scivolata in zona playout.

Incredibile sconfitta del Frosinone che soccombe due a uno col Como allo “Stirpe”. Dopo il pesante tre a zero subito a Perugia sabato scorso, questo secondo passo falso consecutivo fa suonare un campanello d’allarme in casa Frosinone, comunque sempre posizionato all’interno della zona nobile.

0 – Fabio Caserta 

Bruttissimo passo falso del Benevento, che perde due zero contro l’Ascoli al “Vigorito”.  La squadra giallorossa, mai decisamente in partita, subisce l’uno-due ascolano nella ripresa. Sul banco degli imputati finisce il tecnico Fabio Caserta, sia per il modesto “score” delle ultime cinque gare, tre in casa, con i solo tre punti conquistati frutto di altrettanti pareggi, sia per le sostituzioni sbagliate effettuate ieri nella ripresa. La classifica peggiora di giornata in giornata, anche se le streghe rimangono ancora, se pur per una sola lunghezza, dentro la zona preliminare. Anche l’allontanamento deciso dalla società del capocannoniere della B, Lapadula, coinciso con il periodo nero del Benevento, pesa enormemente. Per mister Caserta potrebbe risultare decisiva la prossima gara di Cittadella. Sveglia!

Dan.Te.