Ripresi gli allenamenti sul taraflex tricolore. Lorenzetti: “L’obiettivo Champions non deve oscurare la Superlega”. Solé: “Prima volta che faccio 5 anni con una squadra”
Con grande entusiasmo e importanti obiettivi è ripartita giovedì 1 agosto la stagione della Sir Susa Vim Perugia che si affaccia al nuovo campionato di Superlega da Campione d’Italia e punta in alto anche in Europa. I giocatori non impegnati con le rispettive nazionali alle Olimpiadi di Parigi sono rientrati a Pian di Massiano e hanno svolto una seduta in sala pesi sotto la guida del preparatore atletico Sebastian Carotti. Il pomeriggio si è aperto invece con il “media day”, il consueto incontro con la stampa al termine del quale coach Lorenzetti ha dato il via alla preparazione.
Presenti al PalaEvangelisti l’ormai colonna portante della squadra, il libero Massimo Colaci, quest’anno alla sua ottava stagione in maglia Sir e i “veterani” Sebastian Solè (quinta stagione per lui come centrale bianconero), Davide Candellaro (centrale alla seconda stagione), lo schiacciatore Oleh Plotnytskyi (sesta stagione) e l’opposto Jesus Herrera (terza stagione).
Torna a Perugia, dopo cinque stagioni consecutive come vice di Max Colaci e la scorsa stagione da titolare a Cisterna, il libero Alessandro Piccinelli. A chiudere il gruppo due volti nuovi: il palleggiatore ex Padova Francesco Zoppellari, e lo schiacciatore Nicola Cianciotta, che quest’anno per la prima volta nella sua carriera approda in Superlega dopo aver militato nelle file dei club pugliesi (la scorsa stagione in A2 con Castellana Grotte).
«Quest’anno, per un periodo iniziale, saremo anche un numero molto ampio perché si unirà tutta la serie B, dopodiché ci divideremo in due gruppi e questo darà modo sia al gruppo mio sia a quello di Natale Monopoli di avere un periodo in cui lavoreremo facendo “pallavolo vera”, ma con la possibilità di tenere dei carichi di lavoro coerenti con quello che è l’aspetto fisico di questo momento qua -. Afferma il tecnico bianconero Angelo Lorenzetti – durante l’anno, quando vuoi differenziare il lavoro per la rosa della prima squadra oppure sei costretto a differenziarlo perché ci sono degli infortuni, avere la possibilità di avere il supporto di qualche ragazzo in più ci permette di tenere alto il livello di allenamento».
Grande assente della scorsa stagione, quest’anno la Sir torna a competere in Champions League. Ecco il commento di coach Lorenzetti:
«Adesso, si vede anche dall’Olimpiade, il livello della pallavolo non dico che è uniforme al 100 per cento, però sicuramente l’omogeneità delle attività e delle metodologie fa sì che ogni partita, indipendentemente dal nome della squadra avversaria, è una partita da affrontare con grande attenzione, e questo dovremo fare perché la Champions ha sue caratteristiche, dove sin dalla prima partita ogni palla conta. Con questo nuovo regolamento ci sarà la final four invece della finale secca e questo vuol dire che ci sarà solo un turno, ma un turno che, se saremo capaci di arrivarci, sarà impegnativo e in cui dovremo affrontare una squadra sicuramente molto importante. Questo della Champions deve essere un qualcosa a cui tendere, ma un qualcosa che non deve nascondere oppure oscurare l’importanza della regular season della Superlega perché attraverso quella ci si prepara alla Champions».
Tra i “veterani” della squadra campione d’Italia, il centrale Sebastian Solè quest’anno ha raggiunto proprio a Perugia un traguardo storico per la sua carriera personale:
«Questa è la prima volta che sto per fare cinque anni con una squadra, è una cosa nuova per me e l’ho vissuta benissimo perché, anche al di là delle cose sportive ho vissuto tante cose personali, belle con la mia famiglia; qui ho costruito tante cose belle che ovviamente me le porterò sempre dietro e penso che è stato un percorso bello perché ogni anno è stato un raggiungere qualcosa di più ».
