Play-off di C: l’analisi delle squadre (parte 1)

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Padova, Vicenza, Torres, Carrarese, Avellino, Benevento e Catania qualificate al Primo e al Secondo Turno Nazionale

 

Finita la regular season andiamo ad esaminare le 27 squadre che, insieme al Perugia, andranno a disputare gli spareggi con una sola che, alla fine del percorso, farà compagnia a Mantova, Cesena e Juve Stabia, che hanno vinto i tre gironi, in Serie B. Iniziamo la nostra analisi con le sette squadre direttamente qualificate al Primo e al Secondo Turno Nazionale e le altre due squadre, col Perugia, arrivate al quarto posto e, quindi, qualificate direttamente al Secondo Turno a Gironi.

Girone A

PADOVA – Un habituè dei playoff, e, addirittura, un habituè del secondo posto, è la terza volta negli ultimi quattro anni, perdendo, però, la finale, ai rigori nel 2021, con Mandorlini in panchina e la doppia finale col Palermo nel 2022, con l’attuale tecnico Oddo, subentrato in corsa, quest’anno, a Pavanel. Oddo, è stato richiamato alla terzultima giornata in sostituzione di Torrente, alla luce del leggero calo della squadra, culminato con la recente finale di Coppa Italia di Catania persa ai supplementari, sommata, con qualche mese di ritardo, al clamoroso cinque a zero casalingo subito col Mantova. Il secondo posto lo qualifica direttamente al Secondo turno dei playoff, ovvero ai quarti di finale. Punti di forza della squadra biancoscudata il portiere Donnarumma, fratello più grande del portiere del Psg, il difensore centrale Delli Carri, figlio d’arte, l’esterno ambidestro Kirwan, il centrocampista, ex Reggina, Crisetig e gli attaccanti Liguori, 11 gol e Bortolussi, 9 gol, che costituiscono una temibile coppia d’attacco.

VICENZA – La squadra del patron Rosso, dopo una prima parte altamente deludente, con i lanieri in tredicesima posizione, rispetto all’obiettivo promozione diretta di partenza, per il quale era stato ingaggiato il tecnico Diana che aveva stravinto il Girone A la stagione precedente con la Reggiana, con il cambio di allenatore, Vecchi al posto di Diana, ha completamente cambiato registro. Vecchi, arrivato sulla panchina biancorossa nella stessa giornata in cui Formisano si sedeva per la prima volta su quella del Perugia, al contrario del tecnico napoletano, che ha addirittura peggiorato la situazione, ha portato la squadra laniera dal tredicesimo a quel terzo posto, che la fa accedere, da testa di serie, direttamente al Primo turno Nazionale, i cosiddetti “quinti” di finale, con ben dodici vittorie, sette pareggi e una sola sconfitta in venti gare. Secondo noi potrebbe essere la favorita alla  promozione insieme all’Avellino. Punti di forza della squadra sono la temibile punta Ferrari, 14 gol, l’esperto centrocampista Cavion, un centinaio di partite in B con Salernitana, Brescia, Ascoli e Cremonese, il difensore centrale Laezza, che ha vinto la C1 con la Reggiana lo scorso anno insieme al centrocampista Rossi, ma è il collettivo plasmato da Vecchi a far paura.

Girone B

TORRES – La squadra guidata da Alfonso Greco è stata indubbiamente la rivelazione di questo Girone. Partita per disputare solo un buon campionato, ha conteso al Cesena la testa della classifica per due terzi di stagione, per poi cedere solo negli ultimi due mesi allo strapotere della squadra che ha ucciso il campionato uguagliando il record assoluto di punti del Catanzaro, 96. Il secondo posto con …punti resta  un traguardo prestigiosissimo e meritato permette alla Torres di accedere, come testa di serie, direttamente al Secondo turno dei playoff, i quarti di finale, dove saprà sicuramente farsi valere. Punti di forza della squadra il capitano Scotto, seconda punta, 10 gol e alcuni assist, il centravanti Fishnaller, capocannoniere della squadra con 11 gol senza rigori, il terzino di fascia destra Zecca, uno dei migliori della C, i trequartisti Ruocco e Mastinu, il centrocampista Giorico e l’esperto difensore Idda.

