Benedetto sia Moretti, mezze Marche all’Inferno

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Benedetto sia Moretti, mezze Marche all'Inferno. L'attaccante del Matelica affossa il Padova con una tripletta e riapre la lotta per il primo posto. Giornataccia per Fermana, Fano e Vis Pesaro 
foto: ss matelica calcio

Benedetto sia Moretti, mezze Marche all’Inferno. L’attaccante del Matelica affossa il Padova con una tripletta e riapre la lotta per il primo posto. Giornataccia per Fermana, Fano e Vis Pesaro

 

Paradiso

10 – Federico Moretti

La partita perfetta per Federico Moretti e il Matelica. L’attaccante mette a segno una sensazionale tripletta che abbatte la capolista Padova all’ “Helvia Recina”, travolta dal Matelica con un pesantissimo, meritatissimo, quanto imprevisto quattro a uno. La matricola marchigiana continua nel suo grande campionato e raggiunge il settimo posto, precedendo per lo scontro diretto la coinquilina Sambenedettese, che condivide quota quarantacinque col Matelica. Moretti, a sua volta, raggiunge quota nove nella classifica marcatori. Pomeriggio da incorniciare!

9 – Sambenedettese e Gubbio

In mezzo ad una situazione societaria difficilissima e senza percepire stipendi da oltre quattro mesi, squadra e tecnico della Sambenedettese conquistano quattro punti in due trasferte consecutive e, dopo aver pareggiato a Perugia, vincono meritatamente tre a uno il posticipo di Pesaro, dimostrandosi dei veri professionisti. La Samb, grazie a questi tre punti, consolida il suo ottavo posto, determinato dallo scontro diretto perso col Matelica, appaiato ai rossoblù a quota quarantacinque.

Bella impresa del Gubbio, che passa per uno a zero sul difficile terreno della Virtus Vecomp Verona, cosa riuscita finora solo alla capolista Padova e solo grazie ad un rigore trasformato al sesto minuto di recupero. Gubbio, praticamente salvo con i suoi trentotto punti e una gara da recuperare, che sale in dodicesima posizione e inizia a sognare un posto nei playoff, per ora sarebbe sufficiente l’undicesimo, distante solo due lunghezze, proprio alla vigilia del derby casalingo col Perugia di dopodomani.

8 – Sudtirol e Legnago Salus

Un Sudtirol in grande spolvero maramaldeggia al “Druso” contro l’Imolese, tornata a casa con un pesantissimo quattro a zero. La squadra di mister Stefano Vecchi, la più in forma del trio di testa, consolida il suo secondo posto a quota cinquantanove, a due sole lunghezze dal Padova.

Il Legnago Salus resuscita nel giorno più importante, quello dello scontro diretto casalingo col Fano, battuto largamente con un rotondo tre a zero. La formazione di mister Bagatti, che con questo successo allontana gli spettri dalla sua panchina, raggiunge quota ventisei pur rimanendo al terzultimo posto.

7 – Perugia e Arezzo

Pur non brillando, il Perugia archivia con un gol per tempo, entrambi scaturiti da palle inattive, la pratica Carpi e, come il Sudtirol, approfitta della disfatta del Padova per avvicinarlo a quattro lunghezze con una gara in meno. Grifo terzo a quota cinquantasette.

Successo casalingo importantissimo per l’Arezzo, che supera di misura la Fermana e aggancia il Ravenna, fermato dal Covid, con conseguente rinvio del derby casalingo col Cesena, a quota venti, pur rimanendo fanalino di coda del torneo dietro ai romagnoli a causa della gara in più disputata.

Purgatorio

6 – Feralpisalò e Mantova

La Feralpisalò torna a far punti in trasferta imponendo l’uno a uno alla Triestina al “Rocco”. La formazione di mister Pavanel rimane subito dietro ai giuliani in classifica con il suo sesto posto a quota quarantasei ma con una gara in meno rispetto alla Triestina.