Per Sebastian Solè questa sarà la terza stagione senza nazionale. Una scelta ragionata, fatta dal giocatore nel 2011 proprio per stare più vicino alla sua famiglia.
«Sto seguendo le Olimpiadi, ma non è facile perché mi viene voglia di entrare dentro la tv! La nazionale mi manca in maniera “bella”: quello che ho fatto ormai l’ho fatto e sono contento. Sto guardando i miei compagni, parlo con tanti di loro perché li considero amici stretti, loro sanno che anche se vogliono un consiglio io sono sempre disponibile. Uno dei motivi della mia scelta di lasciare la nazionale è stato quello di stare più vicino alla mia famiglia. Ho creato una famiglia qui a Perugia e sto vedendo crescere qui i miei bambini».
Ripartire per una nuova stagione dopo un poker storico come quello dello scorso anno aumenta il carico di aspettative, ma un giocatore di esperienza come Sebastian Solè sa come trasformare la pressione in energia positiva:
«Fare meglio non lo so perché penso che abbiamo raggiunto quasi tutti gli obiettivi. Penso che sia importante dimenticare quella che è stata la storia bella che abbiamo scritto per la società e per la città e secondo me se ripartiamo con lo stesso entusiasmo che c’era, poi i risultati è molto più probabile che arrivino. Però sicuramente ci deve essere la stessa energia, voglia di lavorare e fare bene. Poi ovviamente, come abbiamo fatto l’anno scorso, senza promettere niente perché è difficile visto che anche le altre squadre si preparano, proveremo». E anche sul taraflex tricolore, che sarà il tappeto ufficiale su cui la Sir Susa Vim Perugia campione d’Italia giocherà tutte le sue partite in casa, il centrale bianconero sottolinea l’energia e la carica che riesce a trasmettere: «A vederlo è già bello, penso che quando ci sarà la gente e tutti i tifosi ovviamente sarà un’altra cosa, però averlo qua ci dà una carica, un qualcosa dentro che penso che sia unico. Penso che sia un mix di emozioni, tra felicità e tranquillità. Abbiamo speso così tante energie per guadagnarlo che ovviamente ci fa sentire bene».
Microfono anche per Davide Candellaro:
«Quando si riparte, comincia una cosa nuova. Di per sé alla fine quello che si è fatto l’anno scorso, sicuramente avrà degli strascichi, però non è legato a quello che si farà noi».
Il centrale bianconero quest’anno giocherà la sua seconda stagione consecutiva in maglia Sir e la prima in Champions con la squadra del presidente Gino Sirci.
La massima competizione a livello europeo è ormai diventata qualità tecnica estremamente elevata quindi – evidenzia Candellaro – già i gironi sono importanti perché se si perde una partita, già quella dopo diventa decisiva. Quest’anno la formula prevede il ritorno alla Final Four anziché la Superfinal:
«Due giorni di altissimo livello e quindi belli anche da vivere».
Essere rimasto a Perugia: motivo di orgoglio.
«Alla fine il fatto che sia rimasto è motivo di orgoglio da parte mia, soprattutto perché comunque mi sono trovato molto bene, qui sto molto bene come i ragazzi. Spero anche quest’anno di dare una mano come l’anno scorso».
Il punto sulle Olimpiadi: 4 Block Devils rimasti in gara
L’Argentina del centrale Loser, che quest’anno giocherà la sua prima stagione in maglia bianconera, è stata eliminata con 3 sconfitte su 3. Resta in gara Yuki Ishikawa che, con il suo Giappone, nonostante la sconfitta con gli stati Uniti, è passato ai quarti rientrando tra le migliori terze. Simone Giannelli e Roberto Russo, alfieri della Sir Susa Vim Perugia con la Nazionale italiana, saranno impegnati nel match con la Polonia di Kamil Semeniuk alle 17. Dopo questo match, si conosceranno gli accoppiamenti dei quarti di finale.
Gli appuntamenti di lunedì, 5 agosto 2024
Lunedì 5 agosto inizia la prima “settimana piena” per i Block Devils che, insieme ai giocatori della serie B, si ritroveranno al PalaEvangelisti per una doppia seduta: la mattina sala pesi e lavoro differenziato sul taraflex e, nel pomeriggio, allenamento sul rettangolo di gioco.