Baldini porta il “Citta” in Paradiso, calabresi all’Inferno

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I veneti sbancano Como con una doppietta dell'attaccante classe '96. Sconfitte pesanti per Crotone e Cosenza, k.o. anche la Reggina
foto: padovasport.tv

I veneti sbancano Como con una doppietta dell’attaccante classe ’96. Sconfitte pesanti per Crotone e Cosenza, k.o. anche la Reggina

 

Paradiso

10 – Enrico Baldini

Il Cittadella torna al successo andando a sbancare il “Sinigaglia” di Como, superando due a uno i lariani. “Man of the match”, Enrico Baldini, autore della doppietta che consente alla squadra di mister Gorini di portare a casa tre punti preziosi che la rilanciano al decimo posto, a quota quarantotto. Baldini, che fino al Gennaio dello scorso anno giocava ancora in Serie C a Fano, ha trovato a Cittadella l’ambiente ideale per mettersi in evidenza ed è capace di ricoprire più ruoli in attacco dal trequartista, all’esterno, alla seconda punta. Con la doppietta di ieri è arrivato a quota dieci gol, anche se la metà li ha realizzati su rigore. Con lui il “Citta” ha pescato il Jolly!

9 – Ternana e Monza

Blitz della Ternana all’“Ezio Scida” dove la squadra di Lucarelli si rilancia in classifica superando in rimonta per due a uno il Crotone, condannandolo probabilmente alla retrocessione. Le reti di Partipilo e Defendi regalano tre punti fondamentali alla Ternana, adesso undicesima con quarantasette punti.

Il Monza espugna con il classico punteggio all’inglese il “Marulla” di Cosenza e vola momentaneamente al secondo posto della classifica agganciando la Cremonese a quota sessantadue ma superandola per la migliore differenza reti a parità negli scontri diretti. A decidere la partita i due rigori trasformati da Valoti e Gytkjaer.

8 – Frosinone e Ascoli

Il Frosinone si aggiudica con merito il big match dello “Stirpe” contro l’ex capolista Cremonese,  consolida il suo ottavo posto salendo a quota cinquantaquattro, incrementando a ben cinque lunghezze il vantaggio sulla nona. Inizialmente sotto di un gol, la squadra ciociara reagisce bene, cogliendo una vittoria importante che riscatta il brutto passo falso di Pordenone di metà settimana.

Con due reti nella ripresa di Dionisi e Bidaoui l’Ascoli si sbarazza della pratica Reggina al “Del Duca”, consolidando il suo settimo posto, adesso con cinquantacinque punti. Il gruppo di mister Sottil continua a sorprendere in positivo e, a meno di un malaugurato crollo in queste ultime quattro gare, si può considerare quasi qualificato per il preliminare.

7 – Lecce, Benevento, Brescia e Alessandria

Missione compiuta, anche se a fatica. Il Lecce supera di misura una coriacea Spal al “Via del Mare” e torna solitario al comando della classifica a quota sessantacinque, approfittando dello scivolone della Cremonese. A quattro giornate dalla fine i salentini sembrano la squadra favorita per agguantare uno dei due posti per la promozione diretta in Serie A.

Anche il Benevento fatica molto per battere al “Vigorito” il Vicenza, superato solo grazie ad una rete di Viviani dopo un’ora di gioco, quando i lanieri erano rimasti in inferiorità numerica. La terza vittoria consecutiva permette alla squadra di mister Caserta di salire al quinto posto grazie alla  migliore differenza reti sul Pisa, che condivide quota sessanta con i sanniti che, in caso di successo nel recupero della gara di Cosenza di giovedì, aggancerebbero addirittura al secondo posto Monza e Cremonese.

Due vittorie su due gare al “Rigamonti” per mister Corini da quando è tornato alla guida del Brescia, vittorioso uno a zero sul Parma. Sette punti punti in tre gare, l’ottima media di Corini, che rilancia il Brescia al quarto posto a quota sessantuno, a due soli punti dalla zona promozione diretta.

L’Alessandria riassapora dopo tanto tempo il dolce gusto della vittoria battendo, con una rete per tempo siglate da Marconi e Milanese, il fanalino di coda Pordenone. I tre, preziosissimi punti, fanno salire i grigi, sempre quintultimi, a quota ventinove, avvicinandoli a cinque lunghezze dalla salvezza diretta.

Purgatorio

6 – Perugia

Una partita gradevole, quella del “Curi” tra Perugia e Pisa, terminata con un pareggio per uno a uno che non serve praticamente a nessuno, con la squadra di Alvini che vede allontanarsi, probabilmente in modo definitivo, il preliminare, adesso lontano ben cinque lunghezze dal suo nono posto a quota quarantanove.

