Il Perugia cade sotto i colpi di Rossini e Cesarini. Discutibili le scelte di Braglia
Il Perugia cade anche a Carpi e mette insieme la quinta sconfitta consecutiva. Altra prestazione assolutamente deludente della squadra di Braglia, che cede già nel primo tempo sotto i colpi di Rossini e Cesarini.
Discutibili le scelte del tecnico toscano, che in una partita così importante e con tante assenze in difesa (Dell’Orco, Angella, Riccardi e Lewis) decide di lanciare dal primo minuto il giovane Rondolini al centro del pacchetto arretrato e un altro baby, Giardino, come riferimento in attacco. Scelte che non hanno pagato, perché il Grifo è sembrato spaesato sin dai primi minuti. Le necessarie correzioni a poco sono servite.
Difficile fare altri commenti. I numeri parlano da soli: tre punti in sole otto giornate, sei gol fatti e ben tredici subiti. Così si rischia seriamente quello che nella storia del Perugia non è mai successo. Società, staff e giocatori si diano una bella svegliata. Nessuno ha più alibi.
CRONACA – Braglia sceglie la linea verde e lancia un Perugia inedito. Spazio al 3-4-3 con il giovane Rondolini, classe 2007 al centro della difesa, in compagnia di Megelaitis e Tozzuolo. A centrocampo ci sono Giunti e Torrasi, con Calapai e Giraudo sugli esterni. Davanti l’altra importante novità: Giardino centravanti, supportato da Kanoute (sinistra) e Manzari (destra). Il Carpi risponde quasi a specchio, 3-4-2-1, solo che Cortesi e Cesarini si muovono più centralmente alle spalle di Sall. In avvio la gara non offre grandi spunti. Le due squadre si studiano, il Perugia sembra ordinato ma non così efficace in fase offensiva. Il primo pericolo lo crea il Carpi intorno al ventesimo, con una conclusione di Rosetti che chiama alla parata bassa Gemello. Padroni di casa ancora pericolosi. Il Grifo inizia a vacillare e capitola da lì a poco (24’), quando il difensore Rossini svetta in area, su azione d’angolo e batte Gemello. Perugia ancora sotto e in difficoltà nel reagire. Il giovane Giardino corre come non mai, ma è evidente l’assenza di un peso specifico in avanti. Kanoute si danna l’anima, senza successo. Verza sulla destra è incontenibile e Giraudo fatica terribilmente. Il numero due emiliano al 35’ scappa nuovamente e mette in area un cross che Casarini può calibrare di testa per il 2-0. Un’altra mazzata per la squadra di Braglia. I grifoni sembrano inermi di fronte all’ennesima debacle che si sta maturando. Per fortuna il rientro negli spogliatoi non è così lontano.
Nell’intervallo Braglia ne approfitta per dare corso ai primi cambi. Spazio al 3-5-2 con Bartolomei al posto di Rondolini e Terrnava (altro esordio tra i pro) per Manzari. L’ex Primavera del Parma si mette al fianco di Torrasi e Giunti, mentre Kanoute fa la spalla di Giardino. Per il Carpi esce Verza e questa è una buona notizia per il Grifo. I cambi tuttavia non portano gli effetti sperati: il Perugia continua a mostrarsi timido e senza idee. Kanoute resta il più lucido, ma non basta. Il Carpi controlla e quando può punge. Braglia mette di nuovo mano alla panchina: al 19’ dentro Montevago per Giardino e Yabre per Giraudo. Il Grifo colleziona due calci d’angolo e tanti cross dal fondo, ma veri pericoli dalle parti di Sorzi non arrivano. Entra anche Matos per Calapai (28’), Kanoute ci prova ancora e trova il palo esterno. Il tempo scorre inesorabilmente tra cross che non trovano mai nessuno in area e troppi passaggi imprecisi. La quinta sconfitta consecutiva, purtroppo, è realtà. Nessuno si sarebbe mai aspettato una situazione del genere dopo otto giornate. Perugia non merita questo.
CARPI – PERUGIA 2-0
CARPI: (3-4-2-1) Sorzi; Zagnoni, Panelli, Rossini; Verza (1’ st Rigo), Figoli (30’ st Lombardi), Rosetti (14’ st Pietra), Cecotti; Cortesi (14’ st Stanzani), Casarini (36’ st Forte); Sall. A disp.: Scacchetti, Perta, Tcheuna, Pitti, Visani, Toure, Arcopinto, Mahrani. All.: Cassani
PERUGIA: (3-4-3) Gemello; Megelaitis, Rondolini (1’ st Bartolomei), Tozzuolo; Calapai (28’ st Matos), Giunti, Torrasi, Giraudo (19’ st Yabre); Manzari (1’ st Ternnava), Giardino (19’ st Montevago), Kanoute. A disp.: Moro, Nwanege, Brunori, Broh, Joselito, Tumbarello, Bacchin, Ogunseye. All.: Ortolani (Braglia squalificato)
RETI: 24’ pt Rossini (C), 35’ pt Casarini (C)
ARBITRO: Gandino di Alessandria (Singh e Skura). IV UOMO: Nigro di Prato. FVS: Tagliaferri di Faenza
NOTE: Ammoniti: Rondolini, Megelaitis (P). Angoli: 2-4 Recupero: 2’ pt; 5’ st. Presenti 996 spettatori, di cui 162 provenienti da Perugia





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