Parma e Reggina vedono il Paradiso, i demoni della C si prendono il Grifo

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Gli emiliani agganciano il quarto posto in extremis, i calabresi il preliminare play-off. Il Perugia vince ma torna comunque nell'Inferno della terza serie
Foto: Nicolò Campo - LightRocket - Getty Images

Gli emiliani agganciano il quarto posto in extremis, i calabresi il preliminare play-off. Il Perugia vince ma torna comunque nell’Inferno della terza serie

 

I verdetti finali

Frosinone e Genoa sono promossi direttamente in Serie A. Bari, terzo e Parma, quarto, sono qualificate direttamente alle semifinali playoff che si giocheranno in un doppio confronto, con il ritorno in casa delle due squadre già qualificate. I due preliminari, che si disputeranno, invece, in partita singola in casa della meglio piazzata, saranno quello di Bolzano tra Sudtirol e Reggina, la vincente incontrerà il Bari e quello di Cagliari tra i sardi e il Venezia, la vincente incontrerà il Parma. Al doppio confronto del playout-retrocessione accedono Brescia e Cosenza, con andata in Calabria e ritorno in Lombardia, mentre il Perugia, terzultimo, la Spal, penultima e il Benevento, ultimo retrocedono direttamente e mestamente in Serie C.

Paradiso

10 – Fabio Grosso

Il Frosinone onora il suo straordinario campionato, vincendo anche l’ultima gara, superando tre a due la Ternana al “Liberati”. L’ennesima, grande prestazione della squadra del bravissimo mister Fabio Grosso, che ha dominato il campionato di Serie B di quest’anno, concluso strameritatamente al primo posto raggiungendo quota ottanta punti, frutto di ben ventiquattro vittorie, otto pareggi e solo sei sconfitte. Un cammino straordinario quello della capolista che, dopo essersi fatta rimontare nel primo tempo l’iniziale vantaggio di Garritano, effettua la sua controrimonta nella ripresa, pareggiando prima con Lucioni e segnando poi il gol della vittoria con Kone. Fabio Grosso straordinario condottiero di un fantastico Frosinone. In bocca al lupo per la Serie A!

9 –  Gianluca Lapadula

E’ Gianluca Lapadula il re dei cannonieri di questa stagione regolare di Serie B. Il suo ventunesimo gol, quando mancano ancora i playoff, regala al Cagliari la vittoria a Cosenza, anche se la rete del Parma nel finale nega il quarto posto alla squadra di mister Ranieri, quinta per i peggiori scontri diretti nei confronti dei ducali, terminati anch’essi a quota quaranta. Cagliari al preliminare dell’“Unipol Domus” contro il Venezia.

8 – Parma e Reggina

Un gol di Camara a dodici minuti dal termine consente al Parma di agganciare, allo sprint sul Cagliari, il preziosissimo quarto posto che qualifica direttamente la squadra di mister Pecchia alla semifinale playoff, proprio grazie ai migliori scontri diretti nei confronti dei sardi, terminati anche loro a quota sessanta. L’altro gol parmense del due a uno finale porta la firma di Vazquez, che realizza un rigore nel primo tempo prima del momentaneo pareggio del Venezia poco prima dell’intervallo.

Quando ormai le speranze sembravano svanire, al quarto minuto di recupero della gara interna con l’Ascoli, una sorta di spareggio, la rete dell’uno a zero di Canotto fa esplodere il “Granillo”, con la Reggina che, grazie al concomitante pareggio casalingo del Palermo e alla sconfitta del Venezia, raggiunge miracolosamente, ma meritatamente, il preliminare, terminando al settimo posto con cinquanta punti, cinquantacinque sul campo senza i cinque punti di penalizzazione inflittele e che  adesso andrà a Bolzano a sfidare il Sudtirol nel preliminare.

7 – Genoa e Modena

Gran bel successo casalingo del Genoa, che supera il Bari mai domo, terza forza del torneo, con uno spettacolare quattro a tre. Rossoblù in vantaggio per ben tre volte, grazie alle reti di Sabelli e  Gudmundsson nel primo tempo e di Ekuban nella ripresa, raggiunti sul pari in tutte e tre le circostanze dai degni avversari. A decidere la gara è la rete di Criscito su rigore al novantaquattresimo, nel tripudio di un “Ferraris” esaurito e festante. Genoa secondo con settantatré punti e promosso in Serie A. Complimenti e tanti auguri per il campionato di massima serie del prossimo anno!

