Perugia e Padova all’ultimo duello … in Paradiso

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Lavagna tattica: non mancò grinta o cuore, ma personalità e coraggio. Padova bravo a smorzare la gara dopo il vantaggio con vari
 

PARADISO

10 – Daniele Di Donato

La Vis Pesaro espugna di misura il “Martelli” di Mantova e raggiunge l’obiettivo salvezza con una giornata d’anticipo. Artefice principale della permanenza nella terza serie è stato senza dubbio il tecnico Daniele Di Donato, subentrato alla nona giornata all’esonerato Galderisi, che, se pur tra alti e bassi, ha saputo portare sapientemente in porto la navicella biancorossa. Vis Pesaro quattordicesima davanti al Carpi, che condivide quota quarantuno con i marchigiani, grazie ai migliori scontri diretti. A caval (Di) Donato non si guarda in bocca!

9 – Virtus Vecomp Verona e Padova

La Virtus Verona passa per uno a zero a Fermo e ripropone la sua candidatura ad un posto playoff, anche perchè, grazie al Modena, migliore quarta dei tre gironi, agli spareggi accederà anche l’undicesima. Veneti proprio undicesimi, dietro al Mantova, che condivide con i veronesi quota quarantotto.

Riscatto del Padova che, dopo la batosta di Modena, espugna per uno a zero il “Cabassi” di Carpi, rimanendo insieme alla capolista Perugia a quota settantasei, anche se dietro agli umbri per la decisiva differenza reti degli scontri diretti. Per la promozione diretta tutto rimandato, quindi, a domenica prossima quando ci saranno Feralpisalò-Perugia e Padova-Sambenedettese.

8 – Modena

Altro tre a zero casalingo dello scatenato Modena che, dopo quello rifilato al Padova, riserva lo stesso trattamento al Legnago Salus. Canarini, matematicamente migliore quarta dei tre gironi con i loro sessantanove punti, che accedono direttamente ai playoff nazionali, saltando i primi due turni dei playoff di girone.

7 – Perugia e Imolese

Bel successo col classico punteggio all’inglese del Perugia che, al “Curi”, con un gol per tempo liquida brillantemente la pratica Matelica. Grifoni primi col Padova a quota settantasei ma davanti ai veneti per la migliore differenza reti negli scontri diretti. Con un successo a Salò, domenica pomeriggio, il Perugia sarebbe promosso in Serie B.

Importantissimo uno a zero casalingo dell’Imolese sul Gubbio, che permette alla formazione del Santerno di agganciare a quota trentacinque il Legnago Salus, quintultimo, però, per i migliori scontri diretti, anche se entrambe le formazioni sono già matematicamente condannate a disputare il playout, al momento, comunque, col vantaggio della classifica.

PURGATORIO

6 – Triestina, Feralpisalò, Cesena e Ravenna

Ben quattro i pareggi in questo penultimo turno di campionato, con ben tre di questi terminati uno a uno. Quello di Fano, dove la Triestina conquista il pari, che la tiene ancora a galla per acchiappare il quinto posto, a due minuti dal termine. Quello di Bolzano dove il Cesena conquista un ottimo punto contro la Sudtirol. E quello di Arezzo, dove il Ravenna con il punto conquistato rimane ancora in lotta per evitare la retrocessione diretta anche se con poche chances. Triestina sesta a quota cinquantotto, a due lunghezze dalla Feralpisalò, quinta, che coglie, invece, il pari a reti bianche a San Benedetto del Tronto. Il Cesena, a sua volta, conferma il suo settimo posto, grazie ai migliori scontri diretti nei confronti della Samb, che condivide quota cinquantaquattro con i romagnoli. Il Ravenna, infine, resta fanalino di coda del campionato con ventisei punti, due in meno dell’Arezzo. A questo punto solo una vittoria sul Carpi e una concomitante sconfitta dell’Arezzo a Cesena salverebbe i romagnoli visto che con un arrivo a pari punti i toscani farebbero valere la migliore differenza reti.

5 – Fano, Sambenedettese, Sudtirol e Arezzo

A due minuti dal termine il Fano subisce il gol del pari della Triestina al “Mancini” che, molto probabilmente, condanna al playout con lo svantaggio della classifica i marchigiani, terzultimi con trentatre punti, a due lunghezze da quartultima e quintultima.

