Della Latta porta il Padova in cima al Paradiso, Camplone “respira” in Purgatorio

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I risultati dagli altri campi: domenica dolce-amara per il Perugia. Tonfo del Sudtirol, ma il Padova vince ancora
foto: Lapresse

Della Latta porta il Padova in cima al Paradiso, Camplone “respira” in Purgatorio. Il centrocampista dei veneti segna ancora e guadagna la vetta del campionato e della classifica cannonieri, l’Arezzo riporta un punto in rimonta. Ma si vedono pochi gol…

 

Paradiso

10 – Simone Della Latta

Capocannoniere a sorpresa del campionato con cinque reti realizzate, insieme al cesenate Bortolussi e al mantovano Ganz, è il centrocampista del Padova Simone Della Latta. Grazie ad un suo ennesimo gol, oltre al rigore trasformato da Ronaldo, il Padova passa agevolmente al “Manuzzi” contro il Cesena e vola solitario in testa alla classifica a quota diciassette. Della Latta si sta rivelando un centrocampista completo col vizietto del gol e anche per merito suo il Padova, dopo un inizio col freno a mano tirato, ha conquistato ben tredici punti su quindici nelle ultime cinque gare, bootino che nessun altra concorrente è stata capace anche solo di eguagliare. Asso nella manica!

9 – Carpi e Perugia

La vittoria del Padova nel posticipo fa scendere di una posizione Carpi e Perugia che domenica sera erano balzate appaiate in vetta alla classifica dopo i successi esterni di misura, a Fermo del Carpi e a Modena del Perugia. Le due formazioni rimangono comunque, con sedici punti, ad una sola lunghezza dalla capolista Padova, con il Carpi secondo e il Perugia terzo per la migliore differenza reti degli emiliani rispetto a quella degli umbri.

8 – Virtus Vecomp Verona

Gli scaligeri, zitti zitti, si stanno avvicinando alle zone importanti della classifica che, dopo il successo casalingo di misura sul Matelica, vede la Virtus Vecomp Verona all’undicesimo posto con undici punti, ad una sola lunghezza dall’ampia zona playoff.

7 – Ravenna e Vis Pesaro

Fondamentali vittorie, entrambe per uno a zero, negli scontri diretti per la salvezza, per il Ravenna, contro il Fano e per la Vis Pesaro contro il Gubbio. La formazione ravennate, grazie a questo successo, esce dalla pericolosa griglia playout, salendo al sestultimo posto con nove punti. La squadra di mister Galderisi nonostante la prima vittoria in campionato che la fa salire a quota otto rimane nella zona playout ma al quintultimo posto.

Purgatorio

6 – Sambenedettese, Imolese, Triestina e Feralpi Salò

La Sambenedettese del nuovo tecnico Zironelli torna imbattuta dalla delicata trasferta di Bolzano riuscendo a mantenere la propria porta inviolata. Marchigiani noni, che precedono, per la migliore differenza reti, l’Imolese, anch’essa a quota dodici, andata a cogliere un pareggio, anche questo a reti bianche, sul difficile campo di Mantova. La Triestina si fa rimontare per la seconda volta consecutiva, stavolta addirittura due gol, dovendosi, alla fine, accontentare di un pari. Era successo in casa con la Virtus Verona nel turno precedente ed è successo di nuovo sabato ad Arezzo. Giuliani sesti, preceduti per la peggior differenza reti dalla Feralpi Salò, anch’essa a quota quattordici, andata ad impattare, uno a uno a Legnago. .

5 – Arezzo, Mantova, Sudtirol e Legnago Salus

Ancora una gara da “all’inferno e ritorno” per l’Arezzo di Camplone, sotto di due gol dopo pochi minuti in casa con la Triestina, come era accaduto nel turno precedente a Matelica e capace di agguantare gli avversari nella ripresa. Arezzo che aggancia Gubbio e Fano a quota tre, posizionandosi dietro agli umbri e davanti ai marchigiani, al penultimo posto, per la migliore differenza reti. Mantova e Sudtirol si fanno imporre lo zero a zero casalingo, rispettivamente, dall’Imolese i virgiliani e dalla Sambenedettese gli altoatesini. Mantova ottavo, preceduto per la differenza reti dal Modena a quota tredici, Sudtirol scivolato al quarto posto a quota quindici. Il Legnago Salus divide equamente la posta con la Feralpi Salò nella gara sel “Sandrini”. Veneti che escono dalla zona playoff, con il loro dodicesimo posto, determinato dalla peggiore differenza reti rispetto alla Virtus Verona, anch’essa a quota undici,

Inferno

4 – Matelica

Continua la flessione in classifica del Matelica, sconfitto di misura a Verona dalla Virtus Vecomp. La matricola marchigiana rimane ancora fuori dall’ampia zona playoff, scivolando al tredicesimo posto, preceduta a quota undici dal Legnago Salus per la differenza reti.

3 – Fano e Gubbio

Sconfitte di misura, ma pesanti per la classifica, per il Fano a Ravenna e per il Gubbio a Pesaro nei due scontri salvezza. Le due squadre precipitano così sul fondo della classifica, agganciate a quota tre dall’Arezzo, con il Gubbio terzultimo e il Fano, alla quinta battuta d’arresto consecutiva, fanalino di coda a causa della peggiore differenza reti.

2 – Modena e Fermana

Scivolone interno del Modena, superato di misura dal Perugia al “Braglia”. I modenesi hanno dominato la ripresa ma non hanno saputo tramutare in gol la grande pressione esercitata. La squadra di mister Mignani scivola al così settimo posto, precedendo a quota tredici il Mantova per la migliore differenza reti. Grave sconfitta casalinga per la Fermana, superata di misura al “Recchioni” dal Carpi. La battuta d’arresto fa scivolare nuovamente la formazione marchigiana in piena zona playout, con il suo quartultimo posto a quota sette.

1 – Cesena

Il Cesena perde ancora, stavolta due a zero al “Manuzzi” contro la capolista Padova. La formazione romagnola, alla quarta sconfitta nelle ultime cinque gare, scende pericolosamente al quattordicesimo posto con i suoi dieci punti, soltanto due lunghezze sopra la zona bollente.

0 – AAA cercasi gol

Solo tredici gol in dieci gare, un bottino troppo misero, considerato anche che quattro delle tredici reti, circa un terzo, sono state messe a segno in una sola partita, quella di Arezzo. Lo spettacolo latita e la paura di perdere la fa da padrone già dopo solo otto turni. Ci auguriamo che la musica cambi alla svelta altrimenti il Girone B della Serie C, che quest’anno sembrerebbe non brillare come valori tecnici, potrebbe passare agli annali come il campionato del difensivismo esasperato.

Dan.Te.