Il Modena chiude bene il suo più che discreto campionato battendo due a uno al “Braglia” il forte Sudtirol.  Vantaggio e raddoppio canarino già nei primi ventitré minuti grazie alle reti di  Bonfanti e Magnino, con i bolzanini che accorciano le distanze solo a metà ripresa. Mister Tesser, vicino all’addio, si congeda con un bel successo dal pubblico modenese, portando il Modena ad un onorevole decimo posto dopo aver vinto la C nella prima stagione di questo lusinghiero biennio.

Purgatorio

6 – Spal, Brescia, Cittadella e Como

Colpo d’ala della già retrocessa Spal, che va a vincere due a uno a Pisa grazie alle reti, una per tempo, di Celia e di Moncini su rigore, prima dell’inutile due a uno finale del Pisa a metà ripresa. La vittoria, che consolida solo il penultimo posto a quota trentotto punti della squadra di mister Oddo, aumenta i rimpianti per una salvezza che, senza gli errori societari, poteva essere raggiunta.

Miracoloso Brescia che, al “Barbera”, rimonta nella ripresa, due gol al Palermo, fino a quel  momento lanciato verso il preliminare, riuscendo a raggiungere col due a due finale, griffato Rodríguez e Ayé, il playout contro il Cosenza, addirittura col vantaggio del ritorno in casa, grazie al suo quintultimo posto, ottenuto precedendo proprio i silani, anch’essi a quota quaranta, grazie ai migliori scontri diretti.

Cittadella e Como non si fanno male pareggiando zero a zero al “Tombolato”, risultato che regala l’agognata salvezza alla squadra di mister Gorini, sestultima per la peggiore differenza reti negli scontri diretti con la Ternana, anch’essa a quota quarantatré. Il Como, invece, finisce tredicesimo, penalizzato dalla peggiore classifica avulsa nei confronti di Pisa e Ascoli, anch’essi a quota quarantasette.

5 – Venezia, Bari e Sudtirol

Venezia in festa nonostante la sconfitta per due a uno subita nel finale della gara del “Tardini” col Parma perché, grazie ai migliori scontri diretti col Palermo, che condivide quota cinquanta punti con i lagunari, riesce ad acchiappare l’ultimo posto utile, l’ottavo nella griglia playoff. Del solito Pohjanpalo, vice-capocannoniere del torneo, al diciannovesimo gol stagionale, il momentaneo pareggio lagunare.

Immeritata sconfitta del Bari che, insieme al Genoa, disputa una spettacolare e gran bella partita a Marassi, perdendola quattro a tre a causa di un rigore subito al novantacinquesimo, quando non c’era più tempo per pareggiare il vantaggio genoano come aveva fatto in precedenza, per ben tre volte, con le tre reti, tutte di pregevole fattura, di Esposito, Benedetti e Cheddira. Sconfitta indolore, con i galletti già matematicamente qualificati direttamente alla semifinale playoff grazie al loro terzo posto a quota sessantacinque.

Sorprendente sconfitta per due a uno del Sudtirol sul campo di un Modena che non aveva più niente da chiedere a questo campionato. I bolzanini subiscono due reti nei primi ventitré minuti e riescono solo ad accorciare le distanze nella ripresa con la rete di Tait. La battuta d’arresto fa scivolare la squadra di Bisoli dal quarto al sesto posto con i suoi cinquantotto punti, condannandola a disputare, fortunatamente al “Druso”, il preliminare contro la Reggina.

Inferno

4 – Perugia, Palermo e Ascoli

Vittoria di Pirro per il Perugia, che supera tre a due il Benevento al 94′ grazie ad un gol di Kouan,  favorito da un atteggiamento incommentabile di un giocatore del Benevento, ma retrocede lo stesso, meritatamente, in Serie C, arrivando terzultimo con trentanove punti. I grifoni, che avevano giocato la solita gara inguardabile nel primo tempo, chiuso in svantaggio uno a zero, rimontano nella ripresa grazie al vistoso calo del Benevento, andando in gol con Lisi su rigore e Di Carmine prima di subire il due a due per un “erroraccio” di Abibi nel primo minuto di recupero prima del comico siparietto finale.

