La vittoria col Legnago porta la firma del tecnico palermitano. Per agganciare gli spareggi servono dieci/undici punti
Il regalo dell’allievo Cangelosi al Maestro e amico Zeman, finalmente uscito il giorno prima dalla terapia intensiva. Rispolverare il 4-3-3 sciorinando almeno tre pregevoli azioni “zemaniane” nel bel primo tempo disputato contro il Legnago Salus, la prima, quella del gol di Cisco, con l’assist da esterno ad esterno di Matos. La seconda, la percussione dalla fascia verso il centro di Giraudo, sulla quale solo una prodezza di Perucchini ha negato il gol del raddoppio, la terza, lo splendido taglio di Matos per Marconi che ha portato al rigore del 2-0, trasformato impeccabilmente dal brasiliano.
Alla fine del primo tempo tutti a spellarsi le mani per la prestazione dei grifoni, pregustando magari una goleada ed invece, dopo soli due minuti della ripresa, l’ennesimo errore di Gemello, stanno diventando veramente troppi, che andava colpevolmente a vuoto in uscita su un corner, favoriva il gol di testa di Noce e cambiava la gara almeno per oltre un quarto d’ora. Il Perugia accusava il colpo, andando in bambola (ah cosa fa la testa!), il Legnago Salus saliva in cattedra, sfiorando il pari in almeno due occasioni, la più importante quella del palo colpito di testa da Parravicini, con Gemello impietrito a guardare.
Qui Cangelosi dava ancora dimostrazione della sua bravura, passando repentinamente al 3-5-2 attraverso alcuni cambi azzeccati come l’ingresso di Broh, sacrificando Matos, uno dei migliori e di Kanoute in luogo di Cisco, passando alle due punte, col Grifo che con il nuovo assetto si riprendeva, sfiorando il tre a uno con Yabre il cui tiro sottomisura finiva sulla traversa.
Cangelosi era bravo anche a puntellare la difesa, rischiando Lewis, lontano dai campi di gioco da oltre sette mesi per l’intervento di ricostruzione del crociato, in luogo di Yabre, avanzando Leo e lo stesso Giraudo sulla linea ci centrocampo, con Lewis a comandare superbamente la difesa a tre con a fianco il bravo Amoran, ancora una buona prova del giovane svedese, e Riccardi, subentrato dopo il primo tempo all’esausto Angella, anche lui rischiato dopo molto tempo, a corto di fiato e di gambe.
Con queste mosse Cangelosi incartava la partita e il Perugia portava meritatamente a casa la terza vittoria consecutiva sulle tre gare disputate in casa sotto la sua gestione, un mini record che non si verificava da molto tempo che, unito alle due gare disputate in trasferta, determina un bottino invidiabile di dieci punti in cinque gare, due delle quali contro la prima, l’Entella e la terza, la Torres, una con una squadra del limbo, l’Ascoli e due con squadre in fondo alla graduatoria, il Milan Futuro e il Legnago Salus, con una media da sogno di due punti a partita, un passo da terzo posto.
La classifica sorride al Perugia, dodicesimo da solo, ad una sola lunghezza da quell’undicesimo posto, occupato attualmente dal Carpi, che varrà l’accesso ai playoff nel caso di vittoria della Coppa Italia da parte del Rimini nella doppia finale con la Giana Erminio, con l’andata in programma a Gorgonzola il 26 Marzo e il ritorno a Rimini l’8 Aprile. Prima delle ultime tre giornate, quindi, sapremo se l’undicesimo posto permetterà l’ingresso ai playoff, sempre che il Rimini, attualmente nono, rimanga tra le prime dieci ma, in subordine, anche la distanza dalla decima, adesso il Gubbio, si è accorciata a solo due lunghezze.
Cangelosi, che sta confermando a pieno tutto il suo valore di tecnico, dovrà lavorare soprattutto sulla testa dei giocatori, onde evitare che si verifichino black-out come quello dei primi venti minuti della ripresa, scatenato dall’errore di Gemello, quando la gara si era ormai messa in discesa e migliorarne ancor di più il rendimento. Mancano sei gare al termine della “regular season” e occorreranno dieci-undici punti per poter agganciare il decimo posto, che garantisce la sicurezza di disputare i playoff, tre vittorie, due pari e una sola sconfitta. Due vittorie, tre pareggi e una sconfitta, nove punti, potrebbero, invece garantire l’undicesimo posto.
In casa il Perugia dovrà affrontare Sestri Levante, Pineto e Pontedera, fuori Ternana, Campobasso e Arezzo. Lasciamo a voi le valutazioni su come fare questo bottino necessario, tra i nove e gli undici punti, perché come ripete sempre il saggio Vincenzo, bisogna sempre guardare solo alla prossima partita. E la prossima, signori, è il derby di Terni, che ci vedrà partire con il pronostico a sfavore se si guarda alla classifica e al differente valore delle due rose ma, come ha ripetuto nel dopo gara il saggio Vincenzo davanti ai microfoni: “Non andremo a Terni a fare le vittime sacrificali”.
Non è detto, quindi che proprio dalla gara molto difficile, inutile nasconderlo, del “Liberati”, non possa arrivare qualcuno dei nove-undici punti che servono ai grifoni da qui alla fine del torneo per entrare in quella griglia playoff che fino all’arrivo, meno di un mese fa, di mister Vincenzo Cangelosi, che a nostro parere merita al più presto la riconferma, appariva un autentico miraggio!
Danilo Tedeschini