Un Paradiso “grande, GROSSO e Frosinone”. Un altro presidente finisce all’Inferno

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La truppa ciociara del tecnico campione del mondo non si ferma più e vince anche ad Ascoli. Ci sono le responsabilità del numero uno Niederauer nella crisi del Venezia

 

Paradiso

10 – Fabio Grosso 

Il Frosinone non si ferma più. La sesta vittoria consecutiva dei gialloblu arriva nell’anticipo del “Del Duca” contro l’Ascoli, con Roberto Insigne, al suo primo gol col Frosinone, che griffa l’uno a zero finale nella ripresa, poco dopo l’espulsione dell’ascolano Collocolo. Mister Fabio Grosso è stato bravo a trovare l’alchimia giusta tra i tanti giovani e qualche giocatore più esperto e il Frosinone vola, consolidando il primo posto, adesso a quota trenta, con cinque lunghezze di vantaggio sulla seconda e, quel che più conta in chiave promozione diretta, ben sette lunghezze davanti alla terza. Metamorfosi positiva di un giovane allenatore!

9 – Reggina e Benevento

La Reggina batte in rimonta il Venezia al “Penzo” e consolida la sua seconda posizione salendo a quota venticinque. Dopo un primo tempo così, così, chiuso in svantaggio, la squadra di mister Inzaghi, nella ripresa, prima pareggia con Canotto e poi ribalta il risultato con la rete di Hernani.

Prima vittoria per mister Cannavaro! Al sesto tentativo, dopo tre pareggi e due sconfitte, il Benevento torna al successo espugnando in rimonta il “Mazza” di Ferrara, approfittando della superiorità numerica avuta per più di mezzora della ripresa. Le reti, in soli tre minuti a cavallo della mezzora della ripresa, di Capellini e La Gumina, ribaltano l’iniziale vantaggio spallino e regalano tre punti preziosi ai sanniti, che agganciano, insieme al Cosenza, il Modena, a cavallo tra il sestultimo e il quartultimo posto a quota quattordici.

8 – Parma

Continua l’altalena di risultati del Parma. Stavolta è il turno della vittoria, con il bel tre a uno rifilato al Cittadella al “Tardini” grazie alle reti di Del Prato nel primo tempo e di Camara e Benedyczac nella ripresa. La rete nel finale dei veneti non offusca minimamente la chiara e meritata vittoria della squadra di mister Pecchia, che sale al quarto posto, agganciando la Ternana a quota ventidue.

7 – Cosenza

Primo successo per mister Viali sulla panchina del Cosenza, che riscatta il pessimo esordio di Pisa, battendo tre a due al “Marulla” il Palermo, non senza trepidazione, visto il rigore parato da Marson all’ultimo minuto che salva la vittoria dei silani, importantissima per rimanere nel terzetto delle quartultime. Di Florenzi, in chiusura di primo tempo, Rigione e Larrivey nella ripresa, le reti del successo rossoblù.

Purgatorio  

6 – Sudtirol, Brescia, Perugia, Pisa e Como 

E’ una serie B all’insegna dei pareggi, cinque anche in questo turno, per cui il Purgatorio risulta ancora una volta affollato. Il primo pari lo coglie il sorprendente Sudtirol a Bari, non senza molti rimpianti visto che i bolzanini conducevano due a zero a pochi secondi dal termine del primo tempo grazie alle reti di Tait e Odogwu. A quel punto la reazione del Bari portava al due a due finale che lascia la squadra di mister Bisoli all’interno della virtuale griglia playoff con il settimo posto a quota venti, in condominio col Brescia.

Rondinelle che vanno ad impattare zero a zero sul difficile campo della Ternana nell’unico zero a zero della giornata, con le difese che hanno avuto la meglio sugli attacchi. Il punto consente al Brescia di rimanere all’interno della zona preliminare.

Il Perugia torna da Modena con un meritato pareggio per uno a uno, che, se da un lato certifica la buona partita disputata dai grifoni, dall’altro, complice i risultati delle concorrenti, appesantisce il distacco dalla zona playout di Di Carmine e compagni, autore del bel gol del vantaggio, salito adesso a ben sei lunghezze, sette se si considera l’attuale peggiore differenza reti con le tre quartultime, dall’ultimo posto dei grifoni con solo otto punti.

Altra bella prestazione del Pisa, che va a pareggiare a Cagliari per uno a uno, passando anche in vantaggio grazie al gol di Morutan ad inizio ripresa. Il punto permette alla squadra dell’imbattuto mister D’Angelo di agganciare Palermo, Spal e Cittadella all’undicesimo posto con quindici punti.

Il Como torna a far punti anche in trasferta andando a pareggiare uno a uno sul terreno del favoritissimo Genoa. E’ Cerri, nella ripresa, a pareggiare l’iniziale vantaggio genoano del primo tempo, anche se, per le vittorie delle concorrenti, il Como, nonostante il buon punto conquistato, rimane da solo al terzultimo posto a quota tredici.

