Stroppa ancora al top, Frosinone all’Inferno

385
Il Monza continua a macinare punti importanti e si avvicina alla vetta, i ciociari cadono in casa del modesto Crotone. Grifo in Purgatorio 

Il Monza continua a macinare punti importanti e si avvicina alla vetta, i ciociari cadono in casa del modesto Crotone. Grifo in Purgatorio

 

Paradiso

10 – Giovanni Stroppa

Il Monza espugna alla grande il “Moccagatta”, infliggendo un rotondo tre a zero all’Alessandria. Il terzo successo consecutivo, secondo in trasferta, rilancia nelle primissime posizioni la formazione brianzola, adesso al quarto posto con i suoi cinquantaquattro punti. E il tecnico Giovannino Stroppa, allievo prediletto del maestro Zeman, è giustamente sugli scudi, visto che la sua squadra, oltre ai tanti punti conquistati, pratica anche un buon calcio. Sempre propositivo!

9 – Parma

Colpaccio esterno del Parma, che supera di misura per uno a zero il Vicenza, al “Menti”, al termine di una gara molto combattuta. Un piccolo segnale di speranza per  la formazione di mister Iachini, che aggancia Ternana e Como al dodicesimo posto con trentotto punti, superando nell’ordine entrambi per la migliore differenza reti, anche se la zona playoff rimane distante ben dieci lunghezze.

8 – Ascoli e Crotone

Capolavoro dell’Ascoli, che batte due a zero il Pisa, arrivato al “Del Duca” da capolista. La squadra di mister Sottil vince la gara nel primo tempo grazie alla bella doppietta di Dionisi, per poi controllare bene la reazione dei pisani. Ascoli che sale al settimo posto con i suoi quarantanove punti.

Il Crotone è vivo e lotta insieme a noi!” No, stavolta non è un coro funebre ma un coro di speranza, dopo il chiaro, insperato successo per due a zero degli squali sul Frosinone all’”Ezio Scida”. Mister Modesto può finalmente sorridere grazie alle reti, una per tempo, di Maric su rigore e di Golemic. Crotone che torna, quindi, a sperare nel playout, distante adesso cinque lunghezze dal suo penultimo posto a quota diciannove.

7 – Benevento e Cremonese

Vale come una vittoria il punto conquistato dal Benevento a Brescia nel big-match del ventinovesimo turno ed ecco spiegata la presenza in Paradiso. La squadra di mister Caserta, rimasta in dieci per il “rosso” a Tello, autore del gol del primo pareggio sannita ad inizio ripresa, nella quale perde anche per infortunio Glik, perno della difesa giallorossa, ha la forza di pareggiare per la seconda volta con Forte e porta via un sudatissimo, quanto meritatissimo, pari dal “Rigamonti”, che conferma la squadra di mister Caserta al sesto posto, adesso con cinquantuno punti, ma sempre con la gara di Cosenza da dover recuperare.

La Cremonese, pur sudando le proverbiali sette camicie, supera due a uno in rimonta il fanalino di coda Pordenone allo “Zini” e si riporta al comando solitario della classifica a quota cinquantasei. I grigiorossi reagiscono bene al sorprendente vantaggio dei friulani di Cambiaghi ad inizio ripresa e,  grazie ad una provvidenziale, quanto spettacolare doppietta del gioiellino Zanimacchia, fanno loro la gara.

Purgatorio

6 – Ternana, Reggina, Cosenza e Spal   

La Ternana torna da Como con un meritato pari per uno a uno. Gli ultimi due risultati avvicinano sensibilmente le fere alla salvezza anche se rimane in loro il rammarico per quello che poteva essere, preliminare, e che molto difficilmente, salvo miracoli, sarà.

Buon pari della Reggina che impatta zero a zero al “Tombolato” contro il Cittadella. Il punto è molto importante per tornare a muovere la classifica dopo il passo falso interno contro il Perugia. La squadra di mister Stellone rimane all’undicesimo posto, ma adesso con quaranta punti, quota che quest’anno dovrebbe garantire la salvezza.

Il Cosenza sfiora la grande impresa contro il Lecce al “Marulla”. I silani sfoderano un gran secondo tempo nel quale rimontano meritatamente lo svantaggio della prima frazione ma, quando stanno ormai per esultare per la prestigiosa vittoria, arriva la doccia fredda del gol del pari salentino al settimo minuto di recupero. Cosenza sempre quartultimo ma, adesso, con ventiquattro punti.

Un’indomita, rimaneggiatissima Spal coglie il pareggio al “Curi” contro il Perugia all’ultimo giro di lancette, dopo aver sofferto e rischiato tanto, ridotta com’era in inferiorità numerica per l’espulsione di Colombo sul finire della prima frazione. La rete di Latte Lath consolida la sestultima posizione della squadra di mister Venturato che aumenta a sette, le lunghezze di vantaggio sulla zona bollente.

