Nicco: “Grifo, attento a quei due…”

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Il centrocampista di Perugia e Alessandria:

Il centrocampista di Perugia e Alessandria: “Occhio alla coppia Marconi-Corazza. Stagione 2013/2014 formidabile, Moscati amico per sempre”

 

Dopo l’entusiasmante vittoria in casa della Cremonese, il Perugia di Alvini cercherà continuità davanti al proprio pubblico. Domenica, infatti, al Curi arriverà l’Alessandria, attuale fanalino di coda. Una gara non semplice: davanti ci sarà una squadra certamente affamata di punti (i piemontesi sono fermi a 0).

A mettere in guardia i biancorossi è un doppio ex di giornata, protagonista per l’occasione della nostra rubrica: Gianluca Nicco, in biancorosso dal 2012 al 2015 e in grigio dal 2015 al 2018.

Sei stato una pedina importante per il Perugia: nel campionato vinto nella stagione 2013/2014 eri il faro del centrocampo del Grifo con 30 presenze e 2 gol decisivi. Che ricordi hai?

“Penso che quella del 2013/2014 sia stata una delle migliori stagioni che ho disputato. A distanza di anni, ancora oggi, sono felicissimo di aver contribuito ad aver riportato il Perugia dove merita. È una piazza importante che vive di calcio e vincere qui è stata davvero una grande emozione. Penso che questo ricordo, così come quello del calore della città, mi rimarrà per sempre dentro, ben impresso nella memoria”.

Quindi un affetto reciproco tra Nicco e Perugia, dimostrato anche concretamente da tutta la piazza con un bellissimo “abbraccio” della Curva Nord, quando ha saputo che non saresti stato riconfermato. Ricordo anche un Gianluca Nicco in lacrime e commosso per questo.

“Mi è dispiaciuto molto andare via, però purtroppo c’erano alcune situazioni che non combaciavano. Non tutto è dipeso da me, è andata così, ma si va avanti. A Perugia, come già detto, mi sono trovato molto bene e ho dato davvero tutto. I tifosi si sono accorti del mio impegno e quel lunghissimo applauso è stato il loro riconoscimento. Di fronte ad una Curva come la Nord che ti riserva e regala un tale gesto è impossibile non commuoversi”.

Sei rimasto legato a qualcuno con cui hai condiviso l’esperienza di Perugia?

“Con Marco Moscati, perché giocavamo insieme già da un anno. Ancora continuiamo a sentirci. Ma, quell’anno, avevamo creato un grandissimo gruppo e questo è stato determinante per la vittoria del campionato. Di quella stagione continuo ad essere più o meno in contatto con tutti: con alcuni ci siamo rincontrati da avversari, con altri ci sentiamo tramite i social”.

Continui a seguire Perugia ed Alessandria?

Assolutamente sì, poiché sono due piazze a cui sono molto legato. Da queste prime giornate, mi sono sembrate due buone squadre e che, sicuramente, hanno tutte le carte in regola per disputare un buon campionato. Il Perugia ha un’ottima rosa e, se riesce ad esprimere il proprio valore, può puntare ai play off. Un discorso simile può essere fatto per l’Alessandria: l’organico è di tutto rispetto. Sono partiti male, ma non dobbiamo dimenticare che è il loro primo anno di serie B dopo tantissimi anni e la differenza di categoria si sente. Il campionato è molto lungo ed hanno tutto il tempo per recuperare. Nonostante l’avvio stentato, sono certo che faranno una buona stagione”.

Chi sarà l’uomo che il Grifo dovrà temere maggiormente nella sfida di domenica?

“Il Perugia dovrà prestare particolare attenzione all’attacco, vero punto di forza dell’Alessandria. Conosco personalmente entrambi i centravanti. Corazza, con il quale ho giocato insieme a Piacenza, è un giocatore molto forte per la categoria e può essere determinante non solo domenica ma nel corso di tutta la stagione. Attenzione anche a Marconi: a Pisa ha fatto vedere grandi cose (28 gol in 2 anni, ndr) ed è ritornato ad Alessandria, dove abbiamo giocato insieme, per fare bene”.

Ora giochi nella Pro Patria, in Lega Pro. Quali sono gli obiettivi stagionali?

“Siamo partiti abbastanza bene. Il girone è molto duro e a Perugia lo avete conosciuto lo scorso anno: il Padova è la favorita numero uno. L’obiettivo è salvarci il prima possibile per poi cercare di agguantare i play off, ma vediamo in che posizione saremo a Marzo. Mi trovo molto bene sia con la società che con i compagni. Questi ultimi sono tutti giovani e alcuni anche molto interessanti. Qualcuno avrà sicuramente un futuro brillante”.

Intervista a cura di Michele Mencaroni