Dopo aver fermato sul pari sul proprio campo il Sudtirol, il Mantova impatta uno a uno anche contro un’altra grande, il Modena, stavolta fuori casa. I virgiliani si confermano all’undicesimo posto salendo a quota quaranta.

5 – Triestina e Modena

Quinto pareggio consecutivo, il terzo in casa, per la Triestina, stavolta contro la Feralpisalò. E i giuliani hanno anche rischiato di perdere visto che i gardesani erano passati in vantaggio a dieci minuti dal termine. Triestina sempre quinta con quarantasei punti ma con una sola lunghezza di vantaggio proprio sulla Feralpi che, tra l’altro, ha una gara in meno.

Il Modena continua a deludere, non andando oltre l’uno a uno al “Braglia” contro il Mantova. Modena sempre quarto, ma con cinquantaquattro punti, ormai fuori dai giochi per il primo posto, distante ben sette lunghezze.

Inferno

4 – Fermana

Imprevisto scivolone della Fermana che interrompe la sua serie positiva ad Arezzo, perdendo di misura contro l’ultima in classifica. La formazione di mister Cornacchini, che ha chiuso la gara in nove uomini, scivola di un gradino all’indietro in classifica con il suo tredicesimo posto a quota trentacinque, anche se con una gara, quella interna col Perugia, ancora da recuperare.

3 – Carpi

Il Carpi non sfigura al “Curi” ma deve cedere il passo al maggior tasso tecnico del Perugia. Il due a zero finale fa rimanere la formazione di mister Pochesci al quattordicesimo posto con i suoi trentaquattro punti.

2 – Imolese e Fano

L’Imolese rimedia una brutta batosta al “Druso”, quatto a zero il pesante finale, contro il lanciatissimo Sudtirol. La formazione di mister Catalano resiste trentacinque minuti alla furia della formazione altoatesina per poi crollare nella ripresa.

Imolese sempre quintultima per i migliori scontri diretti col Fano, che condivide quota ventisette con la squadra emiliano-romagnola e che, a sua volta, subisce lo stesso pesante passivo nello scontro diretto di Legnago.

1 – Padova e Virtus Vecomp Verona

Tonfo del Padova, seppellito da un clamoroso quattro a uno all’”Helvia Recina” da uno scatenato Matelica. L’irriconoscibile squadra di mister Mandorlini rimane capolista del campionato con sessantuno punti ma vede farsi di nuovo sotto il Sudtirol, ora a due sole lunghezze e il Perugia, a quattro ma con una gara in meno.

La Virtus Vecomp Verona subisce la seconda sconfitta casalinga stagionale dopo quella subita dal Padova, con il Gubbio che espugna di misura il “Gavagnin-Nocini”. La squadra di mister Gigi Fresco sembra aver accusato più del dovuto quel rigore al novantaseiesimo che determinò la sconfitta col Padova visto che dopo quella sono arrivate altre due sconfitte per la Virtus Vecomp Verona che rimane ferma a quota quarantuno, al decimo posto.

0 – Bruno Oliveira Bertinato

Dalle stelle alle stalle. La Vis Pesaro sciupa tutto quanto di buono fatto nelle ultime tre giornate, nelle quali, con due gare esterne e una in casa, aveva raccolto ben cinque punti, perdendo meritatamente e sonoramente per tre a uno in casa con la Sambenedettese. La sconfitta è stata inizialmente indirizzata a favore della Samb dalle due gravi incertezze del portiere italo-brasiliano Bertinato in occasione delle prime due segnature ma non fa precipitare di nuovo i marchigiani in zona playout viste le concomitanti, pesanti sconfitte delle due immediate inseguitrici, Imolese e Fano. Sicuramente, però, la Vis Pesaro, che ha anche fallito un rigore sul tre a uno con Marchi, perde una buona occasione per mettersi in una posizione più tranquilla, rimanendo, invece, al sestultimo posto a quota trenta. Giornataccia del portiere!

Dan.Te.