La Sambenedettese chiude il suo ciclo casalingo con un opaco zero a zero contro la Feralpisalò. In attesa della forte penalizzazione che dovrebbe arrivare domani la Samb rimane in zona playoff con il suo ottavo posto, determinato dai peggiori scontri diretti col Cesena, che appariglia i marchigiani a quota cinquantaquattro.

In due giornate il Sudtirol si è giocato la possibilità di vincere il campionato. Dopo la sconfitta di Trieste di lunedi scorso arriva, infatti, il deludente uno a uno del “Druso” col Cesena ad estromettere definitivamente dalla lotta per il primo posto gli altoatesini, terzi in classifica con i loro settantadue punti, a quattro lunghezze dalla vetta.

L’Arezzo pareggia uno a uno il delicato scontro diretto casalingo col Ravenna e rinvia all’ultima giornata la possibilità di evitare la retrocessione diretta. Agli amaranto occorrerà pareggiare a Cesena per arrivare penultimi e disputare il playout, anche se con lo svantaggio della classifica, a meno di una poco ipotizzabile vittoria casalinga del Ravenna sul Carpi con cinque gol di scarto.

INFERNO

4 – Gubbio e Matelica

Il Gubbio inanella la quarta sconfitta nelle ultime cinque gare, l’altra è stata un opaco zero a zero casalingo con il Mantova, rimanendo al dodicesimo posto con quarantacinque punti, al momento fuori dalla zona playoff allargata, conquistabile ormai solo con un successo col Fano domenica prossima e con la concomitante sconfitta del Mantova a Trieste, viste le ben tre lunghezze di svantaggio ad un turno dal termine.

Nulla puo’ il Matelica nella trasferta di Perugia. La capolista, affamata di punti, lo punisce con un gol per tempo e al Matelica rimane solo la magra soddisfazione di non aver demeritato. Marchigiani, comunque, matematicamente dentro la griglia playoff con il loro nono posto a quota cinquantatre.

3 – Legnago Salus

Il Legnago Salus resiste un tempo e mezzo a Modena prima di essere travolto per tre a zero dagli scatenati canarini. La pesante sconfitta condanna matematicamente ai playout i veneti, anche se al momento col vantaggio della classifica, sempre quintultimi a quota trentacinque, ma insieme all’Imolese, preceduta dai veneti grazie ai migliori scontri diretti.

2 – Carpi

Niente da fare per il Carpi nella gara casalinga contro il Padova. Gli emiliani resistono fino al quarto d’ora della ripresa quando Nicastro realizza il gol decisivo. La squadra di mister Pochesci può comunque festeggiare a fine gara la matematica salvezza, raggiunta con una domenica d’anticipo con il loro sestultimo posto a quota quarantuno, preceduta dalla coinquilina Vis Pesaro per gli scontri diretti.

1 – Mantova

Clamorosa sconfitta di misura del Mantova che al “Martelli” cede per uno a zero alla Vis Pesaro, mettendo in discussione una qualificazione ai playoff che sembrava ormai certa. I virgiliani infatti, al momento decimi con quarantotto punti per i migliori scontri diretti nei confronti della Virtus Vecomp Verona, hanno bisogno di prendere un punto a Trieste, contro una Triestina in lotta per il quinto posto, per non essere raggiunti e superati per gli scontri diretti dal Gubbio, che giocherà in casa col Fano

0 – Giovanni Cornacchini

Seconda sconfitta casalinga consecutiva per la Fermana, che non vince una gara da ben sei turni. Dopo aver conquistato la salvezza col pareggio casalingo contro il Perugia la squadra di mister Giovanni Cornacchini sembra essersi improvvisamente sgonfiata e il “Recchioni”, da fortino inespugnabile della formazione marchigiana, è diventato terra di conquista e, dopo la Feralpisalò, domenica è stata la volta della Virtus Vecomp Verona ad espugnarlo. Una buona fetta di responsabilità per questa ingiustificabile flessione della Fermana va certamente ascritta al tecnico Giovanni Cornacchini. Fermana, comunque, tredicesima, con quarantadue punti. Appagamento controproducente!

Dan.Te.