Un Perugia che suscita gioiosa meraviglia

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Un Perugia che suscita gioiosa meraviglia. Prestazione da incorniciare contro il Modena. Il trend è quello giusto, ma ora serve confermarsi in trasferta

Un Perugia che suscita gioiosa meraviglia. Prestazione da incorniciare contro il Modena. Il trend è quello giusto, ma ora serve confermarsi in trasferta

 

“Non ci posso credere”. E’ proprio l’esclamazione di gioiosa meraviglia, resa famosa nei film e in tv dall’attore Aldo Baglio, quella che ci ha pervaso al termine della splendida vittoria per tre reti a zero del Perugia sul Modena, vittoria preziosissima che, da un lato, elimina una diretta concorrente come la squadra di mister Mignani dalla corsa promozione diretta e, dall’altro, mette pressione alla capolista Padova, al momento in cui scriviamo solo due lunghezze sopra il Grifo, ma con una gara in più giocata rispetto ai grifoni, in vista della difficile gara casalinga contro il Cesena del tardo pomeriggio di oggi.

Gioiosa meraviglia perchè il Perugia ha disputato una partita camaleontica, attenta ma implacabile nelle ripartenze, punendo un avversario forte, venuto al “Curi” a giocarsi la gara a viso aperto come ha dimostrato nei primi dieci minuti di partita nei quali ha anche sfiorato il vantaggio e, giocoforza, confermato dopo essere andata sotto su un errore di piazzamento, apparso inusuale per la difesa meno battuta del campionato in trasferta, sulla micidiale ripartenza di Falzerano e Melchiorri, rifinita in gol dal solito Elia.

Ma l’inusuale giornataccia della granitica, fino alle diciassette e trenta di ieri, difesa del Modena, non finiva lì perchè il Grifo continuava a disorientare con le sue ficcanti ripartenze, il reparto arretrato dei canarini, pervenendo al gol in due altre occasioni, con Favalli, ancora una volta ispirato da Melchiorri e con un eurogol di Murano, creando i presupposti per una goleada con due calci di rigore in cinque minuti, purtroppo malamente sciupati entrambi, unico neo nella prestazione di ieri, prima da Burrai e poi da Moscati, con il portiere Gagno sugli scudi per aver respinto entrambe le conclusioni dal dischetto.

Non può quindi non balzare agli occhi come sulla trasformazione in negativo, da difesa imperforabile del torneo ad autentica banda del buco di ieri, del reparto arretrato del Modena, abbia notevolmente inciso la prestazione dei grifoni, che proprio con la loro velocità nelle ripartenze hanno disorientato i difensori avversari.

Una tattica ideata a tavolino e messa in pratica, prima in allenamento e poi in partita, da mister Fabio Caserta, un tecnico che ancora una volta ha dimostrato la sua bravura e la sua sagacia tattica, vincendo alla grande lo scontro diretto contro mister Mignani, dopo Caserta il miglior tecnico del girone.

Mister Caserta ha saputo dare alla squadra una consapevolezza e una tranquillità mentale che le permette di esprimersi al meglio, almeno nelle partite casalinghe, contro qualunque avversario proprio in questo momento topico del torneo.

Dal fondamentale cambio di modulo, col ritorno al 4-3-3, avvenuto nella gara casalinga contro il Ravenna, il Grifo al “Curi” ha, infatti, inanellato sei vittorie su altrettante gare casalinghe, battendo, Ravenna, Feralpisalò, Arezzo, Mantova, Legnago Salus e Modena, andando in gol per ben venti volte, quasi tre gol e mezzo a partita di media, subendone cinque.

Adesso si tratta di confermarsi su questi livelli anche in trasferta, dove il Perugia anche col 4-3-3 non è apparso scintillante, una vittoria a Matelica per tre a uno, un pari a reti inviolate a Fano e un successo molto risicato a Pesaro, con solo quattro reti all’attivo e due al passivo.

Dopo l’altra gara casalinga con la Samb di dopodomani, il Grifo, infatti, sarà impegnato al “Curi” in sole altre quattro gare mentre saranno ben otto le trasferte, recuperi con Cesena e Fermana compresi.

Dai dati e dal calendario si comprende benissimo come l’agognato primo posto finale del Perugia, che significherebbe promozione diretta, passi da una metamorfosi offensiva e prolifica della squadra anche lontano dal “Curi”, a cominciare dal primo, severo, fondamentale impegno in trasferta in programma domenica prossima, lo scontro diretto dell’”Euganeo” con il Padova, attualmente capolista.

Ma di questa gara avremo tempo di parlarne nell’editoriale di mercoledì, a commento della gara casalinga contro la Sambenedettese.

Una partita, quella contro i marchigiani, diventata, sulla carta, ma solo sulla carta, più facile di quanto si prevedesse un mese fa, quando la Samb, con la gestione Zironelli era arrivata al quinto posto inanellando buoni risultati.

Le incomprensioni col vulcanico presidente Serafino che hanno portato alle dimissioni di Zironelli e al ritorno sulla panchina rossoblù di Pablo Montero, esonerato dopo un balbettante inizio di torneo, hanno provocato una crisi di risultati e di nervosismo in seno al gruppo, con un solo punto raccolto in quattro gare, tra l’altro conquistato a Mantova in doppia superiorità numerica, e ben tre pesantissime sconfitte, l’ultima quattro a zero in casa con il Sudtirol, con la Samb scivolata al nono posto.

La Samb non avrà in porta il titolare Nobile, espulso dopo pochi minuti contro il Sudtirol, ma il secondo portiere, l’argentino Laborda, un disastro nelle due gare, contro Modena e Sudtirol, in cui ha giocato, subendo ben otto gol e apparendo tutt’altro che una sicurezza. Montero potrebbe anche decidere di far debuttare in porta il diciannovenne Fusco.

Ma, come dicevamo, la partita sembrerebbe facile sulla carta. Eppure questo tipo di gare non sono mai da sottovalutare perchè la Samb a centrocampo e in attacco ha un buon potenziale e arriverà certamente al “Curi” con la voglia di riscatto e di tornare a far punti, per salvare i playoff.

Ci vorrà quindi il miglior Perugia, soprattutto il Grifo concentrato ammirato col Modena, per incamerare tre punti importantissimi, utili per presentarsi allo scontro diretto di Padova con qualche punto in meno di distacco visto che il Padova, sia oggi in casa col Cesena, sia mercoledì a Verona con la Virtus Vecomp, squadra specialista in pareggi, non è detto che faccia bottino pieno.

Caserta probabilmente contro la Samb farà inizialmente riposare qualche giocatore un po’ più stanco ma fidandoci ciecamente del mister sappiamo che contro la Samb scenderanno in campo undici leoni, pronti ad azzannare i tre punti.

L’obiettivo finale resta sempre quello degli ottanta punti e il Perugia, se continuerà su questo trend è in grado di raggiungerli visto che l’attuale proiezione finale dei grifoni è di settantanove punti e con un successo contro la Samb salirebbe, appunto, ad oltre ottanta punti.

Il difficile sarà riuscire poi a mantenerla con otto gare fuori e quattro in casa, ma è quando il gioco si fa duro che i duri cominciano a giocare!

Danilo Tedeschini