Il Benevento vola, Ternana sciolta come neve al sole

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foto: tiforeggina.it

“Nemo propheta in patria”, a parte Caserta che espugna la sua Reggio con un tris. Il Lecce ferma il buon momento delle Fere, complice anche Kaprikas

 

10 – Fabio Caserta

“Nemo propheta in Patria” dicevano i latini. Il detto non vale però per  Fabio Caserta, che “bagna” la partita del suo Benevento a Reggio Calabria, città ad un tiro di schioppo dalla sua Melito Porto Salvo, con un importante e spettacolare successo per tre a zero. Il Benevento gira a meraviglia in questo finale di stagione, un po’ come il Perugia dello scorso anno, allenato sempre dal tecnico calabrese, che con cinque successi nelle ultime cinque gare, vinse il campionato. Il cinque a uno casalingo sul Pisa e il tre a zero di Reggio nell’arco di soli quattro giorni ne sono l’ampia dimostrazione. Benevento sempre sesto, ma adesso a quota cinquantasette, con la prospettiva di poter raggiungere il terzo posto in caso di successo nel recupero di Cosenza. Grande manico!

9 – Lecce

Il Lecce sbanca il “Liberati” di Terni con un perentorio quattro a uno che la dice lunga sulla forza offensiva di questa squadra, con Coda arrivato a quota venti e Strefezza a quota quattordici. In  gol anche Di Mariano e l’attaccante di scorta Ragusa, a completare la giornata “monstre” del reparto offensivo di mister Baroni, un’autentica macchina da gol. Lecce che rafforza il proprio secondo posto salendo a quota sessantadue.

8 – Pordenone e Monza

Capolavoro del Pordenone di mister Tedino che, a dispetto dell’umiliante classifica, continua a non mollare di un millimetro. I ramarri, con un gol per tempo di Deli e dello scatenato Cambiaghi, uno dei giovani più interessanti della B, battono il blasonato Frosinone al “Teghil” e, pur continuando a rimanere ultimi staccati, salgono a quota diciassette, con la matematica retrocessione che dovrà ancora attendere qualche altro turno.

Il Monza chiude la pratica casalinga con l’Ascoli già nel primo tempo, grazie alle reti di Valoti e di Gytkjaer su rigore. La squadra di mister Stroppa riscatta così la brutta sconfitta nel derby di Como di tre giorni prima e si installa al terzo posto solitario della classifica con sessanta punti, a solo due lunghezze dalla zona promozione diretta.

7 – Cremonese e Parma

La Cremonese prima domina e poi soffre, ma, alla fine, anche in inferiorità numerica a causa dell’espulsione di Gondo in chiusura di prima frazione, riesce ad avere la meglio sull’Alessandria, superandola per due a uno allo “Zini”, confermandosi al primo posto della graduatoria, adesso a quota sessantatré.

Rocambolesca e spettacolare vittoria casalinga per quattro a tre del Parma sul mai domo Como Parma in vantaggio nel primo tempo, raggiunto e superato nella prima metà della ripresa. Ma ad un quarto d’ora dal termine il gioiello Bernabè si inventa due perle su punizione in soli quattro minuti che riportano avanti i ducali che arrotondano poi con Ttutino. Il rigore finale serve solo ad esaltare la splendida prestazione del comasco Gliozzi, autore di una tripletta in mezzora. Il Parma aggancia il Cittadella a quota quarantacinque ma è undicesimo, dietro ai veneti, per la peggior differenza reti.

Purgatorio           

6 – Cosenza, Crotone, Brescia    

Quando ormai il Cosenza stava assaporando il dolce sapore della vittoria a Ferrara, che l’avrebbe rilanciato in classifica, arriva nel recupero il pari spallino su punizione che sancisce il due a due finale, lasciando i silani al quartultimo posto grazie alla miglior differenza reti rispetto al Vicenza, anch’esso a quota venticinque.

Il Crotone strappa un pareggio per uno a uno nello scontro diretto del “Menti”, pur giocando in dieci per tutta la ripresa a causa dell’espulsione di Shnegg, tra l’altro autore dell’autogol del momentaneo vantaggio vicentino. Il punto conquistato conferma il buon momento del Crotone, purtroppo tardivo, visto che rimane al penultimo posto con venti punti, sempre a quattro lunghezze dalla zona playout quando le restano solo cinque giornate per coronare la disperata rimonta.

