Perugia: la A non è lontana ma è bene salvaguardare i playoff

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Perugia: la A non è lontana ma è bene salvaguardare i playoff. La vittoria di Vercelli ha confermato le ambizioni della squadra di Breda. Recuperare sul Frosinone non sarà facile ma …

 

Nono risultato utile consecutivo.

53 punti e quarti ex aequo con Bari e Parma, anche se in realtà ad oggi la classifica avulsa vede quarto il Bari, quinto il Grifo e sesto il Parma.

L’Empoli se n’è ormai andato ed appare oggettivamente irraggiungibile.

Abbiamo a 5 punti la promozione diretta, ma anche il Frosinone – che nelle scorse partite sembrava aver perso un po’ di smalto – è tornato alla vittoria e sembra aver superato il suo momento difficile.

Oggettivamente recuperare 5 punti in 9 gare lo vedo quanto mai duro.

Tenendo anche conto che Bari e Parma, con noi a 53 punti – ma anche Venezia e Cittadella, entrambe a 50 punti – non staranno a guardare.

Ed abbiamo il Venezia al Curi, ma dovremo andare a Bari e, soprattutto ad Empoli l’ultima giornata della regular season.

In maniera più prudente, conseguito il primo obiettivo della stagione (la salvezza), ora dobbiamo cercare di rimanere in zona play off e più alti possibile.

Ma questo “pazzo” Grifo ci ha ormai abituato che può fare tutto ed il contrario di tutto.

Poi – come più volte detto – sognare non costa nulla.

Il recupero di Vercelli non è stata una partita spettacolare.

Sicuramente continuare a giocare in campi pesanti, penalizza il tasso tecnico di cui il Perugia è ampiamente dotato.

La Pro Vercelli, poi – come peraltro la Cremonese venerdì scorso al Curi – si è disposta in campo per interdire quanto più il gioco del Grifo e portare a casa un prezioso punticino.

Ciò significa che ormai tutti conoscono ed hanno paura del Perugia: difficilmente riusciremo a sorprendere qualcuno.

Ma questo Grifo da una parte ci ha insegnato che sa soffrire, attendere sornione il momento giusto e colpire senza pietà, approfittando cinico delle occasioni.

Dall’altra quando lì davanti hai gente come Diamanti, Di Carmine, Cerri e Bonaiuto nulla è impossibile.

“Provvidenza” ci ha ancora una volta dimostrato che sul pallone giusto è un cecchino implacabile, raggiungendo – con la doppietta di martedì – quota 17 marcature.

Il “Sublime” ci ha deliziato con le sue solite giocate.

Ma soprattutto in occasione del raddoppio ha messo a sedere l’intera difesa piemontese, dimostrando grande altruismo e mettendo DC10 in condizione di raddoppiare.

Vedere, poi, le giocate di prima di Cerri e le scorribande di Bonaiuto è sempre un piacere.

E quando sei coperto dietro, diventa più facile giocare anche davanti.

Non solo, però, attacco e difesa.

La gara di martedì ci ha dimostrato che il 3-5-1-1 di Breda non è legato solo agli 11 che hanno prevalentemente giocato negli ultimi due mesi.

Martedì in Piemonte c’è stata la dimostrazione sul campo che Bianco e Colombatto possono coesistere.

Anche se – non me ne voglia Colombatto – veder giocare Bianco è sempre un piacere.

Elegante, essenziale, a testa alta.

Ci ha dimostrato che Diamanti può giocare dietro a Cerri e Di Carmine, con un Perugia a trazione anteriore.

Ci ha dimostrato che Germoni – arrivato a Perugia come la riserva della riserva nel Parma – sta egregiamente sostituendo Pajac.

E ciò allarga le opzioni a disposizione del Mister biancorosso.

Fin da lunedì prossimo ad Avellino, ora ogni punto è pesantissimo e vale praticamente doppio.

Sinceramente i due punti lasciati a Cesena oggi mi bruciano ancora di più.

Ma al netto di ogni calcolo, la Società non si sbilancia più indicando gli obiettivi stagionali.

Breda predica sempre (e giustamente) cautela, di pensare una partita alla volta, senza guardare alla classifica e senza pensare alla prossima.

Ma l’atteggiamento del Grifo delle ultime partite – con i tre attaccanti contemporaneamente in campo a Vercelli, come al Curi con la Cremonese – smentisce l’atteggiamento di cautela del Mister.

E ci fa capire che nel Perugia Calcio ci stanno pensando eccome.

E ci proveranno fino all’ultima giornata.

Chiudo con un plauso alla nostra magnifica tifoseria.

Nonostante la distanza erano partiti in molti per Vercelli, ma – complice il traffico sostenuto di dopo Pasqua ed un paio di incidenti in autostrada – i nostri ragazzi non sono riusciti ad arrivare in tempo per godersi la vittoria del Grifo.

Solo il pullman degli Ingrifati è arrivato qualche minuto prima del fischio finale.

E si sarebbero potuti godere almeno la magnifica azione del raddoppio.

Ma, dato che gli altri pullman non erano arrivati, i freghi hanno preferito aspettare gli altri e non entrare allo stadio.

Ciò ci fa capire che l’unità dei Gruppi – dimostrata al Curi con un unico striscione – non è solo sulla carta o di facciata, ma è un vero valore condiviso e sentito da tutti.

E ciò ci deve riempire ancora di più di orgoglio davanti a tutta Italia, avere Ultrà così.

Ciò significa che siamo tutti uniti, vada come vada.

Forza Grifo.

Avv. Gian Luca Laurenzi