Segna e subisce tanto: ecco il Matelica, che per il futuro sogna Melchiorri

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Melchiorri come Dybala: problema simile al ginocchio. Gli esami hanno evidenziato un interessamento del legamento collaterale mediale del ginocchio sinistro
 

Sarà un Matelica sazio quello che si presenterà al Curi? A guardare la classifica, con un posto praticamente certo ai playoff, sembrerebbe di sì.  La squadra marchigiana va presa comunque con le molle perchè non ha mezze misure. E’ tra le più prolifiche del campionato con 56 reti realizzate, dietro solo al trio di testa e non brilla per la solidità difensiva: 60 i gol subiti, meglio solo dell’Arezzo 62. Poco confortante anche il rendimento esterno: nel girone di ritorno ha messo insieme sei sconfitte, una vittoria e un pareggio.

Tra i principali punto di forza, la squadra di Colavitto, mette in vetrina un tridente d’attacco niente male, formato da Emilio Volpicelli, Vito Leonetti e Federico Moretti, che ha chiaramente contribuito alla sorprendente prolificità in zona gol.

Tra i protagonisti della stagione anche il giovane difensore esterno Alessandro Di Renzo (classe 2000) che in settimana si è espresso così sulla sfida contro il Grifo.

“Sarà sicuramente una gara difficile. Gli umbri sono in forte crescita ed hanno davanti a loro un obiettivo prestigioso. Noi, forti delle nostre qualità, ci faremo trovare pronti e proveremo a dire la nostra”.

Nell’attesa di sfidare il Perugia, nella Marche si susseguono voci di un futuro nuovo per il Matelica, pronto ad acquisire una dimensione più importante con il trasferimento a Macerata e il sogno di riportare nella città natale proprio l’attuale grifone, Federico Melchiorri