Perugia, Meluso: “Ci stiamo già muovendo sul mercato”

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Il Direttore è intervenuto ai microfoni di Tmw Radio ha continuato a parlare di programmazione che è già iniziata 

 

Torna a parlare il Direttore Sportivo del Grifo Mauro Meluso. Intervenuto in diretta ai microfoni di Tmw Radio, durante il programma A Tutta C, il Direttore ha ribadito alcuni concetti già espressi nel corso della conferenza stampa di fine campionato come ad esempio la serie B in 2 Anni.

“Noi abbiamo delle idee molto chiare su quello che dev’essere il percorso. Il Perugia è un club glorioso, che per varie vicissitudini è in terza serie. Noi abbiamo l’obbligo morale e professionale e morale di rialzarci. Ovviamente non sono venuto a Perugia solo per trovare un contratto, ma per costruire. La proprietà argentina ha suscitato delle titubanze all’inizio, ma il presidente Faroni è una persona serissima che ha a cuore le sorti di questo club, farà di tutto per cercare quantomeno nei prossimi due anni di andare in B”.

Meluso è poi tornato sulla stagione appena terminata. Con una delusione tangibile ha ribadito che

“L’obiettivo era quello di arrivare ai play-off. Solo dopo il mio arrivo, però, ho scoperto che il club aveva un secondo blocco del mercato. Inizialmente sembrava potesse essere superabile, cosa che invece non è stata possibile. A quel punto non è stato possibile muoverci liberamente e siamo stati fortemente condizionati. In più il club non stava vivendo una vita semplice sotto il profilo dei risultati e sotto quello economico”.

Dopo il passato, il presente ma anche e soprattutto il futuro. Il Direttore ha fatto luce su alcuni aspetti, partendo dalla programmazione del prossimo campionato, già iniziata da alcuni giorni.

“Stiamo cercando di trarre beneficio – laddove possibile – dal mancato raggiungimento dei play off, ovvero un mese in più a disposizione per programmare. Ci siamo già incontrati più volte con l’allenatore e con gli scout, stilando un piano per risollevare le sorti di questo club e per fare un mercato che sia confacente con le idee del nostro tecnico. Anche il mister sa che l’anno prossimo dovremo cercare di porre le basi per vincere. Il ritiro? È già programmato: dovremo ritrovarci l’8/10 luglio per poi partire tra il 12/13 per andare in Argentina a fare un ritiro nelle strutture della nazionale argentina. Cercheremo anche di arrivare a questo ritiro con il 70/80% della rosa già costruita”.

Rimanendo proprio su Cangelosi, Meluso ha dichiarato che

“Cangelosi è stata una mia scelta condivisa con il presidente, mentre prima c’era Zauli. Quest’ultimo ha avuto delle difficoltà per i vari infortuni, mentre quando è arrivato Cangelosi la situazione è un po’ migliorata. Il mister ha capito che, per prima cosa, andava messa in sicurezza la classifica, per poi, eventualmente, sperimentare altro. Gli siamo grati per la serenità che ha trasmesso alla squadra e per i risultati ottenuti”.

Poi, per la prima volta dalla fine del campionato, Meluso ha iniziato a parlare della rosa. Su Giunti, Seghetti e Montevago ha detto che

“Sono tutti giovani forti che qualunque club in C vorrebbe avere. Non ce ne priveremmo a meno che non siano loro a comunicarci di voler andar via. La nostra volontà però è quella di trattenerli”.

Mentre è stato enigmatico su Angella. Partendo dall’ultimo post del capitano del Grifo nel quale diceva che le difficoltà possono fortificare, il Direttore ha affermato che

“Il passato esiste proprio per non ripetere certi errori. Molte difficoltà le abbiamo avute dal mercato bloccato come dicevo, ma ad influire pesantemente sulla cattiva stagione sono stati i numerosi infortuni che tutti e tre gli allenatori hanno dovuto fronteggiare, soprattutto in difesa. Angella è un grande difensore, ma purtroppo il suo rendimento non è stato costante proprio per questo, così come quello di Lewis e di Dell’Orco e via discorrendo. Abbiamo ben in mente quali siano stati i problemi”.

Infine, una chiosa sulla retrocessione della Sampdoria che, probabilmente, il prossimo anno sarà una delle avversarie del Perugia, tra le più temibili nonostante tutti i problemi societari.

“Non entro nel merito perché ovviamente non conosco le dinamiche, ma sicuramente renderà il campionato ancora più affascinante dal momento che ci sono realtà di livello molto alto. Mi dispiace per la Sampdoria, anche perché aveva uno dei monte ingaggi più alti della Serie B. Quando hai uni budget così alto e retrocedi vuol dire che qualcosa è mancato”.