A Cesena solita figuraccia. Ora i Play-off: chi scommette sul Perugia?

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Formisano premiato con un triennale nonostante una media punti inferiore a quella di Baldini. Negli spareggi per la B servirà più di un miracolo 

Formisano premiato con un triennale nonostante una media punti inferiore a quella di Baldini. Negli spareggi per la B servirà più di un miracolo

IL COMMENTO A BOCCE FERME DI DANILO TEDESCHINI

 

Non sprecheremo né troppo tempo, né troppe parole per commentare l’ennesima figuraccia del Perugia, dominato ben oltre il due a zero di Cesena dalla squadra meritatamente vincitrice del campionato, e che fallisce anche l’ultimo obiettivo, anche se per coglierlo ci sarebbe voluta solo una clamorosa vittoria contro la capolista, impensabile, visto il divario tra le due squadre, quello di essere la migliore quarta, piazzamento che, in caso di superamento del Secondo turno, garantisce alla migliore quarta, al momento la Casertana, in attesa del ricorso del Taranto, di essere testa di serie in quel turno.

La gara non ha avuto storia, con il Grifo pimpante solo per i primi dieci minuti, per poi, piano piano, sparire dal campo, patendo la supremazia di una squadra, il Cesena, che, al contrario di quella perugina, gioca a calcio e va in gol con facilità, ieri con il difensore e capitano Prestia, sulla solita amnesia della difesa biancorossa sui calci da fermo, e con Corazza su rigore.

Per il resto un gran Cesena che ha colpito una traversa con il subentrato Shpendi, capocannoniere del campionato con venti gol, tenuto in panchina da mister Toscano per oltre un’ora come all’andata, e fallito almeno un altro paio di clamorose occasioni per rimpinguare il risultato, con il Grifo, tra l’altro rimaneggiato per le volute assenze di quasi tutti i diffidati, rimasto, come le stelle, a guardare.

Ma evidentemente perdere piace al giovane tecnico Formisano. Questo nonostante il grande “stellone” che lo ha assistito, tra autogol assurdi, oltre una dozzina di legni colpiti dagli avversari, le punte migliori del campionato che contro di lui regolarmente non giocavano, almeno dall’inizio. Nonostante le ben undici partite in casa giocate contro le sole nove in trasferta, al contrario di Baldini, otto in casa e dieci fuori, nonostante a lui, rispetto a Baldini, abbiano dato Sylla e Lewis, anche se gli hanno tolto Santoro, nonostante le ben sette partite su venti perse, le ultime CINQUE CONSECUTIVE in trasferta, segnando solo un gol.

Formisano, media di 1,65 punti a partita, è stato “premiato” con un bel triennale di riconferma per aver fatto PEGGIO di Baldini, 1.67 punti a partita, esonerato in tronco prima di Natale e andato poi a trasformare, da subentrato, il Trento, portandolo, in soli due mesi e mezzo, dalla zona playout a quella playoff in meno di tre mesi. Fatti, non chiacchiere!

Chiudiamo quà, citando gli altri esiti del campionato. Cesena promosso, Torres, seconda, qualificata ai quarti di finale da testa di Serie, Carrarese, terza, qualificata agli ottavi, anzi è è più corretto dire, ai quinti di finale, da testa di serie, Perugia peggior quarta, a distanza siderale dalle prime tre già citate, qualificato per il Secondo turno dei Playoff di Girone, nel quale, incontrerà al “Curi”, in gara unica, con due risultati su tre a favore,  la squadra più indietro in classifica tra le tre qualificate dalle gare del Primo turno a Gironi: Gubbio-Rimini, Pescara-Pontedera e Juve N.G-Arezzo, da disputare con l’identica formula appena descritta.

Retrocedono in Serie D Olbia e Fermana, con l’unico playout che si giocherà tra Recanatese e Vis Pesaro, con quest’ultima che si salverà in caso di perfetta parità al termine della seconda gara, da giocare in casa della Vis.

In caso di superamento del secondo turno a girone, il Perugia incontrerebbe nei quinti una, a sorteggio, tra Vicenza, Carrarese, Catania o Casertana o, se al Taranto venisse restituito un punto, lo stesso Taranto, con la Casertana a quel punto quinta, mentre, nel caso i punti restituiti agli ionici fossero da due a quattro, il Taranto sarebbe addirittura terzo e la quarta, tra l’altro migliore, diventerebbe il Benevento, con l’andata in casa e il ritorno fuori e, in caso di parità di risultati e di differenza reti al termine delle due gare, passerebbe la testa di serie e non il Perugia.

Visti i presupposti, sperare in una vittoria dei playoff, soprattutto dopo quanto visto quest’anno, mai battute le prime tre del nostro Girone, con Formisano che ci ha addirittura sempre perso, quattro volte su quattro, obiettivamente, sembrerebbe un’utopia e, onestamente, non giocheremmo neanche cinque euro sulla vittoria finale del Perugia. Nel calcio, però, dicevano i tifosi del Chievo, anche gli asini possono volare, anche se poi la società di Campedelli fece una brutta fine.

Danilo Tedeschini