Il Brescia conquista un meritato pareggio a reti bianche all’“Arena Garibaldi-Anconetani” nello scontro diretto contro il Pisa. Le rondinelle si rendono più pericolose rispetto ai padroni di casa ma non riescono a rompere l’equilibrio del risultato. Brescia quinto, adesso a quota cinquantotto.

5 – Spal, Cittadella, Perugia, Pisa e Vicenza       

Una punizione di Esposito nel recupero salva dalla sconfitta la Spal nello scontro diretto del “Mazza” col Cosenza, terminato due a due, regalando probabilmente la salvezza anticipata alla squadra di mister Venturato, sempre sestultima ma adesso a quota trentaquattro, con ben otto lunghezze di vantaggio sulla quintultima.

Cittadella e Perugia non riescono a superarsi nel confronto diretto del “Tombolato”, ai punti vinto dai veneti su un Perugia in netta difficoltà nella ripresa. Con lo zero a zero colto al “Tombolato” la squadra di mister Alvini rimane nona, a tre lunghezze dalla zona preliminare, davanti, sempre di tre punti, allo stesso Cittadella e al Parma.

Zero a zero anche a Pisa nello scontro diretto della zona playoff tra i padroni di casa e il Brescia. Risultato giusto anche se il Brescia ha avuto qualche occasione in più. Il pari fa scivolare il Pisa al quarto posto a quota cinquantanove.

Il Vicenza getta alle ortiche la possibilità di issarsi al quintultimo posto solitario, facendosi imporre il pareggio per uno a uno dal Crotone nello scontro diretto del “Menti”. Neanche con l’uomo in più per tutta la ripresa i lanieri sono riusciti a sfondare il bunker calabrese, rischiando addirittura in un paio di situazioni.

Inferno          

4 – Alessandria e Como     

L’Alessandria esce con l’onore della armi dal campo della capolista Cremonese. Il due a uno finale non mortifica la prestazione della squadra di mister Longo, ma chiaramente ai grigi, in questo finale di stagione, servono i punti e non i complimenti per approdare alla salvezza. Alessandria sempre quintultima a quota ventisei.

Non basta una tripletta di Gliozzi al Como per portare a casa punti dalla spettacolare gara del “Tardini” col Parma. Gli errori difensivi, anche del rientrante portiere Gori, penalizzano la buona prestazione del resto della squadra, con i lariani che mancano l’occasione per avvicinarsi alla zona preliminare, scivolando al dodicesimo posto, davanti alla Ternana e alla Reggina, anche loro a quota  quarantaquattro con il Como, per la migliore differenza reti.

3 – Ascoli

Niente da fare per l’Ascoli, battuto due a zero dal Monza nel match dell’“U-Power Stadium”. Forza dell’avversario e ancora qualche assenza di troppo condizionano negativamente la gara dei bianconeri, comunque rimasti in settima posizione con i loro cinquantadue punti.

2 – Frosinone

Pessima prestazione del Frosinone, battuto meritatamente due a zero dal fanalino di coda Pordenone nella gara del “Teghil”. L’alibi delle molte assenze regge poco perchè la squadra di mister Grosso ha  enormemente deluso a prescindere, contro un avversario volenteroso ma pur sempre ultimo. Ciociari che, comunque, grazie al pari del Perugia, rimangono ottavi a quota cinquantuno, con tre lunghezze di vantaggio sugli umbri.

1 – Reggina

Tonfo casalingo della Reggina, battuta tre a zero al “Granillo” da un ottimo Benevento. Brutta prestazione quella offerta dalla formazione di mister Stellone, praticamente mai in partita e in attesa della penalizzazione, probabilmente di due punti, dopo il deferimento arrivato in settimana per i mancati pagamenti dei mesi scorsi.

0 – Titas Kaprikas         

La Ternana che non ti aspetti, reduce com’era da una bella serie di vittorie. Ed invece la formazione rossoverde si è sciolta come neve al sole nel finale, dopo aver chiuso il primo tempo sotto due a uno e aver sfiorato addirittura il pari ad inizio ripresa, nella gara del “Liberati” contro la capolista Lecce. Sul quattro a uno finale, risultato troppo severo per le fere, influisce la pessima prestazione del portiere lituano Kaprikas, alla sua prima apparizione in campionato, che ha rimpiazzato Iannarilli fermato dal Covid-19. Incerto ed approssimativo nei primi due gol subiti, non ha assolutamente dato sicurezza al reparto difensivo, anzi tutt’altro. Disastroso!

Dan.Te.