5 – Bari, Ternana, Modena, Cagliari e Genoa

Continua il periodo balbettante del Bari, che non va oltre il pari casalingo per due a due contro il Sudtirol, dopo aver rischiato addirittura la sconfitta con il doppio svantaggio. Le reti di Di Cesare nel recupero della prima frazione e di Salcedo nella ripresa salvano la squadra di mister Mignani, scivolata, adesso, al sesto posto con i suoi ventuno punti.

Terzo zero a zero consecutivo per la Ternana, stavolta in casa contro il Brescia, che, con la sconfitta rimediata in precedenza in casa col Genoa, certifica il rallentamento della squadra di mister Lucarelli, a digiuno di gol da oltre 315 minuti e raggiunta al quarto posto dal Parma.

Continua la crisi del Modena, solo due punti, con quello ottenuto ieri al termine del deludente pari casalingo per uno a uno contro il Perugia, nelle ultime quattro gare. Tremolada riagguanta gli umbri in chiusura di prima frazione e consente alla squadra di mister Tesser di non precipitare nella zona retrocessione diretta.

Arriva un altro deludente pari casalingo per il Cagliari, stavolta per uno a uno col Pisa. E’ una rete di Lapadula nella ripresa a riequilibrare la gara e a salvare la panchina a mister Liverani. La classifica del Cagliari, però, non migliora, con i sardi sempre ancorati al decimo posto, anche se adesso con diciassette punti, sempre a tre lunghezze dal preliminare.

Il mal di Marassi del Genoa sta diventando una malattia grave. Ancora un deludente pareggio interno, sempre per uno a uno, stavolta col Como terzultimo in classifica, col Grifone che scivola al terzo posto con ventitré punti, a ben sette lunghezze dalla vetta. Non basta il rigore iniziale trasformato da Coda perchè Cerri, nella ripresa, riprende la squadra di mister Blessin, con il tecnico che si giocherà la sua permanenza in panchina a Perugia, sempre che non venga esonerato prima, durante la sosta.

Inferno

4 – Palermo

Incredibile sconfitta del Palermo sul campo del Cosenza. Rosanero in vantaggio con Brunori, raggiunti e superati dai silani. A metà ripresa, però, sempre Brunori pareggia ma il Cosenza a metà ripresa è di nuovo avanti. Sempre Brunori, al novantesimo, ha la grande occasione per il definitivo pari ma sui fa parare il rigore e la gara termina tre a due per i silani con la squadra di mister Corini, di nuovo in ambasce, nuovamente una sola lunghezza sopra la zona playout.

3 – Cittadella

Pesante sconfitta del Cittadella, che perde tre a uno al “Tardini” contro il Parma. La squadra di mister Gorini non sembra essere all’altezza delle precedenti stagioni. Solo sul tre a zero arriva il gol di Antenucci a venti minuti dal termine a salvare l’onore dei veneti, pericolosamente posizionati, adesso, solo una lunghezza sopra la zona bollente.

2 – Ascoli

L’Ascoli cade uno a zero in casa contro il Frosinone, primo della classe. Partita equilibrata fino all’espulsione di Collocolo. Poi, in inferiorità numerica, l’Ascoli subisce la rete decisiva dei ciociari che, con la sconfitta, estromette la formazione di mister Bucchi dalla zona playoff con il suo nono posto a quota diciannove.

1 – Spal

Il Benevento fa cadere l’imbattibilità di mister De Rossi sulla panchina della Spal. Decisiva l’espulsione di Peda dopo un’ora di gioco, con la Spal in vantaggio uno a zero grazie al gol di Esposito dopo soli dieci minuti. In inferiorità numerica la Spal subisce l’uno-due decisivo del Benevento intorno alla mezzora della ripresa e, dopo l’inattesa sconfitta, torna appena sopra la zona a rischio.

0 – Duncan Niederauer

La gondola veneziana cola nuovamente a picco al “Penzo”, stavolta contro la seconda in classifica, la Reggina. Ancora una volta il Venezia non riesce a tenere il vantaggio, gol di Pohjanpalo dopo dieci minuti, facendosi rimontare nella ripresa dai due gol dei calabresi. Un solo pareggio e ben sei sconfitte sulle sette disputate in casa sono un ruolino di marcia disastroso, che mette a nudo tutte le lacune di questa rosa, costruita male in estate dal presidente Duncan Niederauer e dai suoi collaboratori. Neanche l’arrivo del terzo tecnico stagionale, Vanoli, dopo l’esonero di Javorcic e l’interregno per una sola gara di Soncin ha portato punti, con i lagunari precipitati in penultima posizione con solo nove punti, soltanto una lunghezza sopra l’ultimo posto. Niederauer ha l’obbligo di riparare agli errori fatti in estate rinforzando adeguatamente a Gennaio la rosa con acquisti validi e mirati, altrimenti il doppio salto all’indietro per il Venezia potrebbe diventare una dura realtà a fine campionato. Tutto sbagliato, tutto da rifare!

Dan.Te.