Suicidio del Palermo che, in vantaggio due a zero, gol di Brunori e Tutino, all’intervallo della gara casalinga col Brescia, si fa colpevolmente raggiungere attorno all’ora di gioco dall’uno-due delle rondinelle, alla ricerca disperata del punto playout. Quando il due a due sembrerebbe, comunque, soddisfare entrambe, alla luce dei risultati delle altre avversarie, arriva la rete della Reggina in pieno recupero a beffare il Palermo, che si piazza solo al nono posto, fuori dalla zona nobile, a causa dei peggiori scontri diretti col Venezia.

L’Ascoli perde uno a zero a Reggio Calabria, subendo la rete decisiva in pieno recupero, rete che, però, non cambia l’esito del campionato dei bianconeri, fuori dal preliminare con il loro dodicesimo posto, determinato dalla migliore classifica avulsa rispetto al Como e peggiore rispetto al Pisa, visto che anche con un pareggio non avrebbero potuto raggiungere gli spareggi.

3 – Benevento

Il Benevento perde tre a due l’ultima gara del suo campionato, un vero calvario, concluso all’ultimo posto con trentacinque punti. Primo tempo dignitoso, concluso in vantaggio uno a zero grazie al gol di Farias, poi, saputo che la Spal vinceva a Pisa e l’obiettivo terzultimo posto sarebbe stato irraggiungibile, molla nella ripresa, subendo due gol in cinque minuti. Il casuale due a due di Ciano al novantunesimo di, favorito da un grossolano errore del portiere umbro, viene subito reso inutile dal  terzo gol del Perugia, due minuti dopo, arrivato in maniera comica, con Benevento e Perugia che, al fischio finale, retrocedono meritatamente a braccetto in Serie C insieme alla Spal!

2 – Cosenza

Niente da fare per il Cosenza, superato uno a zero al “Marulla” dal forte Cagliari e costretto ora a provare a raggiungere la salvezza attraverso il playout col Brescia, per di più con lo svantaggio della seconda partita da disputare fuori casa, alla luce del suo quartultimo posto finale a quota quaranta, determinato proprio dalla peggiore differenza reti negli scontri diretti con le rondinelle.

1 – Ternana 

Si conclude nel modo peggiore il campionato della Ternana, con la quinta sconfitta consecutiva, ancora al “Liberati”, stavolta contro la capolista Frosinone che supera tre a due le fere, in gol nel primo tempo, chiuso in vantaggio due a uno, con Favilli su rigore e Partipilo. E meno male che il campionato non continui perché con il trend negativo di soli tre punti nelle ultime otto gare, le fere avrebbe rischiato veramente grosso. Ternana salva con il quattordicesimo posto, determinato solo dalla migliore differenza reti negli scontri diretti, col Cittadella.

0 – Luca D’Angelo

Inglorioso finale di campionato per il Pisa che, perdendo due a uno all’“Arena Garibaldi-Anconetani”, addirittura contro la già retrocessa Spal, rimane fuori da quella zona playoff nella quale aveva albergato per due terzi del torneo, terminato all’undicesimo posto ma solo grazie alla classifica avulsa migliore su Ascoli e Como. Cosa sia successo alla squadra di mister D’Angelo,  una sola vittoria, tra l’altro in casa contro il fanalino di coda Benevento, nelle ultime undici gare, nelle quali il Pisa ha perso ben otto volte, con la miseria di soli cinque punti conquistati, non è facile immaginarlo ma, certamente, il pur bravo mister abruzzese, da responsabile tecnico della squadra, le sue grosse colpe ce le ha sicuramente. Ieri il pubblico ha giustamente sottolineato con bordate di fischi l’incolore prova dei nerazzurri, ancorché rimaneggiati, andati sotto due a zero, con il gol di Tramoni nella ripresa che serve solo a salvare l’onore. Un vero peccato!

Dan.Te.