5 – Pisa

Il pari di Perugia, come accennato, non serve neanche al Pisa, almeno in chiave promozione diretta,  da qualche giornata non più brillantissimo come prima e domenica, a tratti, sovrastato dagli umbri. Con l’uno a uno del “Curi” la squadra di mister D’Angelo scivola al sesto posto.

Inferno

4 – Cremonese, Vicenza, Spal e Parma

Passo falso della Cremonese, sconfitta in rimonta, due a uno, allo “Stirpe” dal Frosinone e che perde il primato in classifica. Il bel gol del vantaggio grigiorosso di Buonaiuto è subito pareggiato dal rigore di Canotto, con il Frosinone che passa definitivamente in vantaggio con Zerbin prima dello scadere della prima frazione.

Il Vicenza cede di misura l’intera posta al Benevento al “Vigorito”, pagando a caro prezzo l’espulsione di Meggiorini, arrivata in chiusura della prima frazione, con le due squadre sullo zero a zero. La sconfitta lascia nei guai il Vicenza, sempre terzultimo per la peggior differenza reti nei confronti del Cosenza, con cui condivide quota ventiquattro e costa la panchina a mister Brocchi, esonerato. Al suo posto Francesco Baldini.

Una discreta Spal esce con l’onore delle armi, ma senza punti, dalla quasi proibitiva gara del “Via del Mare” con il Lecce. Con questa sconfitta la squadra di mister Venturato, sempre sestultima a quota trentaquattro, vede la zona playout avvicinarsi di nuovo anche se, con solo quattro gare ancora da giocare, le cinque lunghezze di vantaggio sull’Alessandria rappresentano ancora un margine rassicurante.

Il Parma interrompe la sua ottima striscia positiva perdendo uno a zero a Brescia. L’assenza di un giocatore del calibro di Vazquez, fulcro della manovra offensiva della formazione di mister Iachini è stata determinante. Ducali che dicono addio alle residue speranze di agganciare il preliminare, distante adesso ben nove lunghezze dal suo dodicesimo posto a quota quarantacinque.

3 – Pordenone e Reggina

Il Pordenone perde meritatamente due a zero il match del “Moccagatta” contro l’Alessandria. La squadra friulana non ripete le belle prestazioni delle ultime gare, apparendo fin dalle prime battute lenta e prevedibile, con il gioiellino Cambiaghi rimasto in panchina per tutta la gara. Ramarri sempre desolatamente ultimi in fondo alla classifica con i loro diciassette punti.

La Reggina resiste solo un tempo all’Ascoli nella gara del “Del Duca”, per poi cedere nel secondo tempo all’uno-due dei bianconeri. La sconfitta lascia la squadra di Stellone al quattordicesimo posto, preceduta per la peggior differenza reti dal Como, anch’esso, come gli amaranto, a quota quarantaquattro.

2 – Como

Seconda sconfitta consecutiva di misura per il Como, stavolta per due a uno di fronte al proprio pubblico, contro il Cittadella. Se la vittoria di Perugia e il bel successo per due a zero nel derby casalingo col Monza avevano forse illuso l’ambiente lariano sulle possibilità di poter agguantare i playoff, queste due sconfitte cancellano definitivamente i sogni di gloria della formazione di mister Gattuso.

1 –  Cosenza

Ennesima sconfitta interna del Cosenza, stavolta col Monza per due a zero, l’ottava stagionale, la seconda consecutiva. La squadra di mister Bisoli quando c’è da costruire va, come spesso succede, in crisi e la classifica è sempre più allarmante, con i silani chiamati assolutamente a fare punti nel recupero casalingo di giovedì contro il Benevento.

0 – Crotone 

Il Crotone perde in casa con la Ternana due a uno dopo essere andato in vantaggio per primo e dice probabilmente addio alla Serie B, alla luce del suo penultimo posto a quota ventuno. La matematica lascerebbe ancora aperta una piccola fiammella di speranza per poter agganciare il quartultimo posto ma quattro lunghezze da rimontare, sia a Cosenza che a Vicenza, nelle ultime quattro gare sono un’impresa ardua, anche perchè un eventuale calo delle due formazioni citate, necessario per la rimonta della formazione di mister Modesto, renderebbe probabilmente il distacco tra la quartultima e la quintultima, già adesso al limite dei quattro punti, sufficiente per l’annullamento del playout, con conseguente retrocessione diretta delle ultime quattro. Società, tecnico e giocatori pitagorici si dividono colpevolmente le ragioni di questa stagione balorda del Crotone! Disastro rossoblù.

Dan.Te.