Bucchi: “Purtroppo nulla è andato per il verso giusto”

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Il commento della sconfitta subita per mano del Carpi per 2-0 da parte del tecnico del Perugia, Cristian Bucchi.

“Ad un certo punto – inizia il tecnico biancorosso – siamo passati a tre, ma era un finto tre perché Di Chiara spingeva molto e si alzava parecchio. Non ho accettato la parità numerica dietro cerando di dare più peso all’attacco mettendo in campo un altro uomo d’area di rigore. Il Carpi si era messo a 5 dietro e, per questo, abbiamo cercato di giocare di più sulle seconde palle creando più densità all’interno dalla loro area di rigore. Però, non ci siamo riusciti”.

Forse sarebbe stato meglio rimanere con lo schieramento che più si adatta al Perugia, il 4-3-3, continuando ad avere superiorità numerica sugli esterni?

“Probabilmente si, ma Belmonte era molto stanco e volevo lasciare Buonaiuto perché aveva le qualità per mettere in difficoltà Pasciuti. Lo stesso vale per Guberti che, insieme allo stesso Buonaiuto, se lasciati nell’1 contro 1 avrebbero potuto fare meglio di un terzino liberandoli per andare al cross da fondo campo alla ricerca di Bianchi e Di Carmine in area di rigore. Le cose poi purtroppo non sono andate per il verso giusto e il gioco non è valso la candela”.

Il 4-3-3 con Zapata come interprete, ha perso qualcosa in fase d’attacco?

“Zapata – spiega il tecnico del Grifo – ha fatto due settimane di allenamento in cui ha mostrato cose eccezionali. Sta sera non ha giocato male, ma da lui mi aspetto sempre qualcosa in più, perché vederlo in allenamento ti da delle grandi impressioni poi però quando lo vedi in partita non entra col piglio giusto e si perde un po’ troppo. Anche sta sera ha avuto sui piedi delle buone occasioni: fa tutto bene ma si perde sempre nelle fasi finali. Se devo fare un piccolo ‘rimprovero’, lo rivolgo sia Zapata che a Buonaiuto i quali fanno tutto bene ma poi quando arrivano al momento della scelta fanno sempre quella sbagliata. Gli manca quell’ultimo ‘step’ per fare il vero salto di qualità”.

Se avesse potuto prevedere l’andamento della gara, avrebbe fatto le stesse scelte di giocatori e modulo?

“Assolutamente sì – replica Bucchi – perché, da parte mia, ho visto il solito Perugia brillante e propositivo. Sta sera ci siamo trovati difronte ad una squadra che è una di quelle che ha nelle sue caratteristiche migliori quella di non far giocare l’avversario. Nonostante questo siamo stati comunque bravi a creare 4/5 occasioni nitide. E’ stata una prestazione solida, che però abbiamo pagato nel risultato per un errore banale e subito il raddoppio in contropiede, una delle loro armi migliori. Da lì in poi la partita si è messa in salita per noi, il Carpi ha trovato fiducia e con la loro struttura hanno intasato la nostra area di rigore”.

“Avevo previsto- continua – dall’analisi della formazione iniziale che il Carpi avrebbe fatto una partita d’attesa, inserendo poi a partita in corso giocatori più di qualità come Catellani e Lasagna. Il gol dell’1 a 0, arrivato su un pasticcio nostro, ha spianato loro la strada”.

Su Rolando Bianchi, forse entrato troppo tardi?

“Con Acampora e Guberti ho visto che stavamo trovando molto spazio lugno le fasce e che riuscivamo a mettere molti palloni in mezzo l’area di rigore. Ho voluto aspettare un po’ perché mettendo un attaccante per un difensore, poi non sarei più tornato indietro. Era una carta quasi della ‘disperazione’, un jolly da giocare con molta attenzione. Avessimo, una volta, trovato il pari poi il Perugia avrebbe giocato per vincere. Rolando comunque quando è entrato ha fatto quello che doveva fare, non credo che 5′ in più o in meno avrebero fatto la differenza”.

Andrea Profidia