Uno Stellone in Paradiso, Pochesci “brucia” all’Inferno

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Gli amaranto centrano il secondo successo consecutivo a Ferrara, mentre il Benevento dell'ex tecnico del Grifo capitola per mano dell'Ascoli 

Uno Stellone in Paradiso, Pochesci “brucia” all’Inferno. L’Arezzo del tecnico romano vince a Fano e lascia l’ultimo posto. Carpi ancora k.o.

 

Paradiso

10 – Roberto Stellone

L’Arezzo espugna di misura il “Mancini” di Fano e lascia dopo ben trentuno turni l’ultimo posto, complice la seconda partita consecutiva rinviata per il Ravenna, stavolta in trasferta con la Sambenedettese. La “cura” Stellone sta cominciando a dare i frutti sperati come dimostrano gli undici punti conquistati nelle ultime sei gare e i meriti del tecnico sono notevoli. Arezzo penultimo a quota ventitre che comincia anche a vedere la possibilità di poter disputare un playout col vantaggio, al momento distante quattro lunghezze. Stellone aretino!

9 – Padova e Vis Pesaro

Il Padova, dato frettolosamente in agonia dopo il quattro a uno rimediato dal Matelica domenica, risorge dopo solo tre giorni infliggendo all’“Euganeo” un secco quattro a zero, con gol di pregevole fattura, alla Feralpisalò. La capolista sale a quota sessantaquattro mantenendo i tre punti di vantaggio sul Sudtirol, secondo.

Colpaccio della Vis Pesaro, che vince due a zero a Carpi riscattando la sconfitta interna di quattro giorni prima con la Samb. La formazione di mister Di Donato, pur rimanendo sempre sestultima, porta a cinque lunghezze il vantaggio sulla zona playout.

8 – Sudtirol

Il Sudtirol continua il suo inseguimento al Padova e lo fa nel migliore dei modi, battendo due a zero il Modena al “Druso”. La squadra di mister Vecchi sembra al momento quella più in palla tra quelle di alta classifica, consolidando il secondo posto con i suoi sessantuno punti..

7 – Gubbio e Mantova

Dopo ben settantatré anni il Gubbio riesce a vincere il derby con il Perugia. Il tre a due finale del “Barbetti” premia la formazione di Torrente, capace di ribaltare il vantaggio iniziale dei grifoni con un quarto d’ora di fuoco in piena ripresa, nel quale va a segno ben tre volte, due volte con il difensore Signorini che segna la fantastica doppietta nel giorno del compleanno di suo padre, l’indimenticato Gianluca, scomparso prematuramente diciannove anni fa. Il gol nel recupero dei grifoni non scalfisce il meritato successo della formazione di mister Torrente, undicesima e al momento dentro i playoff grazie alla partita in meno rispetto alla Virtus Vecomp Verona, con la quale condivide quota quarantuno.

Torna al successo casalingo il Mantova, che supera di misura la Virtus Vecomp Verona con un rocambolesco, quanto spettacolare tre a due. Virgiliani che salgono a quota quarantatré in zona playoff, scalzando proprio i veronesi dalla decima posizione.

Purgatorio

6 – Triestina, Matelica e Legnago Salus

Pareggi esterni in doppia rimonta dallo zero a due, sia per la Triestina sul campo della Fermana, sia per il Matelica sul terreno del Cesena. Giuliani, al sesto pareggio consecutivo, che si confermano quinta forza del torneo con quarantotto punti, Matelica sempre sesto, due lunghezze sotto la Triestina. Il Legnago Salus coglie un buon punto nello scontro diretto di Imola, terminato zero a zero. Legnago sempre quartultimo, un punto sotto l’Imolese, ma solo grazie ai migliori scontri diretti col Fano, con cui condivide quota ventisette.

5 – Fermana, Cesena e Imolese

Fermana e Imolese, in vantaggio per due a zero nelle due gare casalinghe, si fanno incredibilmente raggiungere sul due a due finale, dalla Triestina i marchigiani e dal Matelica i cesenati. Fermana che scivola in dodicesima posizione a quota trentasei, Cesena che rimane momentaneamente nono con quarantatré punti, ma con ben tre gare da recuperare.

L’Imolese, invece, si fa imporre lo zero a zero casalingo dal Legnago Salus e rimane al quintultimo posto della classifica con i suoi ventotto punti, a cinque lunghezze dalla salvezza diretta.

Inferno

4 – Virtus Vecomp Verona

Quinta sconfitta consecutiva per la formazione di mister Gigi Fresco, rimediata, stavolta, al “Martelli” contro il Mantova. I veronesi, prima in svantaggio e poi a loro volta in vantaggio si fanno colpevolmente rimontare nel finale dai virgiliani e il tre a due finale li fa scivolare in dodicesima posizione, anche a causa della partita in più giocata rispetto al Gubbio, con il quale condividono quota quarantuno.

3 – Modena

Nuovo passo falso del Modena, stavolta al “Druso” contro il Sudtirol, attuale seconda forza del torneo. Il due a zero finale chiude definitivamente qualsiasi spiraglio di promozione diretta ai canarini, sempre quarti con i loro cinquantaquattro punti ma scivolati adesso a ben dieci punti dalla capolista Padova.

2 – Perugia

Pur essendo andato inizialmente in vantaggio con Murano, il Perugia cade clamorosamente nel derby del “Barbetti” col Gubbio e, oltre a scivolare nuovamente a sette punti dalla capolista Padova, vede allontanarsi momentaneamente anche il secondo posto del Sudtirol, lontano quattro lunghezze, anche se il Perugia deve giocare una partita in più rispetto ai rivali e domenica ospiterà proprio il Sudtirol nel big match della giornata. Grifo terzo con cinquantaquattro punti.

1 – Fano e Feralpisalò

Tonfo della Feralpisalò, che continua a balbettare fuori casa, battuta con un pesante quattro a zero dalla capolista Padova. I gardesani rimangono sesti ma solo grazie alla gara in meno rispetto al Matelica, che condivide con la formazione di mister Pavanel quota quarantasei.

Grave e pericoloso scivolone interno del Fano che perde uno a zero al “Mancini” contro l’Arezzo, ex cenerentola del girone. I marchigiani rimangono pericolosamente in terzultima posizione, anche dietro al Legnago Salus a causa dei peggiori scontri diretti con i veneti, a pari ventitre con il Fano.

0 – Sandro Pochesci

Brutto capitombolo del Carpi, battuto due a zero al “Cabassi” da una non trascendentale Vis Pesaro. La seconda sconfitta consecutiva fa rimanere ancorata al quattordicesimo posto con trentaquattro punti la formazione di mister Pochesci, anche lui colpevole del grave passo falso contro i marchigiani. Per l’ex tecnico della Ternana non è il momento di cullarsi troppo sulla classifica perchè sei punti di vantaggio sulla quintultima sono un buon margine di vantaggio ma non garantiscono di certo la salvezza e per raggiungerla cui sarà da lottare fino alla fine. Rimandato!

Dan.Te.