La Kronogest ora al centro dell’attenzione

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    Continuano le chiacchiere, le prese di posizione, le risposte (alquanto discutibili). Ma la verità, la realtà sta emergendo inesorabilmente a galla. Con buona pace di chi continua a cercare di distorcerla. Il Coni, chiamato in causa dai gestori del PalaEvangelisti Muzzi e Catani proprio ieri circa una presunta programmazione comune, ha fatto sapere di non aver mai avuto contatti né di aver appreso alcuna forma di collaborazione con la società Kronogest, restando stupito di quanto appreso. Basta leggere la cronaca di questi giorni con le dichiarazioni del presidente Coni Umbria Domenico Ignozza, non serve una palla di vetro. La gestione degli impianti sportivi PalaEvangelisti, Pellini e Santa Giuliana (tutti gestiti dalla Kronogest) è decisamente lacunosa, per usare un termine eufemistico, con varie società sportive e non solo la Sir Safety Conad Perugia che lamentano problemi di gestione, rapporti conflittuali e mancanza degli investimenti promessi al momento del bando di gara. Per non parlare della denuncia nei mesi passati dei sindacati dei lavoratori della Kronogest che segnalavano difficoltà, inadeguatezza e problematiche negli stipendi. Tanto che è stata attivata una Commissione Controllo e Garanzia sul tema che tornerà a riunirsi in agosto. Anche tutto questo è facilmente reperibile e documentato, non frutto di fantasia. E vogliamo parlare, per l’ennesima volta, della quarta tribuna?? O della pressa per la sala pesi?? Promesse entrambe, in incontri ai quali erano presenti le istituzioni cittadine e regionali. La Regione Umbria si è impegnata in prima persona. Ed ora? Se le vogliamo dobbiamo pagarcele noi?? In particolare la quarta tribuna, strumento essenziale per garantire un palasport degno di uno spettacolo sportivo di alto livello, come può non rientrare nei progetti del gestore del più importante impianto sportivo dell’Umbria?? E allora cosa deve rientrare in questi progetti?? Eccola la realtà che viene a galla… quella di una società di gestione inadeguata allo scopo, costituita poche settimane prima della scadenza del bando, senza alcuna esperienza lavorativa del settore, senza le necessarie qualità per garantire il corretto svolgimento di attività sportive.