CARRARESE – L’avvento in panchina di mister Antonio Calabro, al posto dell’esonerato Dal Canto, ha permesso alla Carrarese di svoltare, sia nella posizione di classifica, era quinta ed è terminata terza, sia nella continuità dei risultati, dieci vittorie, cinque pareggi e una sola sconfitta, che le hanno consentito di staccare abbondantemente il Perugia nella lotta per il terzo posto. La solidità difensiva, ad eccezione dell’episodica “gita d’istruzione” nella leopardiana Recanati, dove la Carrarese ha subito quattro gol nel primo tempo, è stata il punto di forza della squadra di Calabro, ventinove gol subiti in totale, seconda miglior difesa del torneo dopo quella del Cesena, solo nove, oltre ai quattro di Recanati, subiti con Calabro in panchina nelle restanti tredici gare, che consente alla Carrarese di qualificarsi direttamente al Primo turno Nazionale, da testa di serie, saltando interamente la fase a Gironi. Il portiere Bleve, i difensori Di Gennaro e Imperiale, i centrocampisti Della Latta e Schiavi e gli attaccanti Panico, 10 gol senza rigori e Finotto, 7 gol da Gennaio, quando è arrivato a Carrara, i punti di forza della squadra di Calabro.

Girone C

AVELLINO – Il secondo posto fa accedere direttamente la squadra irpina al Secondo Turno Nazionale, chiaramente da testa di Serie e, secondo molti pronostici degli addetti ai lavori, l’Avellino potrebbe essere la squadra favorita per la vittoria dei playoff. Gli irpini, che in estate  erano i favoriti per la promozione diretta, alla luce della faraonica campagna di rafforzamento estiva, sono, invece, partiti malissimo con Rastelli in panchina, quasi subito esonerato e sostituito da Pazienza. Col nuovo tecnico il percorso è stato buono ma costellato da qualche pausa di troppo, favorendo la fuga della Juve Stabia, meritatamente vincitrice del campionato. Più che i punti di forza si farebbe prima a sottolineare i punti deboli degli irpini, il principale, stranamente, visto il gran seguito di pubblico, quello delle partite casalinghe. Basta citare i difensori Cionek e Rigione, i centrocampisti Armellino e Rocca e la grande batteria di attaccanti, da Patierno, capocannoniere del Girone con 19 gol la scorsa stagione a Francavilla e quest’anno, con 20 gol, 7 su 7 dal dischetto, con la maglia dei lupi, all’ex Reggina, Gori, 11, tutti su azione, e all’esterno sinistro d’attacco Sgarbi, fortissimo in progressione sulle ripartenze, 7 gol e tanti assist, con l’ex Pisa Marconi, pronto a subentrare, ma potremmo citarne tanti altri, per rendersi conto della forza degli irpini.

BENEVENTO – La squadra sannita, che in estate aveva scelto il giovane tecnico Andreoletti per la panchina giallorossa, è dovuta tornare sui suoi passi dopo il quattro a zero interno col Catania nell’ultima giornata di un girone d’andata nettamente sotto le aspettative, chiuso al sesto posto, a ben dodici lunghezze dalla vetta. Al posto di Andreoletti è stato ingaggiato Auteri, tecnico esperto della C, che ha vinto in passato con Gallipoli, Nocerina e lo stesso Benevento. Col tecnico siciliano la squadra ha cambiato passo salendo addirittura al secondo posto, insidiando anche la capolista, per poi compromettere il secondo posto con la determinante sconfitta di Avellino. Il Terzo posto permette ai sanniti di iniziare direttamente dal Primo turno Nazionale dei playoff, dove sarà testa di serie. La squadra è un mix tra giocatori esperti, molti, rimasti dopo la retrocessione, il portiere Paleari, l’attaccante Ciano e l’ala Improta su tutti, tra i nuovi arrivi, molto importanti quelli di Ferrante, Ciciretti e a Gennaio di Lanini, tutti attaccanti e del difensore Meccariello. Pochi i giovani, il Benevento è la squadra piu anziana del Girone, il migliore è il centrocampista di fascia  Carfora. L’esperienza, la dote principale, ma le tante partite ravvicinate potrebbero, alla lunga, condizionarlo.

CATANIA – La squadra etnea sarà la quarta testa di serie del Primo turno Nazionale, dove accede direttamente grazie al successo della Coppa Italia di C che, da regolamento, le regala il pass e alla  vittoria col Benevento nell’ultima giornata che ha scongiurato l’ipotesi playout. Il Catania è arrivato tredicesimo, con tre allenatori, Tabbiani, Lucarelli e l’attuale, Zeoli, succedutisi sulla panchina etnea. Campionato nettamente deludente quello del Catania, partito con grandi ambizioni, con una squadra zeppa di grandi firme ma che non ha quasi mai dimostrato di essere squadra, se non in Coppa Italia,  Gli ex perugini Curado, Monaco, Di Carmine e Furlan, la velocissima ala destra dal piede sinistro fatato Chiricò, la punta Marsura, sono solo alcuni grossi nomi di questa squadra che, se pur deludendo tantissimo è stata capace di battere quattro a zero la Juve Stabia, vincitrice del campionato e uno a zero il Benevento, terza forz.a del torneo. Vedremo ai playoff come si comporterà ma rimane un avversario in grado di perdere, ma anche di vincere con chiunque, anche grazie ai ventimila del “Massimino”.

