Lavagna tattica: Alvini “esalta” i duelli individuali

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Alvini sulla scia di Gasperini, Juric, Tudor... Contro la Cremonese tanti 1 contro 1

Il tecnico del Grifo sulla scia di Gasperini, Juric, Tudor… Contro la Cremonese tanti 1 contro 1

 

Pareggio abbastanza prevedibile quello di ieri tra Perugia e Cremonese, con due squadre attente a non concedere spazi e tempi ai giocatori avversari.

Dopo un buon avvio i grifoni si sono piano piano spenti, la partita è scivolata senza grossi sussulti ed anche in maniera abbastanza noiosa.

Partite del genere vengono archiviate con epiteti tipo “ prova di maturità”, oppure “crescita mentale del gruppo” o anche “le due squadre non si sono fatte del male”: queste sono alcune delle frasi fatte del calcio che descrivono gare di questo livello.

Il punto consolida la buona classifica dei grifoni, mentre la Cremonese che ha un altro spessore, continuerà a giocarsi la promozione diretta, soddisfatta di aver conquistato un punto contro una squadra che ha concesso sempre poco contro le squadre di vertice.

Visto che occorrerebbe ripetere i soliti concetti, vale la pena soffermarci su una presunta novità del calcio italiano e dei suoi rampanti allenatori.

Bene informati vicino all’Atalanta dicono che una delle esercitazioni tecnico tattiche più amate da Gasperini sia il 7 vs 7 a tutto campo. E’ chiaro che un esercizio del genere, se da un lato esalta l’aspetto condizionale, in particolare la componente lattacida, dall’altro ha una valenza fondamentale in termini di tattica individuale.

Dovendo infatti ogni giocatore coprire uno spazio di campo importante, più grande del solito, diventa difficile marcare di reparto, con gli scivolamenti e le scalate, mentre si esalta ai massimi livelli il duello individuale, l’1vs 1 in campo aperto.

Cosi si vede Juric nel derby della Mole mettere Pobega fare ombra a Locatelli fino all’area di rigore avversaria, Brekalo su De Ligt, cioè tutta una serie di marcature ad uomo a tutto campo.

Attenzione: questa impostazione tattica prevede una volontà al sacrificio dei giocatori significativa, in quando oltre ad un dispendio fisico notevole, serve una disponibilità mentale importante che si allena quotidianamente al campo.

Ecco perché per allenatori come Allegri ed altri diventa difficile allenare il duello: tali allenatori puntano sulla gestione dei campioni e sulle loro giocate individuali per risolvere le partite.

Ecco perché le squadre di seconda fascia sembrano spesso più organizzate delle migliori squadre italiane: ecco perché Juric ha fatto una figura migliore di Allegri.

Lo stesso si può dire per Tudor, lo stesso si può dire per Gasperini, che gioca il duello individuale a tutto campo, lo stesso si può dire per Alvini.

La domanda allora sorge spontanea: la novità è tornare alla marcatura a uomo? Evidentemente no, tuttavia la speranza è quella di non avere più allenatori che dicano ai propri giocatori di passare il pallone, cioè di avere una squadra di scarica palloni, ma vivaddio di provare a saltare l’avversario, perché di giocatori capaci di dribblare e di creare la superiorità numerica non ne può fare a meno nessuno.

Lo stesso Van Basten ha scritto nel suo libro che di 2 vs 2 ne ha giocati all’infinito e quando Cruijff vide giocare il giovane Cigno di Utrecht si rese conto subito della sua abilità di saltare l’avversario.

La novità è quindi un bel ritorno al passato con buona pace di tutti i presunti innovatori…

Fabio Orlandi