Vecchi porta Bolzano in alto, ad Arezzo sono dolori. La Sud-Tirol in vetta, i toscani ancora k.o. e ultimi con la Fermana
Paradiso
10 – Stefano Vecchi
Un allenatore che si è seduto per sette partite sulla panchina dell’Inter, dopo aver vinto tutto con la sua “primavera” nerazzurra è una garanzia assoluta in Serie C. Tornato a Bolzano, dove sette anni fa aveva portato il Sud Tirol ai playoff, con il successo ottenuto nell’anticipo di sabato sul campo dell’ex capolista Feralpi Salò mister Stefano Vecchi vola solitario in vetta alla classifica con undici punti, candidando il Sud Tirol, che a breve tornerà anche a giocare al “Druso”, attualmente in ristrutturazione, a un ruolo di protagonista in questo equilibrato Girone B della Serie C.
9 – Imolese e Cesena
L’Imolese sbanca in rimonta il “Raffaele Mancini” di Fano e vola a quota dieci nel gruppetto delle immediati inseguitrici posizionato ad una sola lunghezza dalla capolista Sud Tirol. Un inizio di campionato veramente promettente per la formazione di mister Roberto Cevoli.
Cesena ancora corsaro in Umbria. Dopo aver battuto due a uno il Perugia al “Curi” due settimane fa i romagnoli si ripetono al “Barbetti” infliggendo lo stesso punteggio ai padroni di casa del Gubbio. La formazione di mister Viali, con questo successo sale a quota sette in compagnia di Perugia e Virtus Vecomp Verona.
8 – Matelica e Carpi
La matricola terribile marchigiana fa sul serio. Dopo l’immeritata sconfitta di Pesaro riprende a macinare gioco e punti battendo di misura, ancora una volta in rimonta, il blasonato Modena, arrivato all’”Helvia Recina” di Macerata da capolista. In grande spolvero il centrocampista col vizietto del gol Davide Balestrero, attualmente in testa alla classifica marcatori del girone con quattro reti, andato a segno anche contro i canarini. Il Matelica, grazie a questo prezioso successo, ritorna nel gruppetto delle seconde a quota dieci.
Dopo aver sofferto inizialmente il vantaggio dell’Arezzo il Carpi asfalta in casa la formazione toscana, seppellendola con quattro gol. Gli emiliani, agevolati anche dalla superiorità numerica, salgono anch’essi nel gruppetto delle seconde a quota dieci, comprendente anche Matelica, Imolese e Sambenedettese.
7 – Perugia, Triestina e Sambenedettese
Torna al successo il Perugia nella gara casalinga contro il modesto fanalino di coda Fermana. Il due a zero permette agli umbri di risalire un po’ la classifica che li vede, comunque, sempre nella parte destra della classifica, fuori dall’ampia zona playoff, con il loro deludente undicesimo posto a quota sette, a pari punti con Cesena e Virtus Verona.
Riprende la sua corsa anche la Triestina dopo il brutto stop di Legnago. I giuliani superano di misura in casa il Ravenna e salgono nel gruppo delle seste a quota nove.
Bella vittoria della Sambenedettese che al “Riviera delle Palme” regola il Mantova con il classico punteggio all’inglese. Marchigiani che balzano al secondo posto a quota dieci, ad una sola lunghezza dalla vetta, insieme a Matelica, Carpi e Imolese.
Purgatorio
6 – Vis Pesaro e Legnago Salus
La formazione pesarese porta a casa un buon punto dal match di Verona contro la Virtus Vecomp. La Vis Pesaro esce così dalla zona calda, con il suo quindicesimo posto a quota cinque.
Il Legnago Salus conserva la sua imbattibilità andando a conquistare un meritato pareggio nel derby dell’“Euganeo” contro il Padova. E la formazione di mister Bagatti ha addirittura sfiorato il successo pieno essendo stata in vantaggio per oltre settantacinque minuti. Legnago nel gruppetto delle seste con nove punti insieme a Triestina, Modena e Feralpi Salò.