5 – Lecce, Como, Brescia, Cittadella e Perugia   

Un Lecce molto fortunato, dopo Alessandria e Perugia rimedia ancora una volta nel finale un immeritato punto, a Cosenza addirittura al settimo minuto di recupero. Il due a due colto da Blind non cancella la brutta prestazione nella ripresa della squadra salentina che, dopo un primo tempo chiuso in vantaggio e nel quale Coda si fa parare il rigore del possibile due a zero, sparisce dal campo nella ripresa, subendo le due reti avversarie e pareggiando immeritatamente all’ultimo tuffo. La squadra di mister Baroni, col tecnico toscano apparso in confusione dopo il terzo pari consecutivo, rimane seconda, ma solo grazie alla migliore differenza reti sul Pisa, che condivide col Lecce quota cinquantacinque punti.

Il Como non sa più vincere. Due sconfitte e quattro pareggi nelle ultime sei gare, con quello per uno a uno dell’altra sera con la Ternana al “Sinigaglia”. La classifica fortunatamente rimane discreta, con i lariani ormai quasi salvi, anche se sempre più lontani dalla zona preliminare.

Altro pari interno per il Brescia, che impatta due a due al “Rigamonti” lo scontro diretto col Benevento. Nonostante sia passata per due volte in vantaggio, la squadra di mister Inzaghi si fa raggiungere entrambe le volte, la seconda addirittura in superiorità numerica. Brescia, adesso, quinto a quota cinquantatré ma che rischia addirittura di scivolare in sesta posizione se il Benevento dovesse vincere il recupero.

Deludente zero a zero del Cittadella contro la Reggina al “Tombolato” La formazione di mister Gorini, se pur rimaneggiata, non riesce a sfondare l’attenta difesa calabrese, con la Reggina che va, addirittura, vicina al vantaggio in un paio di circostanze. Cittadella decimo a quota quarantaquattro, a ben quattro lunghezze dalla zona preliminare.

Continua il deludente comportamento casalingo del Perugia che, ormai con il successo in tasca, si fa colpevolmente raggiungere sull’uno a uno da una Spal in inferiorità numerica per quasi un’ora. La rete di Latte Lath riequilibra il vantaggio di Kouan, con il pari finale che impedisce momentaneamente ai grifoni di accedere alla zona nobile. Perugia sempre nono ma, adesso, con quarantasei punti.

Inferno          

4 – Pordenone   

Il Pordenone fa quello che può in casa della nuova capolista, va anche in vantaggio col solito Cambiaghi ad inizio ripresa, ma poi deve cedere alla forza della Cremonese che pareggia e vince la gara dello “Zini” nel finale. Pordenone ormai virtualmente retrocesso con il suo sempre più solitario ultimo posto a quota tredici.

3 – Pisa

Inaspettato, quanto meritato, tonfo del Pisa, che perde due a zero al “Del Duca” contro l’Ascoli. Primo tempo da dimenticare per i nerazzurri, chiuso con il doppio svantaggio, con la confusa reazione della ripresa che non porta risultati. Pisa che, dopo questa sconfitta, perde il primato in classifica.

2 – Frosinone

Serataccia per il Frosinone che cade vergognosamente all’“Ezio Scida”, al cospetto del Crotone,  penultimo in classifica. Il due a zero finale ci sta tutto e punisce giustamente la squadra di mister Grosso che, dopo questo inopinato passo falso, scivola all’ottavo posto, l’ultimo utile per il preliminare, con quarantotto punti.

1 – Vicenza

Nuova sconfitta, la terza nelle ultime quattro gare, stavolta per uno a zero al “Menti” contro il Parma, per il Vicenza di mister Brocchi, atteso, invece, al riscatto dopo il sonoro quattro a zero rimediato tre giorni prima a Monza. I lanieri, andati colpevolmente sotto per uno svarione difensivo sul gol di Tutino a metà primo tempo, non riescono a riequilibrare la gara e aggravano la loro terzultima posizione a quota ventuno, con il playout più lontano di una lunghezza, adesso sono tre i punti di distacco dal Cosenza e col Crotone, penultimo, che si avvicina a due lunghezze.

0 – Moreno Longo   

Il Monza travolge l’Alessandria al “Moccagatta”, tre a zero il finale, aprendo ufficialmente la crisi della formazione di mister Moreno Longo, cinque pareggi e altrettante sconfitte nelle ultime dieci gare, nelle quali ha ripetutamente fallito la possibilità di uscire dalla zona playout, dove staziona sempre al quintultimo posto con i suoi venticinque punti, con la sestultima lontana sette lunghezze e con le inseguitrici che si avvicinano pericolosamente. Mister Longo sale inevitabilmente sul banco degli imputati e un nuovo passo falso, sabato a Terni, potrebbe costargli la panchina, anche perchè dopo la gara del “Liberati” ci sarà la sosta di due settimane. Longo ad alto rischio!

Dan.Te.