Il giusto tributo a Cangelosi

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Tante conferme nel gruppo di lavoro che guiderà i biancorossi nella stagione 2025/2026
 

Al di là dei risultati acquisiti sul campo, Vincenzo Cangelosi merita di essere salutato con il rispetto che è dovuto ad una brava persona e ad un professionista serio.

Il suo arrivo, il 19 febbraio scorso, è stato prezioso per risollevare il Perugia da una situazione di classifica imbarazzante e instradarlo verso una tranquilla salvezza. Un allenatore di buon senso che è riuscito a ridare fiducia ad un gruppo che sembrava smarrito e il necessario entusiasmo alla piazza. L’esordio contro l’Entella (23 febbraio) non è andato nel migliore dei modi, poi Cangelosi ha inanellato ben sei risultati utili consecutivi fatti di quattro vittorie e due pareggi. Quattordici punti che hanno tolto il Grifo dalle sabbie mobili e aperto scenari importanti in chiave playoff. Gli spareggi promozione, però, il Grifo e lo stesso Cangelosi se li sono giocati il 5 aprile in casa dell’Arezzo. La sconfitta, figlia di una prestazione sottotono e di alcune scelte tattiche discutibili, ha aperto un’altra fase della gestione. Nelle ultime tre partite della stagione regolare, infatti, il Perugia ha raccolto solo quattro punti che non sono stati sufficienti per agganciare il treno playoff. Pur avendo come clausola di rinnovo, proprio gli spareggi promozione, la società ha deciso di rinnovargli il contratto. Faroni puntava ad un anno, Meluso ha insistito per due e così è arrivata la fiducia fino al 2027. Il resto è storia nota. Una stagione nata con altri intenti e compromessa, forse, per troppe indecisioni sul piano tecnico, condizionate anche da un mercato non esaltante. Cangelosi ha chiuso la sua esperienza a Perugia con 17 gare e una media di 1,41 punti a partita.