5 – Virtus Vecomp Verona e Padova
Ancora un pari casalingo, il terzo in altrettante gare, per l’imbattuta Virtus Vecomp Verona, stavolta contro la Vis Pesaro. Si pensava che i tre gol messi a segno ad Arezzo nell’ultimo turno avessero sbloccato l’attacco scaligero ma, evidentemente, il tre a zero era stato figlio della pochezza dei toscani visto che nelle altre quattro gare la Virtus Verona ha messo a segno soltanto due reti. Veronesi nel gruppetto di centroclassifica a quota sette.
Il Padova manca il tris di vittorie rimediando solo un risicato pari casalingo contro il Legnago Salus. La squadra di mister Mandorlini manca così l’aggancio alle prime posizioni rimanendo in una deludente, almeno rispetto ai pronostici della vigilia, decima posizione a quota otto.
Inferno
4 – Modena e Ravenna
Non è bastato il vantaggio iniziale di Scappini al Modena per uscire indenne dalla tana del Matelica. La formazione di mister Mignani subisce la rimonta della formazione marchigiana e, con la sconfitta di misura rimediata, scivola al sesto posto a quota nove, insieme alla Feralpi Salò, alla Triestina e al Legnago Salus.
Il Ravenna perde di misura al “Nereo Rocco” contro la Triestina e rimane al quartultimo posto della graduatoria, insieme al Fano, con soli tre punti, frutto di una sola vittoria e ben quattro sconfitte.
3 – Fermana e Mantova
La Fermana rimedia una meritata sconfitta per due a zero sul terreno del Perugia. Marchigiani inguardabili e mai in partita che non sono mai riusciti ad impensierire il portiere Fulignati. La formazione di mister Antonelli rimane pericolosamente sul fondo della classifica con un solo punto, in compagnia dell’Arezzo.
Il Mantova, dopo il cinque a uno rifilato al Perugia, torna subito alla dura realtà soccombendo per due a zero al “Riviera delle Palme” di fronte alla Sambenedettese. Virgiliani che scivolano nella terra di nessuno con il loro quattordicesimo posto a quota sei.
2 – Feralpi Salò
La compagine gardesana perde partita e primato in classifica nello scontro diretto casalingo contro il Sud Tirol. La punizione insaccata da Fink a venti minuti dalla fine condanna alla sconfitta la squadra di mister Stefano Sottili, scivolata nel gruppetto di quattro squadre al sesto posto con i suoi nove punti.
1 – Gubbio e Fano
Eugubini e fanesi rimediano due brutte sconfitte casalinghe con l’identico risultato di uno a due, rispettivamente contro il Cesena il Gubbio e contro l’Imolese il Fano. Tutte e due le formazioni sono ancora alla ricerca della prima vittoria dopo cinque giornate e la classifica è li’, impietosa, a confermare la partenza col freno a mano tirato di entrambe le squadre, con il Gubbio terzultimo da solo con solo due punti e il Fano, quartultimo insieme al Ravenna, una sola lunghezza sopra.
0 – Alessandro Potenza e Giuseppe Di Bari
Altra sonora sconfitta dell’Arezzo, sonoramente bettuto per quattro a uno dal Carpi al “Cabassi”. Eppure gli aretini erano inizialmente passati in vantaggio ma, complice l’immediata espulsione di Bonaccorsi, hanno dovuto subire il pareggio del Carpi nel primo tempo per poi essere travolti dalla formazione di mister Pochesci nella ripresa. Inevitabile che gli amaranto continuino ad essere sul fondo della classifica, assieme alla modesta Fermana, con un solo punto e, puntuale, è arrivato l’esonero del tecnico Alessandro Potenza, certamente responsabile di questa disastrosa partenza, insieme al Direttore Sportivo Giuseppe Di Bari, che gli aveva messo a disposizione una rosa che presenta moltissime lacune, anch’esso sollevato dall’incarico.
Dan.Te.