Le altre due quarte, col Perugia, che accedono direttamente al Secondo turno dei playoff a Gironi

TRIESTINA: Arrivata al quarto posto nel Girone A, la squadra giuliana ha pagato un po’ la contingenza dell’essere stata costretta a giocare a Fontanafredda, quasi cento km da Trieste, quasi tutte le sue gare interne per il completo rifacimento del terreno del “Nereo Rocco” e il suo rendimento ne ha un po’ risentito. Non è stato certamente d’aiuto il cambio di guida tecnica, con la società che ha esonerato Tesser quando la squadra era terza, affidandola a Bordin che, tra alti e bassi, l’ha condotta solo al quarto posto. Temibilissimo il centravanti argentino Lescano, capocannoniere del Girone con 16 gol, l’anno scorso 18 reti con la maglia del Pescara. Buoni giocatori sono anche l’ex grifone D’Urso, utilizzato spesso da Bordin come subentrato, i centrocampisti Vallocchia e Fofana e i difensori Malomo e Struna, altro ex grifone come Minesso, panchinaro di lusso, uno dei protagonisti del Perugia di Caserta che vinse il campionato.

Una premessa indispensabile prima di parlare della quarta del Girone C, che è al momento la Casertana, è necessaria. Abbiamo scritto al momento perché il Taranto, arrivato a pari punti, 65, con i campani, ha un ricorso pendente al Collegio di Garanzia del Coni, per la restituzione parziale dei quattro punti di penalizzazione inflitti agli ionici per inadempienze amministrative, la cui sentenza, molto probabilmente, farà slittare di una settimana l’inizio dei playoff, al momento fissato per sabato 4 Maggio. Con la restituzione di un solo punto, infatti, il Taranto supererebbe la Casertana e sarebbe quarto solo per i peggiori scontri rispetto al Benevento, che però, supererebbe, risultando addirittura terzo, con la restituzione dei due punti. In quel caso sarebbe il Benevento la quarta, anzi la migliore quarta, testa di Serie nel terzo turno. Per il momento rimaniamo al risultato del campo.

CASERTANA – I campani, guidati in panchina da Cangelosi, per anni secondo di Zeman, hanno disputato il torneo che era nelle previsioni di questa matricola di lusso, ripescata in estate grazie al fallimento della Reggina e assemblata in poco tempo, ma molto bene, dal bravo d.s, lo spoletino Degli Esposti, vedremo poi come la colonia umbra non si limiti solo a lui. Squadra discontinua, con un buon rendimento esterno, 29 punti, mentre quello interno, 36 punti, è appena sufficiente. In attacco ha una vecchia conoscenza del Perugia, l’esterno Carretta, che oltre ai 4 gol personali, ha sfornato assist a iosa per gli altri due attaccanti, l’ex ternano Montalto, 12 gol, e l’altro esterno, di sinistra, l’ex Cittadella Tavernelli, 6 gol, umbro di Città di Castello. Un altro umbro è l’eugubino Casoli, colonna del centrocampo, mentre l’ex Bari e Pescara, Celiento è il perno della difesa insieme all’esterno destro basso Calapai.  Squadra scorbutica da incontrare per tutti.

La quinta testa di serie del Primo turno Nazionale sarà la migliore classificata nella “regular season” tra le sei squadre, due per girone, che si qualificheranno dopo il Secondo turno a Girone che, al momento, salvo accoglimento del ricorso del Taranto, è la Casertana. A seguire, se i campani o i pugliesi, o addirittura il Benevento, venissero eliminati, sarebbe una delle altre due quarte, nell’ordine Triestina, seconda miglior quarta o Perugia, peggior quarta o, se tutte e tre le quarte dovessero essere eliminate, una nell’ordine tra Taranto o Casertana, Atalanta U.23 o Gubbio, le tre quinte, o, se anche queste dovessero essere eliminate, una, nell’ordine tra Picerno, Legnago o Pescara, le tre seste o, a seguire, se anche queste dovessero uscire subito, una tra le tre settime, nell’ordine Juve N.G, Giana Erminio e Audace Cerignola o, in caso di eliminazione, a seguire, una tra le ottave, nell’ordine Giugliano, Pro Vercelli o Arezzo.

Nel prossimo articolo, tra qualche giorno, andremo, invece, a radiografare le restanti diciotto squadre, possibili avversarie del Perugia, che partiranno invece dal Primo turno a Gironi dei playoff.

Danilo Tedeschini